Squadra di Calcio


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COMMENTO

Da Ustica Angela D’Angelo

Qualcuno potrebbe dirci come è andata a finire con il campo di calcio?
Torneranno presto i nostri ragazzi a giocare?

 

Mille grazie a Ustica…


[ id=12881 w=320 h=240 float=left] Hello Pietro and Pina,
Please post this for me on Usticasape so that I may express my appreciation to all.

Mille grazie a Ustica!

I am finally home and back to life as usual, but Ustica is still very vivid in my mind. I’ve been sharing my impressions and very fond memories of Ustica and it’s people with my friends and family, as your beautiful community has had a profound effect on me. I’m sure the Usticesi people appreciate their culture, or maybe take it for granted, but, please know that such a simple and beautiful life is not found in America. While we have many wonderful things in America, the richness of a small community is not one of them. I will miss the warmth, the friendliness, the passion, the sincerity of Ustica; the clean air and water, the wonderful food, the rich history. Only in Ustica!

Thank you Pietro and Pina for your warm and gracious hospitality. I wish I could eat Pina’s food forever! The accomodations were stellar! Pietro, you made sure that we met everyone and saw everything on your island. Marlene and I felt like VIP’s and can never repay you. Salvatore Militello, thank you for handling our sea transportation. You got us on and off of the island successfully! To Aldo Cannella and his wife; thank you for the delicious dinner at your home and your hospitality. To Rosa Licciardi; it was a pleasure to share your wonderful colazione. I will treasure my “fish dish”. Letizia Manfre, you and your family are precious cugini. So nice to meet all of you. Thank you to Giovanni Martucci for your accordian playing. We had such fun listening to your tunes and dancing, too! And to Mario Oddo and family, thank you for watching over us while we visited Palermo. It was so gracious of you and Alfredo to take us to Mezzomonreale and Mondello. We couldn’t have done it without you. We had a great time in your home and meeting your family, not to mention Franca’s wonderful dinner. And thanks to Alfredo for getting us to the airport safely.

Someday, I hope to return to Ustica and bring my daughters. They would love you all as I do. Thank you again, and my home is always open to you if you are ever in San Francisco. I would be glad to return the hospitality you have shown to me.

Fondly,
Laurie Marchese

 

 

Amici usticesi conosciuti su usticasape


[ id=12879 w=320 h=240 float=left] What a wonderful experience to meet Mario Oddo, newphew Alfredo and Mario’s family while in Palermo. I had always read his Usticasape comments with interest, and now we are amici from across the world, thanks to Pietro’s Usticasape.

Mario and family were so very helpful and hospitable to my cousin Laurie and myself during our visit in Palermo. They drove us around in the crazy city traffic, took us to see Cattedrale Monreale and also Mondello. And now Mario is continueing to seek more documenation of our Marchese, Anello and Manfrè families that lived in Monreale in the 1800’s. We are so grateful for all their time and concern for us. May God bless their lives for their Biblical hospitality, which is taking in “strangers.”

Marlene Marchese Manfre

 

Primo pasto ad Ustica – pasta al forno


[ id=12880 w=320 h=240 float=left]   First Meal in Ustica – Wonderful Pasta al Forno by Pina Nava Bertucci.

Usticesi from America, Laurie and Marlene Marchese Manfre, having wonderful meal with Pina, Pietro, and Daniele.

People living in Ustica are almost living in the “Garden of Eden.” Daily they have fresh vegetables, fruits, bread and fish, and of course Pasta. And all local or from Palermo, not from around the world on a plane or boat.

Where else can you buy fresh fish, the catch of the morning ?? Vegetables grown in rich soil or capers picked wild ??

Ustica is truly a wonderful place to live or visit !!!!

Marlene Marchese Manfre

 

Tre domande a…Giuseppe Bertolini da Mario Oddo


(Terza Domanda)

D) Comandante, nel suo “lungo corso” Palermo-Ustica e ritorno ritengo ne abbia visto e sentito di tutti i colori. Probabilmente come si dice in questi casi … potrebbe “scrivere un libro” e forse non è escluso che lo farà. Nel frattempo ci può anticipare qualche aneddoto, qualche curioso episodio vissuto a bordo, qualche emergenza, difficoltà o situazione che si è trovato a dovere affrontare alle volte a fatica alle volte col sorriso sulle labbra? E per finire non una domanda ma nella speranza di non apparirle indiscreto mi tolga una curiosità: come ogni lavoratore che si rispetti Lei fruirà quanto prima delle meritate ferie estive; non mi dica che le trascorrerà … al mare !?

 

R) Il Lungo Corso è ben diverso, fui costretto a lasciarlo per gravi motivi familiari circa tre anni fa; la tratta Palermo-Ustica la definirei più correttamente come “Piccolo Cabotaggio” e che comunque si è dimostrato non scevro d’insidie. Ne convengo sulla grande quantità di aneddoti da raccontare, ma sull’eventualità di scrive addirittura un libro certamente no, lascerò questo fardello a “colleghi” di ben altro spessore morale e professionale che sicuramente di cose interessanti ne avrebbero tante da raccontare (vedi Schet…o)……

Ad ogni modo sono due gli episodi che rimarranno indelebili nella mia mente, due episodi aventi un epilogo diverso e che hanno lasciato per la commozione generata, un profondo segno nell’anima.

Il primo ha avuto luogo il 13 ottobre 2010, quando tornando a Palermo da Ustica, in condizioni meteo marine tutt’altro che favorevoli, trovammo a poche miglia da Capo Gallo il corpo senza vita di un uomo disperso in mare da circa una settimana. In quei momenti i sentimenti che si rincorrevano a bordo erano di angoscia e frustrazione per non averlo trovato ancora in vita, ma restò la magra consolazione di aver consentito alla famiglia di poter avere restituito dal mare il corpo del loro congiunto.

Il secondo episodio è più recente e risale a circa un anno fa e precisamente al 13 aprile 2011. Anche in questa circostanza le condizioni del mare erano pessime e nel viaggio da Palermo ad Ustica, venimmo precettati dalla Capitaneria di Porto per prendere parte ad un’operazione di ricerca e salvataggio di una imbarcazione a vela affetta da un’avaria e colta da un fortunale.

Giunti nell’area delle operazioni, capimmo subito che se avessimo azzardato qualunque tentativo di rimorchio, i nostri idrogetti avrebbe messo a repentaglio la vita dei due velisti francesi imbarcati, restammo al loro fianco e suggerimmo quindi l’intervento di un’imbarcazione a propulsione convenzionale. E’ grazie alla sinergia con il motopesca Topone, comandato dal grande Angelo Caminita, dalla grande perizia nautica del Comandante Baiata della Delegazione di Spiaggia di Ustica che si imbarcò sul Topone ed infine dalla grande professionalità degli uomini della Sala Operativa di Compamare Palermo che coordinarono gli interventi, che questa avventura si concluse felicemente e senza conseguenze per i due velisti, i quali ripresero pochi giorni dopo la loro traversata.

In merito alle mie ferie……purtroppo anche quest’anno niente tuffi! Alla meglio tanti bagni…ma di sudore! Ho sfruttato il mio periodo di riposo nel bimestre Gennaio/Febbraio e salvo diverse disposizioni della Società, sarò con Voi ad Ustica.

Per fine Ottobre sto organizzando però, dopo una piccola vacanza nella mia Favignana, un viaggio Coast to Coast negli Stati Uniti, attraversando on the road la mitica Route 66.

 

Degustazione cannolo


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Aforismi, citazioni, proverbi… del giorno


Storiella: l’asino e l’alta finanza

Qualche tempo fa Billy comprò da un contadino un asino per 100 dollari.
Il contadino gli assicurò che gli avrebbe consegnato l’asino il giorno seguente.
Il giorno dopo il contadino si recò da Billy e gli disse: -“Mi dispiace ma ho cattive notizie: l’asino è morto.”
Billy rispose: -“Allora dammi indietro i miei 100 dollari”
E il contadino: -“Non posso, li ho già spesi”.
A quel punto, Billy si fece pensieroso, e disse al contadino: -“Va bene, allora dammi l’asino morto.”
– “E che te ne fai di un asino morto, Billy?”
– “Organizzo una lotteria e lo metto come premio”
Il contadino gli disse ironico: -“Non puoi vendere biglietti con un asino morto in palio”.
Allorché Billy rispose: “Certo che posso, semplicemente non dirò a nessuno che è morto”.
Un mese dopo il contadino incontrò di nuovo Billy, così gli chiese: -“Come è andata a finire con l’asino morto?”
– “L’ho messo come premio ad una lotteria, ho venduto 500 biglietti a due dollari l’uno e così ho guadagnato 998 dollari”
– “E non si è lamentato nessuno?”
– “Solo il tipo che ha vinto la lotteria, e per farlo smettere di lagnarsi gli ho restituito i suoi due dollari”
Billy attualmente lavora per la Goldman Sach.

(inviato da Patrizia Polizzi)

Amelia Martin


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