Eliminazione della villetta di largo Armeria e risistemazione delle aree limitrofe nell’indifferenza di tutti.
[ id=19160 w=320 h=240 float=left] Nei primi del ‘900 lo spiazzo a valle della piazza principale dell’abitato di Ustica era utilizzato dalle milizie regie come armeria militare. L’attuale edificio dove attualmente è ubicato l’ufficio postale era destinato a dormitorio per i coatti. Fotografie di inizio secolo documentano l’esistenza del Largo Armeria con lo stesso impianto urbano che si è conservato fino ai nostri giorni.
L’albero secolare di ficus che regala un po’ di ombra a chi visiti lo spiazzo nelle ore di maggiore calura si è mantenuto e questo piccolo polmone verde ancora resiste al desiderio di chi avrebbe preferito la sua eliminazione.
I più anziani ricordano che anni addietro ad altra villa toccò la sorte di essere oggetto di un intervento di “riqualificazione urbana” che altro non è stato che la trasformazione di un’ area a verde in uno spiazzo pavimentato di dubbia bellezza.
Sembra che analoga sorte toccherà alla villetta di Largo Armeria che, per miopia della vecchia amministrazione comunale, dovrebbe essere demolita nell’indifferenza di tutti. Infatti, al fine di confinare qualche venditore ambulante al di fuori della piazza, si sconvolgerebbe l’impianto urbano di Largo Armeria, collocato in area di mantenimento quale il centro storico, e delle aree limitrofe ( inclusa la piazzetta sulla quale si affaccia la farmacia ), cancellando la memoria storica e ambientale di quello scorcio, conosciuto da tutti grazie all’ufficio postale meta degli Usticesi e dei turisti.[ id=19162 w=320 h=240 float=right]
Anche in questo caso si è parlato di intervento celato sotto il promettente titolo di “riqualificazione urbana” ma che in vero sconvolge la natura di Largo Armeria, svuotandolo dal verde e creando terrazzamenti che offendono l’impianto urbano esistente con un progetto antitetico alla salvaguardia e alla conservazione dell’ambiente.
Ma per ragion di stato tutto è consentito e l’interesse dei cittadini e la qualità della loro vita poco contano. Forse qualcuno ritiene che il rispetto dei valori storici e ambientali non creino profitto e abbiano scarsa utilità.
Non possiamo assistere inosservanti e giustificarci con una banale affermazione del tipo “io non c’ero” o “altri l’hanno fatto” o peggio “non possiamo perdere il finanziamento” puntando il dito all’amministrazione uscente.
Nessuno può esimerci dal compito di difesa dei nostri diritti: la conservazione dell’ ambiente è un diritto a cui nessuno deve rinunciare.
[ id=19161 w=320 h=240 float=left]Sembra che l’Amministrazione voglia disconoscere i vincoli che l’area del centro storico presenta e le stesse leggi di salvaguardia del verde quali la Legge del 14 gennaio 2013 n.10 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” che impone il mantenimento e la salvaguardia assoluta del verde nei centri urbani. L’intervento della villetta riduce del 70 % circa il verde esistente … ciò fa molto riflettere.Non deve essere l’uomo a prevaricare la natura e ad assoggettarla ai propri futili interessi, siano economici o altro; ma alla luce del danno che abbiamo già apportato all’Isola, dovremmo riflettere e cercare di ottenere gli stessi risultati individuando soluzioni alternative nel rispetto dell’ambiente e della storia.
Spero che la nuova Amministrazione Comunale possa governare l’Isola con l’attenzione che essa merita. Da recenti dichiarazioni pubbliche del Sindaco e del suo vice, intravediamo il loro impegno in difesa dell’ambiente, come punto di forza per la valorizzazione e la pubblicità dell’isola. Ciò fa ben sperare.
Nota stonata rimane l’operato del proprio Ufficio Tecnico che, subito dopo l’insediamento della nuova Amministrazione, sembra aver accelerato l’attuazione di questo “discutibile” intervento di riqualificazione urbana.
In coerenza con belle iniziative quali il concorso fotografico ”L’angolo fiorito” ed il neonato progetto “Vivi Ustica in bici”, che mirano a valorizzare l’aspetto ecologico e invitano alla fruizione e all’incremento del verde, ci auguriamo che quel poco di vegetazione presente nel centro storico non venga distrutto, poiché rappresenta un valore aggiunto in un’ Isola che per la qualità e bellezza del mare ha pochi rivali.
Antonella Carrubba