Ieri sera si è svolto il consiglio comunale. Il primo argomento all’ordine del giorno è stato l’approvazione del bilancio di previsione 2018/2020 con il documento unico di programmazione (DUP) e i relativi allegati. Purtroppo noi consiglieri ci siamo ritrovati a non poter esprimere in modo consapevole il nostro voto in quanto in aula risultavano assenti: l’assessore al bilancio, il revisore del conto (tecnico per conto dei consiglieri delle materie finanziarie) e il capo area dell’ufficio finanziario o un suo delegato. Il bilancio 2018, ma in particolare il previsionale 2019 e 2020 non è stato assolutamente illustrato e non abbiamo potuto avere contezza di alcune parti/numeri e di alcune mancanze e imprecisioni presenti nel parere del revisore, parere che è sembrato che solo noi consiglieri di minoranza avessimo avuto il “tempo” di leggere visto che nessun altro (presidente del consiglio compreso) hanno notato le mancanze se non in aula, abbiamo deciso di astenerci piuttosto che votare contro o, peggio, chiedere un rinvio per poter avere maggiori dettagli, rinvio che non avrebbe giovato al bene dell’ente. Il secondo punto all’ordine del giorno era l’approvazione definitiva del regolamento della democrazia partecipata. Grazie all’aver ottemperato all’articolo 3 comma 3 del nostro statuto è stato possibile raccogliere le proposte dei cittadini rendendo il regolamento effettivamente condiviso. L’unico passaggio non approvato all’unanimità è stato la scelta del voto palese o segreto. Noi consiglieri di minoranza, avendo assistito alle operazioni di voto, e avendo raccolto opinioni di tanti cittadini in tal senso avremmo preferito un voto segreto. Anche qualche consigliere di maggioranza, presente durante le operazioni di voto, ha palesato qualche perplessità, ma alla fine, con il solo voto della maggioranza, è passato il principio del voto palese. Il terzo punto all’ordine del giorno riguardava comunicazioni del sindaco sui lavori del depuratore. Abbiamo fatto notare che, essendo un punto all’ordine del giorno, avrebbe dovuto essere corredato da documenti, lettere e/o relazioni depositate durante i giorni precedenti la seduta consiliare così che possa essere approfondito dai consiglieri consentendo agli stessi un maggior grado di conoscenza così come previsto nel regolamento del funzionamento del consiglio comunale, il quale, inoltre prevede che in assenza di ciò, il punto non debba essere trattato, ma vista l’importanza dell’argomento non abbiamo chiesto l’applicazione del regolamento consentendo al sindaco di dare le comunicazione che i documenti che consentiranno l’effettivo inizio dei lavori, data presunta fine aprile, verranno approvati in giunta dando così l’approvazione definitiva in linea amministrativa, l’approvazione in linea tecnica è già stata esitata con una determina del capo settore qualche settimana fa. Per completezza di informazioni i lavori prevedono il riuso delle acque per scopo irriguo secondo la prescrizione n.11 prevista dall’Assessorato. La proposta di ottemperare a tale prescrizione è stata votata all’unanimità (alcuni consiglieri di maggioranza oggi allora erano in minoranza e viceversa) nella passata consiliatura.
L’ultimo punto ha previsto un mero obbligo di legge, così lo ha definito il sindaco, ovvero la comunicazione che la GIUNTA ha SCELTO di spendere i QUARANTAMILA EURO, stanziati dal ministero degli interni per LA MESSA IN SICUREZZA DI SCUOLE, STRADE, EDIFICI PUBBLICI E PATRIMONIO COMUNALE, nel rifacimento della facciata e degli infissi dell’ex municipio. Avremmo voluto chiedere, soprattutto per rendere consapevoli i cittadini, quali altre opportunità, viste le innumerevoli emergenze di SICUREZZA che investono il nostro territorio, PAVIMENTAZIONE PALESTRA SCUOLA, STRADE DISSESTATE, CHIUSURA ROCCA DELLA FALCONIERA PROPRIO PERCHÉ NON GARANTISCE LA SICUREZZA E L’INCOLUMITÀ DEI VISITATORI, E TANTO ALTRO, fossero state valutate dalla GIUNTA. Ma, come ha ribadito il sindaco, LUI HA OTTEMPERATO SOLTANTO AD UNA COMUNICAZIONE PREVISTA NEL DECRETO DI FINANZIAMENTO. Probabilmente non sono state valutate altre alternative del resto nella delibera di giunta non se ne fa menzione e si ribadisce, anzi, che QUESTA È UNA SCELTA POLITICA. Peccato. QUARANTAMILA EURO SPESI PER CREARE STANZE DI RAPPRESENTANZA.
Gruppo Consiliare di Minoranza – “Ustica Domani”