Ustica sape

Ustica, signora gioca con cane, in che via?


Ustica, signora gioca con cane, in che via

I FRAMMMENTI DI VETRO DI PADRE CARMELO RACCONTANO GLI ANTICHI POPOLAMENTI DI USTICA


di Franco Foresta Martin

Occupavano meno di mezzo ripiano in una vetrina della Parrocchia  “San Ferdinando Re” a Ustica. Un frettoloso visitatore avrebbe potuto pensare: “Sono solo insignificanti frammenti di vetro, perché li tengono qui?”. Una fialetta spezzata trasparente, un fondo di bicchiere grigio, un manico di brocca verde, un bottone blu-cobalto, orli di vasi decorati, altre forme irriconoscibili.  Accanto ad essi, nella stessa vetrina, altri frammenti, ma di ceramica, e quindi più facilmente apprezzabili, simili a quelli custoditi nel Museo Archeologico dedicato a Padre Carmelo Seminara da Ganci, in Largo Gran Guardia. E poi, in altri ripiani della stessa vetrina, chiodi di epoca romana, qualche fossile, qualche minerale, mucchietti di ossidiane.  Insomma, tutta una miscellanea di minuti reperti archeologici trovati in giro per l’isola da quell’instancabile raccoglitore che era Padre Carmelo; e gelosamente conservati in Parrocchia, nella lungimirante consapevolezza che un giorno potessero svelare qualche particolare ancora inedito della storia di Ustica.

Quando notai quei frammenti di vetro nella nuova sistemazione che gli aveva dato Don Lorenzo Tripoli, l’attuale Parroco che ha raccolto l’eredità spirituale e culturale di Padre Carmelo, pensai: è arrivato il momento di farli esprimere, di sentire cosa possono raccontare del passato di Ustica. In precedenza mi ero occupato dell’analisi delle ossidiane raccolte da Padre Carmelo: scaglie di vetro vulcanico usate nella preistoria come coltelli e punte di frecce. Poiché il vulcanismo di (altro…)

Curiosità: La Benevento italiana e quella Francese e le reliquie di San Bartolomeo


Una cartolina di una cittadina situata in Francia, precisamente nel dipartimento della Creuse, nella regione del Limosino (praticamente in provincia di Limoges,). È un piccolo Comune di 850 anime ed il suo nome esatto è Benevent L’Abbaye. Avevo sempre pensato che l’origine del nome derivasse da una sorta di gemellaggio tra i due centri, oppure a qualche legame risalente si primi anni del 1800 quando anche la nostra città fu sotto il dominio napoleonico con il Talleyrand nominato Principe di Benevento. Ma così non è in quanto la storia è diversa: nel 1026 a Limoges fu edificato un Monastero intitolato a San Bartolomeo per celebrare l’occasione di avervi trasferte da Benevento alcune reliquie dell’Apostolo e da questa circostanza il paese prese il nome di Benevent L’Abbaye, che ancora conserva.

Aldo Messina

Ustica anni ’60 – primo pranzo ufficiale, chi è?


Primo pranzo ufficiale

Ustica maggio 2012 – fedeli in preghiera


maggio fedeli in preghiera 2012

Collegamenti marittimi regolari oggi da e per Ustica


Aforisma,Citazione, Proverbio… del giorno


Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
(Antonio Gramsci)

Buon Compleanno


Ad Adolfo Salerno
ad Angelo Lo Cicero
a Pasquale Palermo
a   Antonio Nuzzace
Giuseppe Maggi
Emily Hunter  i Migliori
Auguri di Buon Compleanno

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Oggi si festeggia S. Gaetano.
Auguri a tutti coloro che festeggiano
il loro Onomastico sotto questo Nome