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“E’ stata una scelta sbagliata che ha penalizzato Ustica e anche il Convitto. Perché tantissimi insegnanti hanno chiesto il trasferimento altrove temendo di essere trasferiti a Ustica visto che l’organico è unico e i genitori hanno fatto ricorso proprio perché rischia di venir meno la continuità nella didattica dei loro figli”, dice Concetta Giannino, preside del Convitto. “Dall’altra parte – aggiunge – è difficile trovare docenti e personale scolastico che voglia andare a lavorare sull’isola perché i costi sono elevati. Abbiamo un incontro con il sindaco di Ustica e con l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla per confrontarci sulla situazione”.

Dopo la graduatoria dell’Ufficio scolastico provinciale, alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico martedì scorso, è scattato lo scorrimento della graduatoria interna d’istituto. “Si tratta di 350 persone, dopo che l’ufficio scolastico provinciale non ha trovato nessuno. Ci siamo attivati subito ma non è stato facile e ancora ci sono diverse criticità. I costi sono elevatissimi per vivere sull’isola. Cinquanta euro solo la corsa in aliscafo, poi affittare una casa. Parliamo di un personale che guadagna mediamente 40 euro al giorno e ne deve spendere 50 solo di traghetto”, dice la dirigente.

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Giuseppina Ferlini, però, ha deciso lo stesso di andare. “Temevo non arrivassero altre chiamate per quest’anno e allora ho accettato l’incarico. Certo non è facile. Devo ancora trovare una casa in affitto e ho tre figli a Cianciana che punto a rivedere almeno nel fine settimana”, dice la collaboratrice scolastica.

Fonte: La Repubblica Palermo