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A Palermo e Ustica “Ricordando Braudel”


[ id=2661 w=202 h=144 float=left] A Palermo e a Ustica il 28 e il 29 maggio 2010 due giornate di studio “Ricordando il magistero di Braudel. Mediterraneo, un mare condiviso”.

Si parlerà delle diverse sponde del Mediterraneo in un convegno che si terrà a Palermo e a Ustica attorno alla figura di Fernand Braudel, nel 25° anniversario della scomparsa del grande storico. Parteciperanno da tutta Europa eminenti studiosi che ancora oggi si rifanno ai paradigmi e alle coordinate interpretative da lui elaborate.

Il 28 maggio a Palermo a Palazzo Steri, storici, antropologi, archeologi dibatteranno temi legati al Mediterraneo – o ai Mediterranei, come amava dire Braudel.

Il 29 maggio a Ustica avrà luogo una cerimonia per la posa in mare di una targa in memoria di Braudel, cui seguirà una tavola rotonda volta all’istituzione proprio a Ustica di un Osservatorio del Mediterraneo.

“La Sicilia” affermava Braudel “deve la sua identità anche alla sua posizione di frontiera fra le due parti, orientale ed occidentale del Mediterraneo”. A sessant’anni dalla pubblicazione, questa « lezione di storia » rimane più che mai attuale e continua a stimolare in modo provocatorio non soltanto storici e studiosi di scienze sociali ma anche il più largo pubblico che cerca di capire ed interpretare il passato, il presente e il futuro del mondo nel quale vive.

Motore dell’iniziativa è la Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, guidata da Sebastiano Tusa, coadiuvata da Maurice Aymard, della Maison des Sciences de l’Homme di Parigi e sostenuta da un ampio parterre di istituzioni fra cui l’Università degli Studi di Palermo, la Fondazione Ignazio Buttitta, la Fondazione Kepha onlus e in collaborazione con l’Università degli Studi di Catania, il Centro Culturale Francese, l’Accademia di Scienze Lettere e Arti di Palermo, l’Accademia di Belle Arti di Palermo, il CERISDI .

Tante e tali istituzioni convergono nell’intenzione di fare di Ustica, già simbolo della interculturalità mediterranea e del patrimonio naturale e culturale subacqueo, un centro di studio multidisciplinare permanente sul Mediterraneo per tutelare e ampliare la memoria e la conoscenza dalle culture che in questo mare hanno creato la loro ragion d’essere.

“Un Osservatorio del Mediterraneo” afferma Sebastiano Tusa “potrà essere la sede per l’incontro di opinioni e culture diverse nello spirito del dialogo e del confronto, il luogo dove sia documentata la storia dei popoli mediterranei, delle loro migrazioni, delle loro tragedie e delle loro realizzazioni. È attraverso la conoscenza reciproca che si fonda il dialogo e, conseguentemente, si può costruire una società di pace. Ma l’Osservatorio potrebbe anche essere il luogo dove studiosi e giovani di tutto il mondo possano trovare ospitalità attraverso soggiorni di studio, incontri e dibattiti”.

Il convegno inizia il 28 maggio, con il contributo di Maurice Aymard, docente di Storia moderna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e componente della Maison des Sciences de l’Homme, fondata da Braudel. Si prosegue con la testimonianza di Françoise Braudel con “Un ricordo di mio padre”, accanto ai tanti e importanti contributi di studiosi europei di grandissimo prestigio.

La pausa tra la sessione meridiana e antimeridiana potrà essere l’occasione per visitare, sempre allo Steri, la mostra di antiche carte geografiche e portolani del fondo di Antonio La Gumina ospite del convegno con un intervento su La Sicilia nella cartografia europea.

Nel pomeriggio, con il contributo dell’Università di Palermo, Vincenzo Guarrasi, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, ma anche Antonino Buttitta, Salvatore D’Onofrio, Pietro Corrao, indagheranno da più punti di vista l’intreccio della Storia con le dinamiche sociali e antropologiche.

Il 29 maggio il convegno si sposta ad Ustica, dove alle 12.00, a Punta Gavazzi, è prevista la posa in mare di una targa in memoria di Braudel a cui non potrà sottrarsi Folco Quilici già ospite e relatore del convegno. Alle 18.00 la tavola rotonda sulla creazione dell’Osservatorio del Mediterraneo sarà introdotta da un esperto del mondo arabo, Kenneth Brown dell’Università di Manchester, direttore e fondatore della rivista Mediterraneans/Méditerranéennes.

La manifestazione è sostenuta dalla Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e dal Comune di Ustica.

“Essere stati è una condizione per essere, più di ogni altro universo umano ne è prova il Mediterraneo, che ancora si racconta e si rivive senza posa”  Fernand Braudel

Hercole.it

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