Ustica sape

Alcuni chiarimenti in merito all’Ordinanza sindacale in vigore dal 04 al 17/5/202


NON CAPISCO
– Non capisco come mai RAI e Tv facciano vedere un Italia che riparte e qui siamo con le stesse restrizioni di marzo;
– Non capisco come mai i Sindaci degli 8000 comuni d’Italia (escluso quello di Pantelleria da cui scopiazza le ordinanze) ed i governatori di tutte le Regioni facciano a gara per concedere più libertà di quelle concesse dal governo, e qui andiamo indietro;
– Non capisco come mai le altre isole minori stiano aprendo anche alle seconde case, per far ripartire l’economia, e qui non è permesso ai figli dei nostri paesani il ritorno a casa se non dopo una quarantena di 14 giorni;
– Non capisco come mai dopo 60 giorni di quarantena forzata, sia stato introdotto l’uso della mascherina obbligatorio anche all’aperto in paese;
– Non capisco come mai in tutta la nazione vengano ripristinati i trasporti pubblici e qui dobbiamo ringraziare la per avere solo una corsa giornaliera; Non capisco perché non sono ancora in funzione gli autobus comunali, essenziali per prepararsi ad assistere i turisti.
– Ma soprattutto non capisco com’è possibile che un dipendente del Comune, dopo settimane di permanenza fuori Ustica, possa rientrare in ufficio senza sottostare al regime di quarantena obbligatoria previsto dalla ordinanza sindacale, con una semplice autocertificazione medica (Sic!) e ai cittadini usticesi è negato.

Sergio Campolo

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