Ustica sape

AMP Ustica : la situazione continua ad essere paradossale


L’amministrazione comunale si appella al decreto DEC/DPN/1926 del 10 ottobre 2005, trasmesso al Comune di Ustica in data 27 dicembre 2005, e successivamente alla Capitaneria di Porto di Palermo, che disponeva l’affidamento della gestione dell’Area marina protetta in favore dell’Amministrazione comunale di Ustica, per un periodo quinquennale.

Nel gennaio 2008 il ministro pro-tempore Pecoraro Scanio, rispondeva ad un’interrogazione scritta dell’onorevole La Loggia, che chiedeva lumi sui ritardi nel passaggio al comune della gestione dell’amp.

Il testo è illuminante.
Dice il ministro: “il decreto del 2005 è stato registrato dall’Ufficio generale di bilancio presso questo Dicastero in data 19 ottobre 2005 che contestualmente ha sollecitato la Direzione a disciplinare quanto prima l’attività di gestione. Allo stato, non avendo superato il controllo della Corte dei conti, il succitato decreto di affidamento non ha conseguito efficacia giuridica.

E continua: ” In data 7 aprile 2006 al fine del trasferimento della gestione dell’area dalla Capitaneria di Porto al Comune di Ustica, si è sollecitata l’autorità comunale a predisporre un organico e compiuto programma gestionale avente carattere prodromico alla stipula della convenzione prevista dall’articolo 19, comma 1, della legge n. 394 del 1991.
Allo stato, il Comune non ha adempiuto.”

I consiglieri comuninali, per bocca del presidente del Consiglio Comunale, sul punto affermano:

“Nell’aprile 2006, il Sindaco in una nota concorda con l’Amm. Pace che visti i tempi ristretti per il passaggio di consegne dal Capitaneria di Porto al Comune, è bene rinviare il passaggio a settembre 2006. Ancora oggi, non si sa bene il perché non è mai avvenuto il passaggio di consegne! Sarebbe bene che qualcuno si assumesse le proprie responsabilità.

Hanno proprio ragione!

Peccato che i motivi, invece, siano noti e indicati negli atti parlamentari della Repubblica Italiana, atti che hanno il crisma dell’ufficialità.

Dice ancora Pecoraro Scanio:

” La Direzione competente, con nota del 7 novembre 2006, manifestando al Ministro il proprio convincimento negativo in ordine alla sussistenza delle necessarie condizioni per il perfezionamento dell’affidamento della gestione dell’Area marina protetta a favore del Comune di Ustica, ha proposto una gestione congiunta tra la Provincia regionale di Palermo e Amministrazione Comunale.”

e così via… fino ad arrivare ad oggi, seguendo la cronistoria che fa il Presidente del Consiglio comunale.

L’amministrazione locale rivendica, e non a torto, la gestione dell’amp e, soprattutto chiede con forza la rimozione di vincoli che mortificano Ustica, chi la vive e chi la sceglie come luogo di svago e vacanza.

A questo punto, immagino che le stesse cose vogliano non solo quelli che amano l’isola in quanto tale, ma anche coloro che la pensano come luogo dell’anima.

E’ una battaglia giusta, sacrosanta e irrinunciabile, ma non si può affrontare senza sapere come stanno le cose: si rischia di rendere un pessimo servizio alla verità e alla politica.

A proposito, il testo integrale della risposta del ministro alla interrogazione parlamentare dell’On. La Loggia lo trovate su:

http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_15/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=7263&stile=6

Salvo Foglia

Una risposta

  1. Questa relazione del Sig. Foglia sembra abbastanza illuminante per i lettori e per i legali nella preparazione del ricorso del Comune al TAR per la rivendicazione gestione AMP di Ustica.

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