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Anziani: Una categoria offesa – “Usa e getta”


[ id=12948 w=320 h=240 float=left]I nostri lettori ricorderanno che ad ottobre dello scorso anno abbiamo sollecitato al sindaco, attraverso questo sito, l’assegnazione di un locale per gli anziani, quale loro punto di aggregazione sociale.

Qualche giorno dopo la richiesta è stata recepita ed è stato concesso, a tempo determinato, il centro accoglienza, in attesa di altra, “degna” sistemazione.

La scorsa settimana il sindaco, ha deciso di togliere il locale, che aveva messo precedentemente a disposizione degli anziani (“time is over”), per assegnarlo, ancora provvisoriamente, al “movimento delle partite IVA”; in alternativa , agli anziani è stato assegnato un locale non agibile in quanto necessita di sostanziali lavori di ristrutturazione a carico del comune.

Pur apprezzando, ultimamente, l’iniziativa del “movimento delle partite IVA” in alcuni interventi di pulizia del paese, sopperendo all’inerzia dell’amministrazione, non condividiamo il metodo con cui è stato messo in atto l’operazione di “sfratto”.

Ancora una volta, purtroppo, dobbiamo far rilevare la scarsa considerazione, che il sindaco ha nei confronti degli anziani, ma ciò che maggiormente colpisce e che lascia perplessi è la sua straordinaria facilità con la quale – “usa e getta”.

Sindaco l’anziano non deve essere solo visto come fruitore di servizi, ma come portatore di esperienza, saggezza, storia, ricordi, confronto e quindi una risorsa per la comunità se considerato, tra l’altro, come impegno formativo che esso assume nei confronti delle generazioni più giovani (non eri tra noi e non puoi sapere…).

Nel ricordarti ancora che “un paese che non ha un punto di aggregazione per giovani ed anziani non ha futuro” ti chiedo di mettere a disposizione un locale idoneo, per poter attivare almeno parte delle proposte ludico – ricreative e culturali previste dalla normativa vigente che allego (con attivato solo per il gioco a carte).

Pietro Bertucci

———

L. 328/2000 – Piano di Zona del Distretto Socio Sanitario 42 di Palermo – Riequilibrio al 31.12.2009

Azione n. 6 (ex 7)
AREA DI INTERVENTO:ANZIANI
TITOLO AZIONE: Centri aggregativi anziani

OBIETTIVI

Creazione di Centri sociali per persone anziane allo scopo di promuovere relazioni interpersonali tra anziani e gli abitanti delle altre fasce di età esistenti sul territorio.

Obiettivi operativi:

1. programmazione di attività verso l’esterno al fine di promuovere il collegamento con gli altri servizi sociali, sanitari , culturali e sportivi;

2. promozione e sviluppo di attività ricreative culturali attraverso visite guidate anche al di fuori del Comune di appartenenza;

3. partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici e ad avvenimenti culturali, sportivi e ricreativi della vita comunitaria;

4. promozione di attività ludico motoria;

5. organizzazione di riunioni conviviali quali occasioni di socialità sia all’interno che all’esterno del centro;

6. promozione di attività informative in raccordo con il Comune di appartenenza anche attraverso la realizzazione di attività socialmente utili degli anziani nelle forme di volontariato sociale e culturale;

Popolazione target

La popolazione target è costituita dalla popolazione anziana, anni 65 e oltre, presente nei Comuni interessati ed è così determinata:

Popolazione anziana residente nei comuni (fasce d’età 65 – 80 ed oltre)

Comune Popolazione

Monreale 4.680
S. Cristina Gela 158
Belmonte Mezzagno 1.340
Ustica 303
Palermo 107.195

Fonte: Forum degli Assessorati – Rapporto fra bisogni, obiettivi, diritti sociali collegati all’azione

La popolazione anziana rappresenta nei paesi sviluppati circa il 20% della popolazione e le tendenze future si approssimeranno al 25%.

Il nostro Paese viene individuato dalle più recenti ricerche demografiche come il primo, ed attualmente l’unico paese al mondo in cui la popolazione degli ultra sessantacinquenni supera di gran lunga quella dei soggetti di età inferiore ai 15 anni.

Ciò produrrà e sta già producendo cambiamenti di sempre più grande portata nei rapporti e negli equilibri tra le generazioni.

In considerazione di ciò si ritiene imprescindibile volgere l’attenzione alle problematiche inerenti la condizione degli anziani attraverso la realizzazione di Centri Aggregativi la cui finalità principale è appunto il miglioramento della qualità della vita dell’anziano attraverso il coinvolgimento di quest’ultimo in attività che gli forniscano stimoli di carattere cognitivo, affettivo e relazionale.

Negli ultimi anni infatti, l’attenzione e l’impegno delle politiche sociali sono stati rivolti maggiormente a questa fascia della popolazione, in virtù delle evidenti trasformazioni sociali del territorio cittadino.

DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’

Il Centro aggregativo è il luogo dove si svolgono varie attività (ricreative, sportive, culturali ecc.) e da cui possono prendere avvio iniziative ed interventi all’esterno (visite guidate, gite, partecipazione a spettacoli e manifestazioni cittadine ecc).

Va attivato garantendo una presenza capillare avendo come obiettivi: la promozione di forme di autogestione, lo scambio intergenerazionale, la partecipazione alla vita della comunità locale.

Il Centro aggregativo ha inoltre la funzione di prevenire/contrastare forme di isolamento e di esclusione sociale e pertanto deve favorire la partecipazione di anziani con ridotta autonomia (mezzo di trasporto, abbattimento barriere architettoniche ecc).

L’intervento può essere considerato come un percorso articolato nelle seguenti fasi, strettamente connesse tra loro:

FASE 1- da 6 a 12 mesi: studio di fattibilità per quanto attiene gli aspetti organizzativi e logistici attività di formazione .

FASE 2: implementazione in via sperimentale per 1 anno

FASE 3: gestione del Servizio a regime

TEMPISTICA

Il servizio attualmente è in itinere, nel sottostante elenco viene indicato per ogni Centro il suo stato di attuazione:

Comune di Palermo: è in corso la terza annualità il cui termine è previsto per il giorno 1.10.2009;

Comune di Belmonte: è in corso la seconda annualità.

Comune di S. Cristina Gela è in corso la seconda annualità.

Comune di Monreale: è in corso la seconda annualità, per cui il progetto terminerà il 31 dicembre 2009;

Comune di Ustica: è in corso la prima annualità, con termine 7 aprile 2009.

Nella fase di riequilibrio è prevista l’istituzione di nuovi Centri a: Lampedusa, Altofonte, Villabate, Piana degli Albanesi e sette Circoscrizioni del Comune di Palermo che saranno operativi, per mesi 12, a partire dalla approvazione del Piano di Zona da parte dell’ Ass.to Regionale della Famiglia 1 gennaio 2009, per un anno di esercizio.

Il piano di riallineamento prevede il prolungamento dell’attività per i centri di Palermo, Belmonte, S. Cristina Gela e Ustica fino al 31 dicembre 2009, come già previsto per Monreale, con gli adeguamenti di spesa previsti dalla specifica tabella dei costi.

Sistema di controllo – monitoraggio sui tempi

Il progetto prevede delle attività di valutazione che saranno articolate in diversi momenti di verifica, all’inizio, in itinere e alla fine del percorso.

DEFINIZIONE STRUTTURA ORGANIZZATIVA

L’intervento si propone di operare in rapporto di interdipendenza con altri servizi (educativi, sociali, sanitari e sportivi), e con le forme di volontariato e associazionismo presenti sul territorio.

La rete di collaborazione riguarderà i Comuni interessati, le risorse del privato sociale e del volontariato.

I Centri aggregativi saranno ubicati nei Comuni di: Belmonte Mezzagno, Monreale, Palermo, Santa Cristina Gela, Ustica.

L’istituzione dei Centri Anziani sarà deliberata dai Consigli dei Municipi interessati tenuto conto delle istanze ed esigenze del territorio e dei cittadini anziani del medesimo fatte salve le sedi individuate ovvero garantendo comunque lo svolgimento delle attività ipotizzate.

Ciascun Comune tramite i propri uffici concorrerà all’espletamento delle procedure per l’istituzione, l’allestimento ed il mantenimento dei Centri Sociali per anziani.

Nel caso di donazioni di arredi e suppellettili o di eventuali interventi manutentivi o migliorativi delle strutture da parte di terzi, il Comitato di Gestione deve presentare un elenco dettagliato dei medesimi al Dirigente preposto del Comune interessato.

E’ compito del Comitato di Gestione del Centro Anziani, al fine del rispetto delle norme di sicurezza, garantire all’interno della sede che il numero dei presenti sia adeguato alla capienza dei locali. A tale scopo in caso di presenze in soprannumero è data preferenza agli iscritti (le iscrizioni sono gratuite possono essere fatte in qualsiasi momento dell’anno).

ORGANISMI DI GESTIONE E DI COORDINAMENTO

L’Organismo di gestione e di coordinamento dei Centri Anziani è costituito da:

l’assemblea degli iscritti;

2. il comitato di gestione;

3. il Presidente.

Sono compiti dell’Assemblea:

1. raccogliere le candidature e le autocandidature a componente del Comitato di gestione e nominare i componenti del seggio elettorale nel numero di tre o cinque scelti tra gli iscritti al Centro non candidati;

2. votare, entro 10 giorni dalla sua presentazione, la mozione di sfiducia al Presidente, che deve essere approvata con il voto favorevole del 30% degli iscritti;

3. richiedere lo scioglimento del Comitato di Gestione con una petizione sottoscritta dal 50% più uno degli iscritti al Centro;

4. indicare gli indirizzi generali di programmazione delle attività del Centro all’inizio dell’anno solare;

5. decidere con i 2/3 dei presenti la costituzione di una Associazione del Centro per lo svolgimento delle attività complementari. Analoghe modalità si attuano per il suo scioglimento.

6. approvare e verificare il piano programmatico delle attività previste dall’art.5 (attività complementari) del presente regolamento;

7. approvare annualmente il bilancio di previsione con indicazione di tutte le entrate derivanti da attività complementari, autofinanziamenti, sponsorizzazioni, nel caso di costituzione di una Associazione del Centro.

I bilanci preventivi e i consuntivi sono pubblici e devono essere affissi in bacheca nei Centri Anziani. Tali documenti contabili, una volta approvati, dovranno essere consegnati dal Presidente del Centro Sociale Anziani al Dirigente del Comune di appartenenza ai fini della necessaria informazione al Consiglio municipale.

Le decisioni dell’assemblea degli iscritti salvo quella relativa ai punti 2 e 5 sono valide se approvate a maggioranza semplice dei presenti.

Il Comitato di gestione è composto da un numero di anziani eletto proporzionalmente al numero degli anziani iscritti al Centro, secondo la seguente tabella:

a) fino a 600 iscritti: 7 componenti

b) da 601 a 800: 9 componenti

c) da 801 a 1200: 11 componenti

d) oltre 1200: 13 componenti.

Fa parte del Comitato di gestione anche un Assistente Sociale del Comune di appartenenza con funzioni di supporto tecnico allo stesso CdG, individuato dal Dirigente del Comune, senza diritto di voto.

Le funzioni di segretario sono svolte di norma da un dipendente di ruolo amministrativo del Comune interessato.

Il primo Comitato di Gestione dei Centri curerà la creazione del regolamento per la gestione del Centro che sottoporrà all’approvazione dell’Assemblea degli iscritti. Possono essere eletti i candidati che hanno riportato il maggior numero di preferenze. A parità di voti ottenuti è eletto il più anziano di età.

Il Consiglio del Comune ratifica la costituzione del Comitato di gestione entro giorni 10 dalla sua elezione.

Il presidente del Centro Anziani, entro 10 giorni dall’adozione del provvedimento di ratifica, convoca gli eletti per l’insediamento del nuovo Comitato di Gestione.

In caso di dimissioni di un membro del CdG lo stesso verrà sostituito per cooptazione dal primo dei non eletti.

Il CdG dura in carica tre anni a decorrere dalla data di insediamento degli eletti e fino all’insediamento del nuovo Comitato.

In caso di dispute o diverse interpretazioni vige quanto previsto dalla normativa in ordine alle organizzazioni non lucrative (ONLUS) e il codice civile e legislazione vigente.

DEFINIZIONE RISORSE

Risorse professionali

Saranno impiegate le seguenti figure professionali:

Personale di ruolo comunale così individuato:

n.1 assistente sociale,

n.1 funzionario amm.vo;

n.1 esperto contabile.

Nel caso in cui all’interno delle Amministrazioni coinvolte non fosse presente la figura dell’Assistente Sociale in riferimento al numero degli abitanti tale funzione sarà ricoperta, in via eccezionale, dal Funzionario preposto alle attività sociali.

Individuazione dei locali da utilizzare:

I 5 centri aggregativi nel corso del primo triennio sono stati così localizzati:

Comune di S. Cristina Gela: p. T ex sede municipale di Via Gela n. 2;

Comune di Monreale: locali comunali di Via Taormina snc;

Comune di Ustica: si prevede l’affitto di locali, da parte dell’Amministrazione.

Comune di Belmonte Mezzagno: locali comunali di via Trieste n. 36.

Comune di Palermo: sede dell’Opera Pia Casa delle Fanciulle Ardizzone e Di Pietro, IPAB, Via Pignatelli Aragona 40, Palermo.

La gestione dei Centri sarà esercitata dagli stessi anziani in tal senso organizzati.

Tale servizio sarà affidato ad Enti del terzo settore che risultino iscritti all’Albo regionale per la specifica tipologia e che operino preferibilmente in ambito distrettuale. Gli Enti gestore dei vari Centri verranno individuati tramite procedimenti di evidenza pubblica previsti dalla normativa statale o regionale;

COMUNICAZIONE

Per garantire una efficace comunicazione sia all’interno della struttura che in relazione ai referenti Istituzionali verranno utilizzate le seguenti strategie:

riunioni di confronto tra utenti ed operatori;

riunioni d’équipe;

incontri di Supervisione;

redazione di schede, relazioni e diario giornaliero delle attività;

Verifiche iniziale, in itinere ed ex-post tra gli operatori interni alla struttura ed i referenti istituzionali.

Sarà dedicato ampio spazio alle iniziative di sensibilizzazione del Distretto, attraverso il riconoscimento del valore che le strategie di visibilità sono in grado di attivare.

Modalità di accesso al servizio

Si accede al servizio attraverso l’iscrizione spontanea e/o attraverso eventuali segnalazioni da parte dei S.S.T.

BUDGET (per quanto concerne Ustica)

Il costo annuo per ogni singolo Centro preventivato nella fase di riallineamento ammonta ad €. 58.000,00 (€ 4.833,00 al mese). Ed è così individuato.

Materiali ludico (Carte da gioco, giochi da tavola, etc.) € 1.500,00

Bocce, tappetini, cerchi, palloni € 500,00

Tapis roulant € 1.000,00

Materiale di consumo (carta, cartoncini, colori, etc.) € 2.500,00

Affitto locali, Utenze e costi di gestione € 20.000,00

Abbonamenti, cineforum e teatro € 6.000,00

Concerti, musei € 6.000,00

Gite ed escursioni sociali € 20.500,00

TOTALE € 58.000,00

Per quanto concerne Ustica il costo complessivo, per l’anno 2009, è di € 43.500,00 (cioè 4.833,00 per 9 che mesi, da Aprile a Dicembre 2009).

OMISSIS….

 

4 risposte

  1. Quattro anziani al Bar si stanno facendo la loro partitella a briscola. Uno dice all’altro:
    – ci metto 3 punti
    – il compagno risponde : Dammi un carico!
    – No…
    – Ti ho detto dammi un carico!
    – No!! No!!!
    – Ho detto voglio un carico !

    Il primo, sfinito ed esasperato, afferra una bottiglia di vino e gliela sbatte in testa.
    Quest’ultimo vacilla, barcolla, emette un rantolo e si cappotta al suolo. Immediatamente viene trasportato all’ospedale, con un brutto taglio.
    Il medico di guardia del pronto soccorso esaminando la ferita fa:

    – Ti dobbiamo dare 3 punti…
    Il vecchietto ribatte stizzito:
    – No……… Voglio un carico !

  2. Espressioni popolari legate al gioco delle carte :

    -E batte a coppe ! – ritornare sullo stesso argomento
    -vacci lisciu ! stai calmo, non creiamo problemi
    -Un Liscio e busso ! rimproverare qualcuno
    -contare come il 2 di brisola – valere poco
    -essere l’asso di brisola – contare molto
    -giocare a carte scoperte – trattare in modo chiaro senza nascondere nulla
    -giocare con il morto – partita giocata in 3 con le carte che vengono attibuite ad un “morto” e gestite da uno dei giocatori.
    -giocarsi l’ultima carta – fare un estremo tentativo
    -il piatto piange – mettere i soldi sul tavolo !
    -Un asso nella manica – un piano segreto
    -piombo – quando no si ha nessuna carta di quel seme
    -cambiare le carte in tavola – cambiare soggetto di conversazio
    -cappotto – vincere 3 partite di fila
    -mettere le carte in tavola – parlare con chiarezza
    -napoletana – avere 3 assi o asso due e tre dello stesso seme
    -piantare in asso – abbandonare senza preavviso
    -restare in asso – rimanere abbandonato

  3. se vuoi puoi creare un intervento a se con titolo:

    Anziani : espressioni legate al gioco delle carte e barzelletta.

  4. puoi pubblicare la stessa foto degli anziani dell’articolo.

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