Ustica sape

Auguri di Buon Anno 2020 dal Sindaco di Ustica


Fine anno è sempre stato, per tutti, un momento di riflessione, un guardarsi indietro e cercare di ricordare cosa si è fatto o non si è fatto,  dove si è sbagliato, cosa occorra modificare. Fine anno è un bilancio delle attività ed un auspicio a migliorarsi augurandosi che quello che verrà sarà migliore.

Anche io, da sindaco – se considero le condizioni generali delle Pubbliche Amministrazioni e la nostra in particolare – facendo un bilancio delle attività svolte, non posso che essere soddisfatto dei risultati raggiunti.

E’ stato un anno difficile, sia sotto il profilo economico che organizzativo, ma gli obiettivi raggiunti, anche a fronte di responsabilità personali rilevanti, ci lasciano soddisfatti.

Certo avremmo potuto fare di più se avessimo avuto i mezzi per poterlo fare, se l’Ente non fosse stato senza risorse economiche, se avessimo trovato un parco progetti pronto ai diversi finanziamenti possibili, una macchina amministrativa ben organizzata ecc., si potrebbe continuare con i “se”, ma oramai non serve, e personalmente sono soddisfatto di quanto si sia riuscito a fare ed in parte a programmare.

Credo che uno dei risultati più grandi sia stato, già a partire dal novembre 2018, l’integrazione del servizio regionale del “catamarano” per tutto l’anno che ci ha consentito di avere garantiti, non solo per sette mesi, quei servizi minimi indispensabili per la nostra Comunità quali la scuola, la sanità, la continuità territoriale.

Sicuramente ricorderete tutti i disagi che la Comunità ha dovuto subire dal 2016 con lo sconvolgimento dei servizi marittimi.

Ebbene anche quest’anno abbiamo ottenuto fin d’ora la copertura del servizio per tutto l’anno 2020.

Ritengo importante aver raggiunto questo obiettivo, anche se sui trasporti marittimi c’è ancora da lavorare e migliorare. Questo è un argomento che col Nuovo Anno dovremo affrontare, in special modo per il servizio nave, mentre ritengo che a riguardo al servizio veloce, ad oggi, risponda a quello di cui la nostra Comunità necessita.

Ho già intrapreso un dialogo per nuovi e diversi collegamenti, ma ancora è prematuro parlarne.

I servizi marittimi, come tutti sappiamo, sono strettamente legati alle infrastrutture portuali che da noi sono fatiscenti e non sicure.

A tal proposito nel dicembre 2018, tramite un intervento dell’Assessorato Infrastrutture e Trasporti, avevamo fatto sistemare un tratto di banchina “ex sirena” da decenni divelta. Purtroppo ad aprile 2019, a causa di una grossa mareggiata e modifiche strutturali passate, tale banchina ha subìto dei grossi danni.

Fortunatamente nell’arco di pochi mesi, tra progettazione, finanziamento ed esecuzione dei lavori, questi sono stati ultimati i primi giorni di agosto, ed è stata ridata la normale fruizione, riportandola alla idea progettuale iniziale di tanti anni fa.

Occorre ancora fare altri interventi ed a tale uopo abbiamo avuto il finanziamento di 2 milioni di euro che sarebbero dovuti servire per la costruzione di massi frangiflutti, sia per la banchina “Sailem” e radice “ex Sirena”, sia  per altri lavori alle già precarie banchine esistenti.

Purtroppo a Novembre scorso, un’altra mareggiata ha danneggiato irrimediabilmente la banchina “Taormina”, oggi chiusa ed interdetta, e sulla quale si deve, prima possibile, intervenire.

Ma non abbiamo i progetti pronti e quindi si sta per dare incarico ad uno studio di professionisti per le progettazioni con le relative opportune sistemazioni.

Il 14 Ottobre scorso abbiamo, finalmente, presentato all’Assessorato competente la nostra idea progettuale della messa in sicurezza della Cala Santa Maria chiedendo di farlo diventare il nostro futuro P. R. del Porto. Quello esistente è vecchio e con iter di 32 anni fa, mai completato. Anche qui necessitano molti pareri preventivi, che al momento non ci sono e che dobbiamo richiedere ai diversi studi di professionisti, e per i quali occorre trovare le risorse finanziarie.

Giorni fa si sono conclusi i lavori del ripristino della strada di accesso al pontile lato “cimitero”, che presentava da anni grossi ingrottamenti sotto la sede stradale che non la rendevano più sicura. Si dovrà, inoltre, intervenire anche su questa banchina che non nasconde lo stato di abbandono cui è stata costretta e non nasconde i suoi anni tra le intemperie e le mancate manutenzioni.

Pertanto è sotto gli occhi di tutti come le nostre infrastrutture portuali siano carenti e – al di là dei mezzi di linea vetusti e al di là delle capacità o meno dei vari Comandanti – come siano causa e, talvolta capro espiatorio, dei mancati collegamenti. Quindi occorre intervenire in ambedue direzioni: infrastrutture e Compagnie.

L’estate scorsa abbiamo chiesto ed ottenuto che la linea regionale (fatta con la nave “Ulisse”) venisse svolta da altra nave in modo da garantire, vista la vetustà delle navi, i collegamenti: tant’è che in diverse occasioni l’una nave ha sostituito l’altra nei guasti che si sono verificati, senza che ciò arrecasse nocumento all’utenza, al di là di un piccolo ritardo sulle partenze. Anzi, la linea regionale, la scorsa estate, è stata prediletta dall’utenza anche in funzione delle tariffe meno esose praticate in questa linea.

Altro obiettivo raggiunto in quest’anno è quello della pubblicazione del bando della case popolari, fermo da qualche anno, che consentirà agli aventi diritto l’attribuzione di un alloggio, quando questo si renderà libero e nel contempo una rivisitazione del mantenimento o meno dei titoli per l’assegnazione.

Inoltre, a distanza di anni si è riusciti ad effettuare su tutto il territorio una disinfestazione e derattizzazione.

Dopo una proroga delle graduatorie per l’assunzione dei trimestralisti, anche queste risalenti al 2015, quest’anno si è riusciti a pubblicare i bandi ed a formulare delle graduatorie provvisorie, ma per una vicenda ancora tutta da chiarire – ed io personalmente credo nella buona fede -, tutti gli incartamenti sono stati sequestrati dai Carabinieri. Ad oggi, malgrado i reiterati solleciti, l’iter amministrativo delle nuove graduatorie non è stato ultimato.

Abbiamo avuto nel mese di agosto “gli ausiliari del traffico”… e chi non se ne è accorto?…  Gente del luogo che con gentilezza ha saputo gestire il caos che noi usticesi ed ospiti creavamo attorno all’unica piazza dell’isola.

A marzo di quest’anno si approvava lo schema di bilancio del 2018/2020 (a luglio del 2018 avevamo approvato il bilancio consuntivo del 2016 ed a ottobre 2018 avevamo approvato il D.U.P. – documento unico di programmazione – del 2017/2019).

A Ottobre del 2019 si approvava il DUP del 2019/2021 ed il bilancio preventivo del 2019 e questo ci ha consentito di sbloccare i finanziamenti del Ministero dovuti ai Comuni dando un po’ di respiro alle casse comunali.

Durante l’anno, ed a tutt’oggi, sono arrivati una marea di atti di ingiunzione per richieste di pagamenti di anni pregressi, per i quali il Comune è stato condannato in quanto insolvente, ma non aveva soldi, o in contumacia, non essendosi costituito facendo valere le eventuali proprie ragioni.

Il Ministero ci ha richiesto la riformulazione del Piano di riequilibrio finanziario formulato anni addietro, poiché non correttamente predisposto e non più rispondente alle attuali condizioni e su questo ci si sta lavorando.

A maggio 2019, finalmente, si è dato avvio ai lavori di manutenzione al depuratore comunale: questa è una vicenda diventata complessa per delle scelte non obbligate fatte dalla passata amministrazione, che hanno coinvolto la vita amministrativa ed alcuni servizi dell’anno appena trascorso.

Dovendo ricostituire la somma di 900 mila euro, ricevuta da parte del Ministero nel 2013, che non era più nella disponibilità delle casse comunali, somma all’epoca non vincolata ed utilizzata per spese correnti e mai ricostituita, si sono dovute fare delle scelte, forse impopolari ma indispensabili, relativamente alle somme che arrivavano nelle casse comunali, vincolandole a favore del capitolo “Depuratore” per ricostituire il fondo ed ovviamente venendo meno in altri servizi (vedasi ad esempio servizio minibus periodo invernale).

Ripeto, la vicenda “depuratore” è molto delicata e complessa, non fosse altro, sia per la tipologia d’intervento che per il lungo tempo trascorso dal momento del finanziamento ad oggi; i lavori stanno andando avanti e spero che prima di questa estate siano ultimati, che noi riusciamo a finire di ricostituire il fondo, che il Ministero ci dia la restante parte del finanziamento. Ci auguriamo che non finisca come il finanziamento per la scuola, che alla fine il Ministero, non solo lo ha revocato, ma vuole pure la restituzione di quanto già erogato e dal Comune speso.

Triste vicenda, invece, è la gestione dell’ A.M.P. di quest’anno appena trascorso. Dopo la indisponibilità del ex direttore a proseguire il suo incarico, comunicata il 05/3/2019, e la pubblicazione del bando per la nomina del nuovo direttore, una serie di atti amministrativi e lungaggini varie – tutte note al Ministero -, hanno fatto sì che si giungesse all’estate senza una struttura amministrativa dell’AMP.

Un incarico ad interim al più alto in grado nella dirigenza comunale, data anche la poca o nessuna esperienza nella gestione di una Riserva oltre al lavoro proprio di responsabile di UTC, non è bastato a gestire la AMP anche perché tutta la programmazione ha avuto una battuta di arresto, sia per il ricorso fatto dai Centri dei diving al Ministero sulla proposta del nuovo disciplinare, sia perché in quei mesi il vero obiettivo dell’amministrazione era diventato quello di cercare di arrivare prima possibile, e prima dell’estate, alla nomina del nuovo direttore.

Così per diverse vicende amministrative, purtroppo,  non è stato.

A giugno chiesi la collaborazione ad una ex collaboratrice dell’AMP, con un contratto a tempo determinato sino ad Ottobre, in attesa della nomina del nuovo direttore (così ero convinto) esplicitando che, data la necessità del momento particolare, oltre al proprio lavoro professionale, occorreva anche seguire sia la parte amministrativa che quella logistica coadiuvata dall’unica figura dell’AMP stessa.

In un primo tempo mi era stato espresso il consenso, ma dopo un paio di giorni mi fu detto che i termini della proposta non andavano bene.

E, siccome i problemi non mi mancavano, abbiamo dovuto “friggere con l’olio che avevamo”…

Che la gestione sia stata carente sono io il primo ad ammetterlo: alcune determine con le quali si davano degli indirizzi, per la loro mancata pubblicazione, hanno prodotto dei debiti fuori bilancio, che saranno sottoposte al Consiglio Comunale per il loro riconoscimento o meno.

L’unico dato positivo è che si sono avuti maggiori incassi, ma, se non si riesce a trasformarli in servizi … a poco valgono!

In agosto si è insediato un nuovo direttore, nominato di concerto col Ministero, con il compito principale di portare a compimento l’iter amministrativo del bando per il nuovo direttore, il quale in una relazione dettagliata e puntuale mi ha evidenziato che quanto sinora fatto con la procedura del bando la stessa era illegittima, suggerendomi l’annullamento in autotutela.

Ad avviso del nuovo direttore il bando andava promulgato non dal direttore uscente, bensì da una figura apicale incardinata nella pianta organica del Comune e la composizione della commissione giudicatrice doveva essere ben nota ed esplicitata a priori nel bando stesso.

La determina di annullamento in autotutela di tutta la procedura è stata adottata e pubblicata. Adesso dovrebbero decorrere 120 giorni per eventuali opposizioni. A giorni proporrò, comunque,  la pubblicazione del nuovo bando per cercare di accorciare i tempi.

Questa la situazione dell’ AMP ad oggi ed è mio grande rammarico.

Riguardo al progetto IDEALE, abbiamo dovuto rinnovare la convenzione del 2016 con il CNR, ed a novembre 2019 ci è stato chiesto da parte del Ministero di riformulare il Programma Operativo di Dettaglio (POD), a suo tempo trasmesso.

Per quanto riguarda l’altro progetto del Mise, relativo ai fabbisogni energetici per l’efficientamento di edifici siti nelle isole minori delle Regioni meno sviluppate (Decreto MiSE del 14.02.2017), erano state presentate delle semplici schede con una serie di indicazioni ma nulla in merito ai progetti sui quali ci si sta lavorando in questi giorni con la coordinazione del CNR.

Non siamo stati inseriti nel finanziamento per gli interventi al CCR, in quanto, malgrado dal mese di maggio noto agli uffici, questi mi hanno sottoposto gli atti amministrativi con ritardo (il 30 Ottobre l’istanza ed il 31/10 la nomina del RUP).

Per nostra fortuna tanti altri Comuni non sono riusciti a presentare l’istanza entro i termini, per cui – mi è stato riferito da fonti assessoriali – probabilmente verranno riaperti i termini del bando.

Capisco che è una magra consolazione, ma così è!

Abbiamo avuto finanziato un progetto di € 152.000 per il rifacimento del manto stradale della strada di accesso al molo “Sailem” e quello relativo al rifacimento del manto stradale che parte dal porto (zona Albergo Stella Marina) sino alla rotonda che contiamo di poter fare entro i primi mesi del 2020.

E’ in corso il ripristino di tutta l’illuminazione pubblica dentro e fuori il centro urbano, a mezzo di lampade a led, e interverremo laddove ci si renderà conto di talune problematiche.

Questa tipologia di illuminazione creerà, nel tempo, un risparmio notevole nelle casse comunali.

Abbiamo presentato proprio in questi giorni un progetto per il finanziamento di 200 mila euro per la sistemazione delle discenderie a mare.

Abbiamo avuto finanziato un progetto di € 100 mila per la recinzione dei bordi delle banchine “Sailem” e “Barresi”.

Credo di aver elencato la maggior parte degli interventi fatti e non fatti durante il 2019 e, ribadisco, sono soddisfatto per gli obiettivi raggiunti.

Questo rendiconto è un atto dovuto alla popolazione pur sapendo che adesso “i soli noti” avranno da ridire e commentare facendo finta di dimenticare che per ben cinque anni sono stati in amministrazione ed avevano tutto il tempo e modo di dimostrare di cosa fossero capaci.

Per tanti anni le stesse persone non si sono mai accorte che le cose andavano male ed adesso dobbiamo risolvere, a loro dire, tutto in poco meno di due anni: noi ci proveremo, qualcosa abbiamo già cambiato rispetto a quello che ci hanno lasciato e siamo fiduciosi che riusciremo a fare meglio nel 2020.

A me non importa delle polemiche, talvolta anche sterili che leggo sui social … perché chi sino a poco tempo fa faceva il piromane adesso vorrebbe far credere di essere il pompiere.

Non mi resta che sperare ed  augurare a tutta la popolazione ed alle rispettive Famiglie che il Nuovo Anno porti coesione, gioia, serenità, pace, ma soprattutto salute.

A U G U R I,  BUON ANNO NUOVO !!!

IL SINDACO
Salvatore Militello

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