Ustica sape

“Beato” tra i Francescani


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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Dal telefonino il ragazzo al centro mi sembrava o Gaetano Ailara o Peppino Furino, ma dal computer portatile e’ evidente che in questa foto insolita ed enigmatica fra tanti sacerdoti, incluso Padre Carmelo, nel mezzo c’e’ Giuseppe Furino un usticese che giocava al pallone con noi nel campetto vicino ” Schiticchio” e che divento’ uno dei grandi del Calcio Italiano giocando prima nel Savona, Palermo e poi nella Juve da mattatore per 15 anni e in Nazionale. Il Centro Studi si e’ occupato di usticesi illustri che hanno raggiunto alti traguardi e penso lo abbia fatto anche con “Peppino”. Ho pensato che al centro nella foto fosse “Totarello” per associazione di idee in quanto, non so se tutti si ricordano, ma Totarello, appunto, nel tentativo di mantenere viva la tradizione del Parroco Ailara fu incoraggiato dai genitori e parenti di intraprendere la vita canonica e si trasferì nella scuola di Teologia di Sciacca per diventare “Parrineddu” ma… ” un sa sintiu a passare e scappo’ ri notti e notti ” per tornare ad Ustica a giocare nel Palchetto con i suoi coetanei. La Chiesa Cattolica avra’ perduto forse Padre Gaetano ma Ustica ha guadagnato un grande “Totarello”.

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  1. Dal telefonino il ragazzo al centro mi sembrava o Gaetano Ailara o Peppino Furino, ma dal computatore portatile e’ evidente che in questa foto insolita ed enigmatica fra tanti sacerdoti, incluso Padre Carmelo, nel mezzo c’e’ Giuseppe Furino un usticese che giocava al pallone con noi nel campetto vicino ” Schiticchio” e che divento’ uno dei grandi del Calcio Italiano giocando prima nel Savona, Palermo e poi nella Juve da mattatore per 15 anni e in Nazionale. Il Centro Studi si e’ occupato di usticesi illustri che hanno raggiunto alti traguardi e penso lo abbia fatto anche con “Peppino”. Ho pensato che al centro nella foto fosse “Totarello” per associazione di idee in quanto, non so se tutti si ricordano, ma Totarello, appunto, nel tentativo di mantenere viva la tradizione del Parroco Ailara fu incoraggiato dai genitori e parenti di intraprendere la vita canonica e si trasferi nella scuola di Teologia di Sciacca per diventare “Parrineddu” ma… ” un sa sintiu a passare e scappo’ ri notti e notti ” per tornare ad Ustica a giocare nel Palchetto con i suoi coetanei. La Chiesa Cattolica avra’ perduto forse Padre Gaetano ma Ustica ha guadagnato un grande “Totarello”.

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