Da Orizontescuola,it
Di Giuseppe Trapani
È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge approvata lo scorso dicembre (Finanziaria) che prevede per i dipendenti pubblici il ripristino della gratuità dei biglietti dalla Sicilia verso le isole minori e viceversa. “Fatta la legge trovato l’intoppo”
I professori continuano a pagare a prezzo pieno il costo del biglietto dell’aliscafo, oltre 70 euro tra andata e ritorno.
Un docente di lingue, per onorare il contratto di lavoro viaggia per Ustica lasciando a casa un bimbo piccolo e una mamma che ha bisogno di cure. Lo fa con lo spirito di chi è determinato a portare avanti l’impegno preso con i ragazzi nonostante le poche ore di supplenza non comprano in alcun modo i costi sostenuti per recarsi a lavoro e soggiornare sull’isola. In una situazione analoga anche altri colleghi.
Molti docenti impiegati a Ustica nel mese di gennaio sono andati a lavorare per guadagnare nulla o ben poco.
Come può la politica restare immobile mentre dei lavoratori pubblici subiscono tale disagio. La scuola di Ustica continua a resistere finché c’è gente che continua a lavorare lì con enorme spirito di sacrificio.
Sarebbe ora di velocizzare le procedure per ripristinare immediatamente il servizio gratuito. I docenti impiegati nelle isole minori lo meritano, la scuola di Ustica lo merita.
Fonte: Orizontescuola.it
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COMMENTO
L’errore è nell’ostinarsi a richiedere la gratuità del biglietto. Le Forze dell’ordine, il personale scolastico, ecc. che viaggiano da e per le Isole per lavoro devono essere agevolati nei loro movimenti e nessuno può pensare diversamente ma sarebbe almeno necessario equipararli ai residenti e far loro pagare la stessa tariffa ridotta
Noi isolani siamo convinti che la gratuità al suddetto personale sia non soltanto non dovuta ma, addirittura, irriguardosa nei confronti dei cittadini residenti nelle Isole, almeno verso quanti siano costretti a subire giornalmente i numerosi disagi riconducibili al proprio stato ed alla vita nelle piccole isole.
Secondo logica, per nessuno il viaggio dovrebbe costare meno di quanto paga un residente.
Le gratuità dei viaggi dovrebbero essere concesse, in primis, ai figli dei residenti nelle Isole per contribuire a contrastare l’abbandono scolastico e per supportare le famiglie nel percorso formativo dei figli. Sarebbe un giusto riconoscimento al sostegno del diritto allo studio e alla mobilità e allo stesso tempo lo sgravio per le famiglie di una spesa considerevole in una fase di forti difficoltà economiche. E poi dovrebbero essere concesse ai diversamente abili e agli anziani indigenti riconosciuti tali, certamente in uno stato peggiore di quanti attualmente godono della ingiustificabile possibilità di viaggiare gratis. Perché, come ben sappiamo, questi viaggi per loro a costo zero, possono diventare un incentivo ad una mobilità eccessiva e sono a carico di un budget del bilancio regionale, quindi, a carico della collettività, quindi, a carico anche di chi il biglietto lo paga.
Pietro Bertucci
3 risposte
L’errore è nell’ostinarsi a richiedere la gratuità del biglietto. Le Forze dell’ordine, il personale scolastico, ecc. che viaggiano da e per le Isole per lavoro devono essere agevolati nei loro movimenti e nessuno può pensare diversamente ma sarebbe almeno necessario equipararli ai residenti e far loro pagare la stessa tariffa ridotta
Noi isolani siamo convinti che la gratuità al suddetto personale sia non soltanto non dovuta ma, addirittura, irriguardosa nei confronti dei cittadini residenti nelle Isole, almeno verso quanti siano costretti a subire giornalmente i numerosi disagi riconducibili al proprio stato ed alla vita nelle piccole isole.
Secondo logica, per nessuno il viaggio dovrebbe costare meno di quanto paga un residente.
Perché, come ben sappiamo, questi viaggi per loro a costo zero, possono diventare un incentivo ad una mobilità eccessiva e sono a carico di un budget del bilancio regionale, quindi, a carico della collettività, quindi, a carico anche di chi il biglietto lo paga.
Gratis??? A me, sembra assurdo ! Pagare come i residenti si! Chi viaggia per lavoro;; in città, paesi specialmente di montagna, si accolla ore di viaggio……e non lo fa gratis !!!
Pietro
Devo correggerti sulla gratuità del biglietto per i nostri studenti. Da quest’anno, dopo anni di assenza, si è riattivato il rimborso dei biglietti agli studenti, addirittura con effetto retroattivo. Questo è stato possibile grazie all’intervento di questa amministrazione, che con un semplicissimo atto, ha fatto adattare la circolare 13 alle esigenze della nostra isola. Come vedi non siamo proprio disattenti alle esigenze della comunità. ( se non erro, l’avviso era stato pubblicato anche qui)