Ustica sape

Calcio: Godrano – ASD Ustica 1 – 0


asd_usticaPrima dell’inizio della gara abbiamo assistito ad una cerimonia che avremmo voluto fare a meno di vedere:

Un minuto di silenzio per ricordare Danilo di Vallelunda, giocatore del Godrano, scomparso qualche settimana fa , drammaticamente. La commozione ci ha preso tutti nel vedere i genitori del ragazzo ed il Sindaco avviarsi, sotto la pioggia battente, verso il centro del campo per ricevere due mazzi di fiori da parte dei due capitani delle squadre. Con i giocatori in lacrime e dopo un lungo applauso inizia, alle 11,00 in punto, la gara. Il campo era al limite della praticabilità.

L’ASD Ustica si presenta col solito modulo 4-1- 4-1 che il mister Filippo Vena ha voluto mantenere in considerazione degli ultimi risultati positivi. La squadra isolana è priva di 3 squalificati e due influenzati che sono rimasti a Ustica. In difesa Zanca – V. Tranchina – Licciardi – R. Verdichizzi – S. Verdichizzi , a centrocampo Severino – Crocetti – Mignano – L. Basile – P. Vena, unica punta Cannella

Nemmeno il tempo di azionare il tergicristallo della macchina, da dove ho assistito alla partita assieme all’amico Guido Melas, che il Godrano passa in vantaggio, erano appena passati 2 minuti, che disdetta!

L’ASD Ustica reagiva ed al 6° Cannella, con un gran tiro, costringeva il portiere del Godrano a effettuare una grande parata sulla sua destra e, poco dopo, anche il nostro portiere si è esibito in una spettacolare parata. Passano i minuti e l’ Ustica insiste, nell’intento di recuperare, collezionando tre punizioni dal limite che non hanno cambiato il risultato. Al 17°rimane senza esito una punizione di P. Vena calciata molto bene e neutralizzata dal portiere, peccato!

Si arriva all’intervallo dopo una bella parata (38°) del nostro portiere.

Nel secondo tempo mister Vena effettua delle sostituzione: – Taranto per Severino, Militello per P. Vena, Tranchina per Cannella, Basile per Mignano. Intanto il campo, specialmente nelle due aree di rigore, si fa sempre più pesante (un pantano) ed in queste condizioni una accidentale caduta in area di un giocatore del Godrano inganna l’arbitro che assegna un inesistente calcio di rigore. Il tiro, per riparare all’ingiustizia, colpisce la traversa e va fuori. La partita si avvia stancamente verso alla fine.

Il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto …

Non voglio commentare o entrare in cose tecniche o di modulo, non mi compete e non mi spetta, ma vorrei con la nota successiva dare un mio contributo alla “causa Usticese”

Peccato che le partite stanno per terminare , se non vado errato ne mancano solo quattro alla fine del campionato, anche se da fonte sicura non sarà giocata la partita col Makella. Ustica non andrà per quanto è successo durante e dopo la partita dell’andata. Chiuderemo il campionato in casa, sperando di finire in “bellezza”.

Le ultime cinque partite della nostra squadra hanno dimostrato, che Ustica calcio “C’E’” ed è un peccato che il girone d’andata e sino alla metà del girone di ritorno è stato disastroso e non solo… Disastroso, non per l’ incapacità dei ragazzi, ma per l’inesperienza di molti che ha contagiato il gruppo e ha preso il sopravvento. Ragazzi che per la prima volta si accingevano a partecipare ad un campionato ufficiale sotto l’egida della FIGC lega dilettantistica. Si sa che una cosa è partecipare a partite amichevole, tornei dei bar , partite estive e quant’altro, un’altra cosa è partecipare, come dicevo prima, a campionati ufficiali.

Nelle ultime partite vedere giocare Ustica è stato piacevole; i ragazzi hanno capito e saputo entrare nello spirito giusto, peccato che è successo solo alla fine.

Certamente c’è da lavorare tanto perché i ragazzi sono molto giovani, hanno bisogno di essere seguiti e guidati per correggere i loro difetti ed aiutarli a “sbagliare il meno possibile”…

L’entusiasmo di questi giovani, con l’inserimento di qualche “anziano”, sono convinto, potrebbe creare quel giusto equilibrio e conseguentemente un gruppo capace di poter raggiungere i risultati sperati e poi, come recita un detto popolare, “l’appetito vien mangiando”. I risultati danno morale, autodeterminazione e conseguentemente la voglia ed il piacere di fissare degli obbiettivi …

A proposito di questo mi viene in mente un fatto che risale al 1996. Ero con la mia squadra a Parigi per partecipare ai campionati Europei di calcio ed il complesso dove si raggruppavano tutte le squadre era quello famoso dove fu girato il fil “FUGA PER LA VITTORIA”. Ho avuto la fortuna di avere gli spogliatoi accanto alla stanza, dove si spogliarono attori famosi e grandissimi giocatori, che interpretarono il film; ne ricordo alcuni, Pelè , Ardiles , Bobby Moor, Denya e altri. Per noi era una partita decisiva ed affrontavamo la squadra dello Stoccarda.

Ricordo che prima della partita, caricai la squadra portando ad esempio proprio quel film e dissi loro: gli alleati hanno pareggiato , ma se ricordate bene vennero portati in trionfo e con la scusa dell’invasione di campo scapparono tutti , evasero fregando i tedeschi. Noi dobbiamo fare la stessa cosa, è la nostra unica occasione … , dobbiamo vincere, non abbiamo via di uscita e così, sfoderando una prestazione eccezionale, abbiamo vinto. Scusatemi se vi ho raccontato questo , per me è un ricordo indelebile che non riuscirò mai a dimenticare.

All’inizio i ragazzi prendevano una media di quattro gol a partita, erano scoraggiati e non riuscivano a reagire. Quando qualche risultato è cominciato ad arrivare e soprattutto quando hanno assaporato il gusto della vittoria, conseguente anche al bel gioco, l’entusiasmo è andato alle stelle e si sono visti i frutti.

Io quindi non prenderei alla lettera quanto diceva Pierre De Coubertin – “L’importante non è vincere, ma partecipare”. Solo i buoni risultati danno stimoli, morale e fanno gruppo … – non è vero amico Giovanni Martucci?

Scusatemi se mi sono dilunga ma sentivo il dovere di elogiare tutti i componenti la squadra ed i dirigenti che si sono impegnati al massimo delle loro forze.

Gaetano Nava

 

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