[ id=15518 w=320 h=240 float=left] I quindici anni del Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica sono stati festeggiati ieri pomeriggio (10 dicembre 2012) presso la sede del Municipio Vecchio da un folto gruppo di soci, di cittadini usticesi, e di rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale.
A fare gli onori di casa c’erano il presidente Franco Foresta Martin, i Consiglieri Vito Ailara e Luigi Bertani e il Socio fondatore Nicola Longo.
È stata brevemente ripercorsa l’attività svolta in tutti questi anni che si è dispiegata, tra ricerca e divulgazione, nei campi della storia naturale, della preistoria e della storia civile dell’isola, con la produzione del periodico “Lettera” e della collana editoriale Le Ossidiane; con la ristampa di antiche mappe e pubblicazioni; con l’allestimento di mostre, alcune delle quali divenute itineranti e richieste in diverse città; con l’organizzazione di conferenze, escursioni, visite guidate e concerti. Tutte iniziative, queste, aperte, oltre che ai soci, alla cittadinanza e ai turisti.
Gli intervenuti alla serata hanno potuto prendere contatto diretto con il prezioso archivio del Centro Studi, che raccoglie migliaia di documenti sotto forma di microfilm e fotocopie riguardanti episodi di storia civile della nostra isola a partire dalla seconda metà del Settecento; e centinaia di volumi acquisiti dal Centro Studi o frutto di donazioni.
È seguita una visita guidata alla mostra sull’emigrazione usticese nel mondo, in esposizione presso il Municipio Vecchio dallo scorso agosto e già visitata da oltre mille turisti nel corso dell’estate-autunno.
Al di la del valore intrinseco della ricerca su Ustica nel campo storico e scientifico, è stata apprezzata da tutti i presenti l’utilità del lavoro svolto ai fini della promozione dell’immagine dell’isola in Italia e nel mondo.
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Da Palermo Francesco Menallo
L’attività di promozione culturale e’ un bene in se.Se riuscisse a diventare un volano economico- ed i nostri governanti si accorgessero della sua esistenza- il nostro paese avrebbe già risolto i suoi gravissimi problemi.
Una risposta
L’attività di promozione culturale e’ un bene in se.Se riuscisse a diventare un volano economico- ed i nostri governanti si accorgessero della sua esistenza- il nostro paese avrebbe già risolto i suoi gravissimi problemi.