Ustica sape

COMMENTO A MODO MIO… di Mario Oddo

Trovandomi nell’Isola in occasione della intestazione della locale Caserma dei Carabinieri a mio Nonno, M.llo Luigi Martin ho seguito naturalmente da semplice osservatore ed auditore i lavori della Commissione “Portualità” ed a seguire quelli del Consiglio Comunale. Apro una doverosa parentesi: giunto nell’Aula consiliare ovviamente mi sono posizionato tra i posti riservati al pubblico; a quel punto sono stato invitato a sedere invece accanto a loro; colgo questa occasione per ringraziare i componenti la Commissione per il cortese gesto. Chiusa la parentesi. Inizia il dibattito; il clichè quello di sempre, tipico di queste riunioni con momenti di pacatezza che si alternano a momenti di vivacità ed in effetti botte e risposte non si fanno particolarmente attendere: …“il Sindaco dà per scontato un passaggio che a Roma scontato non è” … “no, le cose non stanno esattamente così” e via dicendo … non mancano inoltre “grida di dolore” provenienti dalla parte del pubblico presente con interventi da Soggetti professionalmente interessati ad una soluzione che giustamente invocano rapida in ragione della gravità del problema … finalmente si arriva alla sospirata conclusione …“il Consiglio approva” … fine ! fine ? ma quando mai ! In secondo tempo da parte del Primo Cittadino arriva un perentorio (e forse nostalgico) “me ne frego !!! ”(riferito naturalmente alle conclusioni del Consiglio stesso); a questo punto allora io perplesso mi sono chiesto e spero se lo saranno nel frattempo chiesto anche i Consiglieri comunali interessati: ma se poi decide comunque tutto “Lui” (questo virgolettato mi ha ricordato qualcuno …) noi qui in questa veste che ci stiamo a fare ? io una risposta me la sono data: spogliamocene oppure facciamo in modo che altri avvertano l’onestà intellettuale di spogliarsi della propria … Questa la cronaca semplicisticamente riferita alla quale ancora aggiungo: queste divergenze, ideologiche o pregiudiziali che siano, tra diverse componenti di un’Amministrazione comunale sono, mi si passi il bisticcio di parole “normale amministrazione” quindi c’è poco da storcere il naso; si trasformano a mio giudizio in anomale nel momento in cui, pur in presenza di una situazione che se malauguratamente dovesse maturare causerebbe all’Isola, alla sua economia, al suo turismo, a chi per propria attività col mare “ci lavora” o per diporto ne gode danni incalcolabili, nel momento in cui, dicevo, si persevera nelle divisioni quando in questo particolare momento dovrebbe prevalere senza “se” e senza “ma” un più produttivo e necessario “tutti per uno”. Questo non sarebbe autolesionismo ma… Ustica – lesionismo. Se qualcuno è sprovvisto di senso di responsabilità oggi ricorrono le necessità di farselo venire al più presto sacrificando se è il caso i propri interessi a quelli della comunità. Proprio per sdrammatizzare e per chiudere possibilmente con un piccolo ma ottimistico sorriso sulle labbra permettetemi una breve amenità: domenica in Aula era assente il Sindaco (giustificato), il Segretario (giustificato) e l’Assessore delegato al ramo portualità a mio giudizio assente non giustificabile per altro aspetto collaterale. Mi spiego: il tema all’attenzione dei componenti la Commissione portualità erano le gravi problematiche di attracco che in atto esistono sullo “specchio” d’acqua della Cala S.Maria; ora, che uno che si chiama Mistretta snobbi una riunione dove si argomenta sugli specchi mi sembra oltretutto uno sfortunato autogol commerciale …..

Mario Oddo

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