La lettura dell’ordinanza evidenzia un forte e negativo impatto sulla vita sociale della popolazione residente e dalle conseguenze, facilmente immaginabili, sul turismo per la programmazione della prossima stagione estiva. Una ordinanza deve essere comprensibile nella forma e deve soprattutto fornire elementi di informazione che diano ai cittadini, cui è stata diretta, chiarimenti tali da essere facilmente compresa e razionalmente condivisa. L’ordinanza è carente su due aspetti -:
1. vieta la balneazione su lunghi tratti del litorale isolano facendo, poi, riferimento alle zone del territorio ( Palermo è un errore ma succede quando si fa copia e incolla) “descritte in tabella”;
2. vieta la balneazione in lunghi tratti del litorale assolutamente godibili dove sono localizzati – o almeno così potrebbe sembrare – gli unici punti in cui a Ustica può essere fatto il bagno con relativa facilità, dal Faro di Punta Cavazzi agli “scogli piatti” passando per l'”Acquario” e per Cala Sidoti.
Dovranno essersi manifestate circostanze molto gravi per adottare provvedimenti tanto restrittivi da imporre divieti di tale portata da maggio a tutto ottobre che dovrebbero essere portate a conoscenza della popolazione.
Sindaco, qui ne va della prossima stagione sotto tutti i punti di vista legati agli auspicati flussi turistici e la popolazione usticese merita di essere informata e lo pretende come elementare e democratico principio di trasparenza amministrativa.
Ustica e la sua economia non possono sopportare più simili divieti ed in particolare nelle zone facilmente raggiungibili da terra per la balneazione.
Per la Riserva Marina è stato scelto il posto sbagliato, come ricordava il Prof. Riggio, ora provvediamo a correggerlo…
This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish.AcceptRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Una risposta
La lettura dell’ordinanza evidenzia un forte e negativo impatto sulla vita sociale della popolazione residente e dalle conseguenze, facilmente immaginabili, sul turismo per la programmazione della prossima stagione estiva. Una ordinanza deve essere comprensibile nella forma e deve soprattutto fornire elementi di informazione che diano ai cittadini, cui è stata diretta, chiarimenti tali da essere facilmente compresa e razionalmente condivisa. L’ordinanza è carente su due aspetti -:
1. vieta la balneazione su lunghi tratti del litorale isolano facendo, poi, riferimento alle zone del territorio ( Palermo è un errore ma succede quando si fa copia e incolla) “descritte in tabella”;
2. vieta la balneazione in lunghi tratti del litorale assolutamente godibili dove sono localizzati – o almeno così potrebbe sembrare – gli unici punti in cui a Ustica può essere fatto il bagno con relativa facilità, dal Faro di Punta Cavazzi agli “scogli piatti” passando per l'”Acquario” e per Cala Sidoti.
Dovranno essersi manifestate circostanze molto gravi per adottare provvedimenti tanto restrittivi da imporre divieti di tale portata da maggio a tutto ottobre che dovrebbero essere portate a conoscenza della popolazione.
Sindaco, qui ne va della prossima stagione sotto tutti i punti di vista legati agli auspicati flussi turistici e la popolazione usticese merita di essere informata e lo pretende come elementare e democratico principio di trasparenza amministrativa.
Ustica e la sua economia non possono sopportare più simili divieti ed in particolare nelle zone facilmente raggiungibili da terra per la balneazione.
Per la Riserva Marina è stato scelto il posto sbagliato, come ricordava il Prof. Riggio, ora provvediamo a correggerlo…