COMUNE DI USTICA

Problematica “catenarie” Cala S. Maria

Il Presidente introduce l’argomento invitando il Com.te della Delegazione di spiaggia di Ustica unitamente al membro esterno della Commissione Portualità a prendere posto tra i banchi del Consiglio Comunale.
Preliminarmente dà lettura del verbale della Commissione portualità da dove si evince la possibilità di evitare che la zona della Cala venisse posta sotto sequestro attraverso due soluzioni.
La prima, sarebbe quella di chiedere a soggetti privati la realizzazione dell’opera ma questo comporterebbe tempi lunghissimi.

La seconda, chiedere all’A.M.P. di farsi carico della realizzazione dell’opera

Militello: i tempi sono ristretti e non abbiamo tanti limiti su cui muoverci e dovremmo essere pronti per fine maggio per poter affrontare una stagione estiva tranquilla. Non credo che ci siano i tempi per percorrere la via dei privati né quella comunale perché sin’ora si sono sentite solamente promesse, nessun fatto tangibile ed anche per deficienze economiche da parte del Comune. Ritengo che quanto deciso dalla Commissione sia, in questo momento, l’unica strada percorribile.

Il Presidente invita il Com.te Baiata a spiegare come stanno le cose.

Baiata: Il problema è vecchi di almeno 10 anni. Avete sempre usufruito di proroghe e mai avete rispettato gli impegni presi con la nostra amministrazione. Tra le cartelle visionate ho trovato un progetto dell’Ing. Bartolino, ma a questo non ha fatto seguito tutta la documentazione necessaria da portare in Capitaneria, ed avete perso una grandissima occasione.

Ora dal 1° gennaio 12 la gestione del demanio marittimo è passato in mano all’ Ass.to Territorio ed Ambiente con il quale io mi sono permesso di interagire pur non avendo titoli per farlo.

L’anno scorso le boe non sono state messe a casaccio ma per creare dei corridoi di sicurezza ai mezzi di linea e quelli per il rifornimento carburante, con il posizionamento delle boe si sono cercati di creare i presupposti per presentare all’allora gestore del demanio un piccolo progetto per definire una volta e per tutte la problematica.
Eravamo rimasti che una volta tolte le boe voi avreste provveduto ed invece non avete fatto nulla ed avete perso una grandissima occasione in quanto la Capitaneria di Porto era nel contempo anche il gestore del demanio .
Avete presentato un’istanza il 27 luglio 2011 con la quale avete chiesto la concessione dell’aria, riservandovi di inviare successivamente la documentazione all’uopo necessarie, ebbene ad oggi cosa avete fatto: nulla.
A questa vostra lettera è seguito un sollecito da parte della mia amministrazione, ma da parte vostra nessun documento è stato allegato.
Palmisano chiede se il progetto delle catenarie visionato dal punto di vista tecnico pratico sia ancora valido.
Baiata: diminuite il numero delle imbarcazioni, rispetto al progetto, va ancora bene. Sarebbe il caso che voi sceglieste l’opera realizzata con delle catenarie che vi darebbero maggiori possibilità di posti barca, fermo restando che nessuno mai potrà darvi la sicurezza assoluta per cui qui rientrerebbe il discorso della messa in sicurezza della Cala. E’ inaccettabile il progetto visionato sui blog per l’allungamento del molo Taormina che restringerebbe notevolmente l’imboccatura del porto: se sono io il comandante esprimerò parere negativo. Non è una strada da percorrere.
Badagliacco. fa presente che tale progetto presentato dal Genio Civile è stato da noi già rigettato.
Sindaco: “ In effetti ciò che dice il Com.te Baiata è corretto, abbiamo sempre preso una serie di impegni che non abbiamo mai mantenuto “Sindaco: ricorda che il C.C. su sua richiesta aveva inserito all’o.d.g. l’argomento messa in sicurezza approdo Cala Santa Maria , ma lo stesso è stato rinviato e mai più riproposto.
In quell’occasione avrei proposto di valutare la possibilità di affidare all’AMP l’incarico di gestire la portualità.
In una precedente riunione in Capitaneria, credo presente Baiata e con l’allora ammiraglio Pace si è valutata la possibilità. di affidare all’AMP l’incarico di gestire la portualità.
L’Amm. pace sarà a Roma in questi giorni e chiederà di valutare questa eventualità e potere utilizzare le somme delle quali disponiamo per il Faro Gavazzi. Successivamente la proposta andrà sottoposta all’Ammiraglio Carpinteri e solo alla fine alla Regione. Non è facile ma è l’unica possibilità. Non basta questo perchè anche ottenendo la concessione ed i soldi chi gestirà il porto? Che io sappia non si può sub-concedere e non è pensabile che lo gestisce il Comune. Il problema è serio bisogna vedere chi lo gestirà successivamente .C’è una legge da applicare , quindi c’è un problema tecnico,uno economico ed uno giuridico.
Sostiene che il Comandante Baiata ha fatto un intervento corretto e dettagliato. Impossibilità di affidamento dell’A.M.P. dell’area portuale. Si stanno gestendo dei sistemi di sicurezza. Vediamo cosa succede mercoledì a Roma nell’incontro di Pace con il Ministero.
Il Presidente: il Comune si potrebbe fare carico inizialmente di gestire la Cala. S. Maria salvo poi fare il bando di gara.
Dopo un ampia discussione, il Presidente mette a votazione la seguente proposta:
” Autorizzare l’amministrazione attiva a fare istanza all’AMP di chiedere uno storno di una somma giacente da diversi anni nelle casse comunali per la realizzazione delle catenarie e/o corpi morti contestualmente la Commissione portualità unitamente all’amm.ne attiva si farà carico di interessarsi del problema presso l’Assessorato Regionale Territorio Ambiente””

Il Consiglio approva all’unanimità.
Dichiarazione di voto Tranchina Girolamo:
Pur condividendo lo scopo dell’atto di indirizzo mantengo delle riserve sulle modalità tecniche.
Il Consigliere Badagliacco espone un progetto riguardante la messa in sicurezza della Cala S.Maria, approvato dalla Commissione Portualità da allegare alla delibera.