Ustica sape

Consiglio Comunale del 29 gennaio 2013 – solo l’opposizione presente


Come comunicato in precedenza il consiglio comunale di Ustica era stato convocato per giorno 28 Gennaio alle ore 21,30 ma era stato rinviato al giorno successivo, per mancanza del numero legale.

Giorno 29, in seconda convocazione, erano presenti solamente 5 consiglieri (Palmisano, Badagliacco, Zanca, Palermo e il presidente Cannilla) tutti appartenenti al gruppo di minoranza, sufficienti per aprire la seduta. Erano presenti anche il sindaco, il V. Sindaco e l’Ass. Pignatone. È ovvio che l’assenza, in blocco, dei consiglieri facenti parte della lista del sindaco, invita ad una riflessione e conseguentemente ad una domanda: “E’ possibile governare un paese difficile come Ustica senza maggioranza?…”

Per maggiore comprensione trascrivo i punti che erano inseriti all’O.d.G. ed un ampio resoconto del dibattito, per cercare di dare la possibilità ad ogni lettore, se avrà la pazienza di arrivare sino in fondo, di trarre le proprie valutazioni.

Ordine del Giorno

1. Nomina scrutatori. Lettura e approvazione verbali seduta precedente;
2. Comunicazioni del Presidente
3. Problematiche relative all’applicazione del Regolamento dei beni immobili nella disponibilità comunale e del suo tariffario;
4. Ratifica e/o modifica Regolamenti Comunali approvati dal Commissario ad Acta (Settembre – Ottobre)
5. Revoca in autotutela della voce: “recupero degli edifici ex Hotel San Bartolomeo” del Piano Triennale Opere Pubbliche 2012 – 2014 (su richiesta del Cons. Badagliacco);
6. Sdemanializzazione delle aree non trattate nella precedente delibera C.C. n. 34 del 23 – 07 – 2012 (su richiesta del Cons. Badagliacco);
7. Presa d’atto sopravvenuta incompatibilità Consigliere Giovanni Palmisano.

Ampio resoconto della seduta

In apertura di seduta il presidente del consiglio comunale propone di mettere come ultimo punto all’O.d.G. l’approvazione dei verbali della seduta precedente; inserire al primo punto le comunicazioni del presidente (chiarendo che non ci sarà votazione) e subito dopo trattare l’incompatibilità del consigliere Palmisano in quanto, dice il presidente Cannilla, “sembrerebbe che la normativa/legge prevede che questi atti debbano essere discussi prima degli altri”.

Palmisano: posso avere la parola?

Presedente: prima la metto ai voti

Palmisano: posso avere il diritto di parola presidente?

Presidente: Prego

Palmisano: “primo punto – facendo così lei non mi permetterà di correggere i verbali della seduta precedente alla quale io ho partecipato. Lei mi toglie la possibilità di correggere o integrare i verbali laddove vi fossero state delle omessioni . Secondo – facendo così verrà a mancare il numero legale (verranno meno i presupposti legali per continuare la seduta in quanto il numero si abbasserà) e la seduta verrà sciolta e gli altri punti all’O.d.G. non potranno essere trattati. Quindi lei con questa sua proposta farà annullare tutta la seduta. Questo è quanto dovevo”.

Presidente: posso condividere, ne abbiamo pure discusso questa mattina con il consigliere Badagliacco. Anche lui sosteneva che questo argomento doveva essere trattato al primo punto.”

Badagliacco: “se c’era il numero legale!.

Presidente: “ il discorso è diverso, non è importante se c’è il numero legale o meno, l’importante è che nel momento in cui veniva meno il consigliere Palmisano il quorum del consiglio veniva meno e il consiglio, comunque, doveva essere sospeso. Quindi non è un problema di numero legale ma è un problema di quorum. Ecco perché io reitero questa cosa dando ragione solo in merito alla lettura e all’approvazione dei verbali della seduta precedente, per dare la possibilità al consigliere di intervenire. Io correggo quindi quanto precedentemente detto e non metto più nemmeno al primo punto le comunicazioni del presidente. Metto la lettura e l’approvazione dei verbali della seduta precedente al primo punto dove lei (consigliere Palmisano) ha tutta la facoltà di intervenire.

La comunicazione del presidente che volevo fare era in virtù di quel grosso problema dovuto a questi locali – assegnati, non assegnati… utente, non utente – che ci hanno visto coinvolti in questi giorni. Comunicazione che era un atto doveroso in quanto i blogs e le testate giornalistiche ne hanno ampiamente scritto. Volevo dire ai signori che quando si fanno determinate affermazioni di carattere pesanti significa anche un condizionamento di un organo collegiale e pertanto passibile di denuncia penale, soprattutto quando provengono da una persona o di un contesto di un gruppo che ne deve ricevere un beneficio o un diniego. I consiglieri non possono essere assolutamente condizionati da queste dichiarazioni… comunque rinuncio pure a questo. Quindi dopo la lettura e l’approvazione dei verbali della seduta precedente passeremo al punto che riguarda la presa d’atto dell’incompatibilità del consigliere Palmisano perché sembrerebbe che va messo al primo punto dell’O.d.G., pena l’annullamento di tutta la seduta. Poi i consiglieri possono votare come credono, l’interessante è che io l’abbia proposto.

Presidente: “Pongo in votazione questo cambiamento all’O.d.G. – nomina scrutatori, lettura e approvazione dei verbali della seduta precedente e presa d’atto dell’incompatibilità del consigliere Palmisano”.

Zanca: “con l’inversione al primo punto all’O.d.G. della presa d’atto dell’incompatibilità del consigliere Palmisano si chiude il consiglio?”

Presidente: “Certo… il consiglio non si chiude per mancanza di numero legale, in questo caso si sarebbe comunque chiuso, anche se fossimo stati in sei, ma per mancanza del quorum perché bisogna ripristinare il quorum dei dodici consiglieri. Se noi non avessimo avuto nessuno in surroga dei dodici consiglieri nell’elenco si poteva continuare”.

Badagliacco: “è così segretaria?… o la seduta prosegue e la surroga subentra al primo consiglio utile”.

Segretaria: “Viene sospesa perchè si deve dare il tempo…”

Badagliacco: “io non sono convinto”

Palermo: “Non si può invece concludere tutto il consiglio in modo da portare a compimento i punti, presidente c’è qualche nota che può testimoniare quanto da lei detto ? “

Presidente: “evidentemente…”

Palermo: “evidentemente… a voce?”

Presidente: “io dico per quanto mi riguardare… tu puoi anche dire – io non la conosco questa cosa … anche perché poi potrebbero essere invalidati i punti discussi è giusto? … io posso tutelarmi da questo punto di vista? Io che dirigo la seduta e ho la responsabilità della seduta. Io intendo tutelarmi in questa maniera. Se ci fosse stato il sesto consigliere sicuramente io avrei aperto il consiglio comunale e per rispetto nei confronti di mio cognato mi sarei alzato e me ne sarei andato”.

Palmisano: “la parola cognato se la può risparmiare…”

Badagliacco: “la parola cognato se la può risparmiare… in aula c’è il consigliere…”

Presidente: “pongo in votazione questa inversione dei punti… voglio ricordare che voi potete votare anche contrario”

Badagliacco: “io invece sono favorevole alla sua proposta “

Presidente: “Come lo era questa mattina… non è vero? Addirittura mi ha detto che avrebbe fatto lei questa proposta”

Badagliacco: “Spetta a lei farla. Io gli avevo detto che se lei non l’avesse fatta l’avrei fatto io. Io sono favorevole che si porta subito la discussione del consigliere Palmisano. Sono favorevole, tra l’altro, perché lei ha dato al consigliere Palmisano di potere trattare i verbali della seduta precedente, perché mi sembrava assurdo non trattarli. È giusto che il consigliere Palmisano partecipi alla seduta del consiglio comunale per verificare che quei verbali, che sono stati trascritti sono veritieri o meno e apportare eventuali modifiche.”

Il presidente mette ai voti la proposta dell’inversione dei punti…: Palmisano (contrario), Palermo e Zanca (astenuti per ignoranza – della norma), Badagliacco (favorevole), Presidente (favorevole)

Badagliacco: “sono favorevole alla trattazione della decadenza del consigliere Palmisano in quanto la decadenza di questo consigliere doveva avvenire molto tempo fa non adesso e ne parleremo quando discuteremo della decadenza del consigliere”

Presidente: “seduta del 13 dicembre 2012 dal numero 75 al n. 86. Quelle che volete lette io ve li leggo.”

Palmisano: “e quelle di novembre? In nessun ordine del giorno c’è l’approvazione dei verbali della seduta precedente… non sono stati trattati. Volevo fare una domanda alla segretaria…”

Presidente: “chiedo scusa consigliere Palmisano lei ha fatto una osservazione ed io sto aspettando se i verbali di novembre sono stati approvati o no. Lei segretaria è in condizione di saperlo se sono stati approvati?”

Segretaria: “Basta andare a vedere…”

Presidente: “chiude il consiglio per un minuto e al ritorno fa presente che secondo lui i verbali sono stati approvati.”

Palmisano: “presidente per me i verbali sono validi al momento che vengono pubblicati.”

Presidente: “Questo non mi riguarda, lo dica agli uffici… per me sono stati pubblicati.”

Palmisano: “faccio notare che mancano nella carpetta i verbali approvati nella seduta di novembre. Nella cartella non li ho trovati e nemmeno all’albo pretorio online del comune. In particolare nella seduta del 14 dicembre avevo lasciato dei documenti da inserire nei verbali opportuni o come trascrizione o come allegati ma non ho riscontrato. Vorrei capire la motivazione. Mi meraviglio come mai non sono stati pubblicati… in questo ravviso l’ennesima omissione in atti d’ufficio.”

Palmisano: “Chiede al consigliere Zanca, quale consigliere verbalizzante in quella seduta in assenza del segretario, se era vero che avevo lasciato dei documenti . Zanca non smentisce… “

Segretaria: “chiedo al consigliere Zanca di riferire in merito”.

Zanca: “ io ero venuto perché c’erano dei punti all’O.d.G. da trattare… a me queste cose dispiacciono … ora chiedo scusa a tutto il pubblico presente e vado via. L’Isola è affondata e noi ci ammazziamo… per cortesia… “

Venuta a mancare il numero legale il presidente sospende la seduta.

Questo pomeriggio veniamo informati che Zanca, deluso per quanto avvenuto la sera precedente e per quanto non era riuscito a portare avanti nell’arco del mandato, ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni da consigliere comunale.

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COMMENTO

Da Palermo Mario Oddo

Certe poltrone o poltroncine una volta per tutte dovranno essere occupate da uomini o donne libere da pregiudizi ideologici o personali o dai quali se ne sappiano una volta per tutte spogliare; da gente semplice, comune, di buona volontà sopratutto “sangue” usticese perchè di altri “Gesù” che camminano sulle acque o di “Mosè” che si presentano con nuove tavole l’Isola ritengo non avverta la necessità. Qui, a mio modestissimo giudizio, prossimamente si dovrebbe andare alla ricerca di un governo dell’Isola in forma di “unità nazionale” altro che tre liste !!!

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Da Ustica Tania Licciardi

Probabilmente pero’ si vogliono sottolineare certi comportamenti e certe mancanze al fine di continuare degli odi personali, non rendendosi conto che si trascura il lavoro da compiere nei confronti della cittadinanza… E forse ci dimentichiamo perche’ si occupano certe poltroncine. Da “quelle parti” si dovrebbe stare SOLO per lavorare per la nostra terra, non anche per le situazioni personali. Questo e’ il mio libero pensiero! Per quanto qualcuno possa accusarmi o pensarne il contrario le mie parole sono sempre frutto del mio unico e solo libero pensiero. In fine non accuso nessuno in prima persona, bensi’ invito TUTTI gli amministratori in carica, consiglio e giunta a fare un’ analisi personale del tutto. E soprattutto smettetela di dire e’ competenza del sindaco, e’ competenza del consiglio….facendo da scarica barili. E’ competenza di tutti lavorare per il bene di Ustica. Ma piu’ che competenza, speravo fosse il vostro comune obbiettivo al di la’ delle incomprensioni personali….li’ non siete amici, parenti, li’ rappresentate tutti noi!

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Da Palermo Francesco Menallo

?????????????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

3 risposte

  1. Probabilmente pero’ si vogliono sottolineare certi comportamenti e certe mancanze al fine di continuare degli odi personali, non rendendosi conto che si trascura il lavoro da compiere nei confronti della cittadinanza… E forse ci dimentichiamo perche’ si occupano certe poltroncine. Da “quelle parti” si dovrebbe stare SOLO per lavorare per la nostra terra, non anche per le situazioni personali. Questo e’ il mio libero pensiero! Per quanto qualcuno possa accusarmi o pensarne il contrario le mie parole sono sempre frutto del mio unico e solo libero pensiero. In fine non accuso nessuno in prima persona, bensi’ invito TUTTI gli amministratori in carica, consiglio e giunta a fare un’ analisi personale del tutto. E soprattutto smettetela di dire e’ competenza del sindaco, e’ competenza del consiglio….facendo da scarica barili. E’ competenza di tutti lavorare per il bene di ustica. Ma piu’ che competenza, speravo fosse il vostro comune obbiettivo al di la’ delle incomprensioni personali….li’ non siete amici, parenti, li’ rappresentate tutti noi!

  2. Certe poltrone o poltroncine una volta per tutte dovranno essere occupate da uomini o donne libere da pregiudizi ideologici o personali o dai quali se ne sappiano una volta per tutte spogliare; da gente semplice, comune, di buona volontà sopratutto “sangue” usticese perchè di altri “Gesù” che camminano sulle acque o di “Mosè” che si presentano con nuove tavole l’Isola ritengo non avverta la necessità. Qui, a mio modestissimo giudizio, prossimamente si dovrebbe andare alla ricerca di un governo dell’Isola in forma di “unità nazionale” altro che tre liste !!!

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