Spett.le USTICA SAPE
c.a. Pietro Bertucci
Credo fosse l’anno scorso quando, in un momento di particolare dispiacere per l’involuzione – anzi, la vera e propria regressione- che negli anni avevo visto subire ad Ustica, scrissi una breve nota sul “ricatto” che aleggiava sui comportamenti individuali e collettivi dell’isola.
Non ci fu una reazione evidente – eggià sennò che ricatto sarebbe stato?!? -se ne parlò a mezza bocca attesa la trasversalità del problema e adesso siamo nel 2024, con un regresso economico evidente, falle in tutti i servizi essenziali, un dissesto di cui nessuno si occupa – ad onor del vero né l’amministrazione locale né quelle sovraordinate- e la caduta a picco del valore degli immobili in un’area che dovrebbe essere “protetta”, per mantenere il suo appeal naturale.
Ed invece…vedere come si è potuta impunemente trasformare un’area quale l’ex cala Acquario (o Santoro) in un contenitore di rifiuti, olii esausti, cartacce, scarichi e quanto di più lontano dal mantenimento delle caratteristiche naturali si possa immaginare lascia sconfortati sia perchè – a parte qualcuno- la maggioranza degli indigeni non sembra accorgersi di ciò che è accaduto: si è autorizzato l’esercizio di un ristorante ( che comporta attività antropizzanti al massimo livello, servizi igienici, scarichi di acque bianche e nere in un’area priva di fognatura (!)con una vasca di accumulo sotto il livello del mare) a poche decine di metri dalla battigia.
Siamo in :
1)di fronte alla zona A di riserva integrale marina ;
2)in area SIC – Sito di Interesse Comunitario;
3)nella fascia di inedificabilità assoluta di m. 150 dal mare.
Spero che nessuno si azzardi ad affermare che un ristorante costituisce “opera diretta alla migliore fruizione del mare”…
Perchè le Autorità preposte non intervengono? Perchè non c’è una sollevazione popolare a fronte del mero interesse privato a tale stato di cose? E’ patetico assistere ai controlli della Guardia Costiera circa l’ordinarietà delle attività che però lì non dovrebbero esserci!
Cosa sono diventate le organizzazioni ambientaliste ? Spettatori silenti dell’assurdo ? Pronte ad intervenire solo sotto copertura politica e mediatica ? la capacità di indignarsi ed il coraggio di cambiare le cose che fanno indignare si sono fermate ai tempi di sant’Agostino?
Se persino “ferventi cattolici”, pronti ad indignarsi per ciò che è accaduto alla cerimonia di apertura delle olimpiadi 2024 a Parigi non hanno da dire nulla sulle denominazioni blasfeme ( e più semplicemente di pessimo gusto) di alcuni locali pubblici posti proprio sotto la chiesa madre, oggi esportate al mare, siamo all’apoteosi del bispensiero, alla capacità di pensare contemporaneamente due cose diametralmente opposte ritenendole entrambe valide e non confliggenti.
In questo scenario, ogni cittadino rimuove il proprio metro di giudizio per interesse personale, tace o si lamenta a mezza bocca quando non può essere udito, certo che “o per mammete o per patete ognuno a tenimme ‘nquacchiata” ( non ve la traduco, sforzatevi o googlate) .
Lo scenario è devastato ed evidenzia il disinteresse generalizzato per la qualità della vita collettiva dell’isola, purchè soddisfatto nell’immediato il bisogno o l’interesse personale col getto sotto il tavolo di una pagnotta o di un osso spesso sottratti al Bene Comune.
Su questa pagina si sono spesi spesso interventi appassionati di usticesi per nascita o per elezione. Mi aspetterei che costoro si facessero carico della necessità di ristabilire valori e comune sentire, nel rispetto- per tutti- delle regole di civile convivenza e di buon andamento della pubblica amministrazione, concentrandosi non sulla – più che legittima- diversità di opinioni sulla vita e sull’arte ma su ciò che non può essere accettato perchè contrario a norme di legge, al comune sentire ed al diritto delle future generazioni a non vivere in un mondo alienato in cui sarà stato distrutto quanto di naturale ancora, faticosamente, resiste.
Già 4 anni fa ricordo che in un incontro pubblico ad Ustica accennai alla possibilità data da una norma regionale, l’art. 32 della riforma urbanistica siciliana, passata indenne – sotto questo profilo- dalla corte costituzionale, che dava la possibilità ai comuni di stipulare accordi, a costo zero per la PA, in deroga agli strumenti urbanistici in vigore, in itinere e futuri.
C’era persino la possibilità di predisporre un regolamento edilizio difforme dallo schema – tipo adottato dalla regione e lì si poteva ragionare delle modalità per addivenire ad accordi che fossero aperti a tutti nell’esclusivo interesse della collettività in modo che non vi fossero più “ricatti urbanistici”, intesi come persecuzioni settoriali nei confronti dei reprobi.
Si è preferito continuare con una azione selettiva di vedo o non vedo e non certo a seconda dell’illuminazione ma delle appartenenze e questo non è bene perchè scava fossati di odio incolmabile tra le persone, non c’è peggiore ingiustizia di una giustizia selettiva, alla Ciancimino, la legge che ai nemici si applica e per gli amici si interpreta magari ritardando i controlli …
Anche se forse non è stato chiarissimo, questo è un appello agli uomini ( ed alle donne!)di buona volontà: FATEVI VALERE. LA VITA E’UNA.MEGLIO UN GIORNO DA LEONE CHE 100 DA PECORA.
Ustica, 7 agosto 2024
Francesco Menallo
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C O M M E N T O
Da Ustica Giovanni Palmisano detto il Talebano
Buon giorno a tutti I lettori, condividendo quanto ha dichiarato l’avvocato Francesco Menallo aggiungo che in questi giorni il comune di Ustica sta realizzando una pista ciclabile nel sentiero di mezzogiorno, zona che ricade nei piani Sic e ZPS che di norma sono zone che naturalmente non possono essere modificate. Al termine degli anni 90 si sono spesi diversi Miliardi delle vecchie lire per fare dei lavori di salvaguardia ambientale per luoghi antropologici ,salvo poi dopo qualche anno a seguito di stravolgimenti del tipo non idonei, il gruppo forestale dell’isola a seguito della convenzione stipulata tra enti intorno agli anni 50 ci siamo ritrovati come gruppo forestale a riprendere quei luoghi per renderli fruibili alla gente che apprezza le passeggiate e gli ambienti naturali. Un vero scempio sotto gli occhi di tutti, la rovina di un sentiero Borbonico, che moltissimi turisti hanno apprezzato e hanno riversato al gruppo Forestale di Ustica Moltissimi complimenti per la idonea ed appropriata manutenzione che ogni anno viene fatta per garantirne la viabilità e la fruibilità. Spero con grande desiderio che le varie autorità competenti alla salvaguardia dei paesaggi naturalistici intervengano in maniera tempestiva a bloccare questi lavori assurdi , violenti ma soprattutto distruttori di un paesaggio ed un sentiero probabilmente unico e singolare. Spero che si possa intervenire ed agire nei confronti di quanti non abbiano rispettato leggi e regolamenti della legge Italiana. Mi chiedo, se c’era desiderio, necessità, utilità di una pista ciclabile perché non si pensava di realizzarla nel sentiero della contrada di Tramontana, vedi per esempio nel sentiero del gorgo Salato o in altri posti dell’isola dove si sarebbe deturpato il meno possibile. Se tutto ciò non verrà attenzionato la zona del sentiero di mezzogiorno diventerà una zona dove motori vari scorrazzeranno. Mi è dovuto lamentarmi per tale situazioni non condivisibili e per amore del territorio isolano in cui sono nato e cresciuto per quasi tutto il tempo della mia esistenza. Scusatemi della mia lungaggine e di qualche errore di ortografia o di grammatica. La mia Ustica la amo immensamente
3 risposte
Scusate, quasi dimenticavo: sull’area di cala Santoro c’è anche il vincolo di demanio civico. Certamente non è concedibile in locazione, trattandosi di demanio ma -sussistendone i presupposti di fattibilità, ca va sans dire – in concessione…
In risposta all’Avv. Menallo :
– AMP Isola di Ustica e SCANDALO che riguarda l’ex acquario, oggi “Lounge Bar Ristorante”!
Bene continuare ad attenzionare cio’ che a molti, tra questi i Consiglieri della “opposizione”, l’ex Gruppo Consiliare “Ustica Domani”, associazioni ambientaliste, ISPRA etc etc ancora non e’ chiaro, o meglio, preferiscono non trattare l’argomento; vuoi tramite i “Social”, in Consiglio comunale, altrove.
Ricordo ancora una volta che in periodo di “Covid-19”, nel 2020 precisamente,
in occasione della possibilita’ di rendere fruibile un tratto di costa che ricade all’interno della Zona A -Riserva Integrale, conosciuto come “Sbarramento”, i PRIMI a MOBILITARSI furono proprio i Consiglieri della opposizione di allora.
Ricordo i loro nomi :
Vittoria Salerno.
Tania Licciardi.
Renato Mancuso.
Cosi come si mobilito’ la stampa, la TGR Sicilia, la stessa Legambiente, regionale e nazionale per tramite dei Presidenti Zanna e Ciafani. Quest’ultimo per tramite di una lettera, chiamo’ in causa l’allora Ministro per l’Ambiente Costa affinche’ intervenisse contro la decisione del Sindaco di Ustica Militello.
Lo stesso Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) venne a fare un soprallauogo!
Oggi, per un fatto molto grave, direi un atto illegale, come lascia pensare l’Avv. Menallo, NULLA di TUTTO CIO’ !!! PERCHE’ !?
PERCHE’ il Capogruppo della “opposizione”, nonostante quanto continua ad attenzionare anche l’Avv, Menallo si rifiuta di trattare l’argomento in Consiglio comunale presentando una Interrogazione al Sindaco e quant’altro prevede lo Statuto comunale di Ustica?
PERCHE’ gli stessi ambientalisti attivi ad Ustica, tra questi l’attuale Consigliera della “opposizione” Natale, non prendono posizione o denunciano, come per es. fatto in passato per la spiaggetta sotto al Villaggio turistico di P.ta Spalmatore o per la capitozzatura di alcuni alberi?
Quindi, PERCHE’ ad Ustica si TACE ?
Forse perche’ “Ricattabili”?
Voglio pensare che non sia cosi, anche SE…..
– Regresso, aggiungo, DECLINO di Ustica sotto ogni punto di vista.
Essendo l’argomento collegato,
sarebbe utile rileggere quanto scritto e pubblicato in questa testata giornalistica in data 13.09.2021 :
“Ustica, un’altra stagione e’ andata…..”!
Anche in quella occasione ci fu modo di trattare l’argomento AMP Isola di Ustica, di denunciare scempi.
Concludo,
per chi fosse interessato ad approfondire, informarsi su quanto sopra attenzionato,
– Volonta’ del Sindaco di rendere fruibile il tratto di Costa conosciuto come “Sbarramento”.
– Mobilitazione da parte di Legambiente, ISPRA e Consiglieri dell’allora “opposizione”.
– Capitozzatura alberi, denuncie da parte degli ambientalisti usticesi.
Invito a “Cliccare” in questa testata giornalistica sotto “Trova articoli” : Legambiente.
Cosi come AMP Isola di Ustica, Acquario, Caletta allo Spalmatore per quanto riguarda in generale tutto cio’ che interessa l’argomento trattato oggi, 07.08.2024, dall’Avv. Menallo.
Se posso, rivolgendomi ancora una volta all’Avv. Menallo,
Ad Ustica non mancano dicerto Cittadini consapevoli, coraggiosi, pronti ad accogliere favorevolmente il suo appello.
Chi puo’ provi ad UNIRLI ed INSIEME proviamo a fare qualcosa di utile.
Aiutiamo chi costretto a subire RiCATTI ed incapaci, purtroppo, da soli ad uscire da questa insopportabile situazione di sottommisione (…. non sempre giustificabile)!
Con l’occasione,
La PREGO di mettere da parte le nostre “incomprensioni”.
Facciamo prevalere i nostri pregi, il nostro impegno a favore della Comunita’ usticese, dell’Isola di Ustica.
Intanto, GRAZIE.
Cordiali saluti e con spirito collaborativo,
Jose’
Per trovare un accordo bisogna essere almeno in due. Nel caso di specie, i soggetti ricattati e ricattabili devono scegliere : o dicono basta e si impegnano a cambiare per sempre l’isola o decidono di continuare a subire. Io cerco di eliminare TUTTI i miei pregiudizi . Di più, vista la pessima situazione istituzionale che ci circonda, non posso fare. Che i frequentatori estivi di Ustica si facciano sentire mi fa un immenso piacere : aiuteranno, con la loro imparzialità e ragionevolezza, i locali che subiscono e che, anche oggi a mezza bocca, non mi hanno fatto mancare apprezzamento e condivisione.
Spero che l’odio non prevalga scioccamente.