Salve a tutti,
nel ringraziarvi per il bel lavoro di informazione che state facendo su questo Sito, vorrei commentare l’articolo del Consigliere Caserta.
Non sono di Ustica ma la amo come tanti e ci ritorno tutti gli anni, mia suocera ci ha lasciato in eredità dei beni ad Ustica ma anche l’amore per essa e mio marito ne conserva dei bellissimi ricordi, dalle gite con l’asino per i turisti, all’albero di gelsi dove puntualmente si sporcava con i suoi fratelli nella casa della Petriera, alla colazione che gli preparava il nonno Serafino a base di fichi appena colti e pane fatto in casa ecc. Vorremmo venirci più spesso, io e la mia famiglia, ma tutte le volte facciamo quattro conti e rinunciamo perché la spesa da sopportare , per una famiglia come la nostra, siamo sempre dalle 4 alle 6 persone, è esosa.
Ritornando quindi alla lettera del consigliere Caserta, che è portavoce di tutti noi che ad Ustica vorremmo venire più spesso, spero venga presa in considerazione da chi di competenza e mi chiedo: è più importante guadagnare il più possibile in soli due mesi o assicurarsi un flusso costante di passeggeri e quindi un flusso costante di introiti per tutto l’anno? Ed ancora ma ci vogliono ad Ustica durante tutto l’anno o solo per 15 giorni all’anno? Sembra strano ma a volte ho avuto la netta impressione e addirittura qualche conferma, che i turisti danno fastidio sull’isola o addirittura si mira ad un turismo d’elite, solo gente che ha tanti soldi, o quelli, o meglio niente.
E allora, quelli che come noi vengono perché gli hanno lasciato una casa o vengono a far visita ai parenti al cimitero o a curare qualche interesse, come sono considerati? “UN FASTIDIO” Un fastidio che però fa girare i soldi: si fanno i biglietti, si fa la spesa, nonostante i prezzi esorbitanti, si aggiustano le case per tenerle in piedi, nonostante le fregature sui costi e sulla qualità dei lavori, si acquistano souvenir, quando non te li vendono per oro, si va al bar per un gelato, alla rosticceria per l’arancina e tanto altro ancora. Allora queste fastidiose persone possono far comodo al commercio dell’isola?
Se si perché non agevolarle sul costo del biglietto e farle venire più spesso?
Da Napoli Lidia Ferrario
Salve a tutti,
nel ringraziarvi per il bel lavoro di informazione che state facendo su questo Sito, vorrei commentare l’articolo del Consigliere Caserta.
Non sono di Ustica ma la amo come tanti e ci ritorno tutti gli anni, mia suocera ci ha lasciato in eredità dei beni ad Ustica ma anche l’amore per essa e mio marito ne conserva dei bellissimi ricordi, dalle gite con l’asino per i turisti, all’albero di gelsi dove puntualmente si sporcava con i suoi fratelli nella casa della Petriera, alla colazione che gli preparava il nonno Serafino a base di fichi appena colti e pane fatto in casa ecc. Vorremmo venirci più spesso, io e la mia famiglia, ma tutte le volte facciamo quattro conti e rinunciamo perché la spesa da sopportare , per una famiglia come la nostra, siamo sempre dalle 4 alle 6 persone, è esosa.
Ritornando quindi alla lettera del consigliere Caserta, che è portavoce di tutti noi che ad Ustica vorremmo venire più spesso, spero venga presa in considerazione da chi di competenza e mi chiedo: è più importante guadagnare il più possibile in soli due mesi o assicurarsi un flusso costante di passeggeri e quindi un flusso costante di introiti per tutto l’anno? Ed ancora ma ci vogliono ad Ustica durante tutto l’anno o solo per 15 giorni all’anno? Sembra strano ma a volte ho avuto la netta impressione e addirittura qualche conferma, che i turisti danno fastidio sull’isola o addirittura si mira ad un turismo d’elite, solo gente che ha tanti soldi, o quelli, o meglio niente.
E allora, quelli che come noi vengono perché gli hanno lasciato una casa o vengono a far visita ai parenti al cimitero o a curare qualche interesse, come sono considerati? “UN FASTIDIO” Un fastidio che però fa girare i soldi: si fanno i biglietti, si fa la spesa, nonostante i prezzi esorbitanti, si aggiustano le case per tenerle in piedi, nonostante le fregature sui costi e sulla qualità dei lavori, si acquistano souvenir, quando non te li vendono per oro, si va al bar per un gelato, alla rosticceria per l’arancina e tanto altro ancora. Allora queste fastidiose persone possono far comodo al commercio dell’isola?
Se si perché non agevolarle sul costo del biglietto e farle venire più spesso?
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