Ma cosa sta succedendo ad Ustica ed a tutti gli usticesi? E’ la domanda che mi pongo tutte le volte che leggo notizie come questa della svendita del distributore di benzina o quella che tratta del modo in cui versano i beni storici (vedi castello Saraceno) senza manutenzione, oppure quella che dice che l’isola è sporca (non c’è più neppure un raccoglitore di rifiuti in piazza) ecc.
Ma questa domanda se la pongono coloro che hanno potere decisionale ad Ustica? Il sindaco, gli assessori, i consiglieri che ruolo credono di dover svolgere sull’isola, come credono di rappresentarla o di aiutarla?
Allora, visto che su di loro non si può contare, dico agli usticesi: svegliatevi da questo torpore e difendete voi con le unghie e con i denti ciò che madre natura vi ha donato e ciò che vi siete conquistati nel tempo. Non confidate solo negli aiuti statali e nelle sovvenzioni, chi vi fa un “regalo”, prima o poi vuol essere ricambiato!
Amare Ustica significa “fare” qualcosa per essa quindi agite, ribellatevi all’inefficienza e proponetevi come singoli o in gruppo e salvate il salvabile. Un personaggio autorevole ha detto:” a chi ha fame non donare solo un pesce ma insegnagli a pescare” e chi meglio di voi lo sa fare, non lasciate che il vostro patrimonio vada a farsi friggere perchè è come quando svendiamo i mobili di casa nostra per incuria, prima o poi la casa resterà vuota e quando verranno a farci visita gli amici o i parenti dove siederanno? a terra! E cosa mostreremo loro? Una casa vuota! E come li rifocilleremo? Con niente perchè niente sarà rimasto!
Forza allora, usticesi veri! E’ la vostra isola che ve lo chiede:AIUTATELA!
Non lasciatela sola nelle mani di chi può decretarne lo sviluppo (ma non lo fa) ma anche la fine.
Che Dio aiuti Ustica e tutti gli usticesi che la amano davvero senza aspettarsi niente in cambio di quest’amore.
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Da Napoli Lidia Ferrario
Ma cosa sta succedendo ad Ustica ed a tutti gli usticesi? E’ la domanda che mi pongo tutte le volte che leggo notizie come questa della svendita del distributore di benzina o quella che tratta del modo in cui versano i beni storici (vedi castello Saraceno) senza manutenzione, oppure quella che dice che l’isola è sporca (non c’è più neppure un raccoglitore di rifiuti in piazza) ecc.
Ma questa domanda se la pongono coloro che hanno potere decisionale ad Ustica? Il sindaco, gli assessori, i consiglieri che ruolo credono di dover svolgere sull’isola, come credono di rappresentarla o di aiutarla?
Allora, visto che su di loro non si può contare, dico agli usticesi: svegliatevi da questo torpore e difendete voi con le unghie e con i denti ciò che madre natura vi ha donato e ciò che vi siete conquistati nel tempo. Non confidate solo negli aiuti statali e nelle sovvenzioni, chi vi fa un “regalo”, prima o poi vuol essere ricambiato!
Amare Ustica significa “fare” qualcosa per essa quindi agite, ribellatevi all’inefficienza e proponetevi come singoli o in gruppo e salvate il salvabile. Un personaggio autorevole ha detto:” a chi ha fame non donare solo un pesce ma insegnagli a pescare” e chi meglio di voi lo sa fare, non lasciate che il vostro patrimonio vada a farsi friggere perchè è come quando svendiamo i mobili di casa nostra per incuria, prima o poi la casa resterà vuota e quando verranno a farci visita gli amici o i parenti dove siederanno? a terra! E cosa mostreremo loro? Una casa vuota! E come li rifocilleremo? Con niente perchè niente sarà rimasto!
Forza allora, usticesi veri! E’ la vostra isola che ve lo chiede:AIUTATELA!
Non lasciatela sola nelle mani di chi può decretarne lo sviluppo (ma non lo fa) ma anche la fine.
Che Dio aiuti Ustica e tutti gli usticesi che la amano davvero senza aspettarsi niente in cambio di quest’amore.
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