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[ id=2141 w=320 h=240 float=left]Lo scorso mese di Settembre di ritorno di una breve soggiorno ad Ustica in coincidenza con le festività di San Bartolomeo del 24 Agosto ho avuto modo di denunciare con una lettera puntualmente da te pubblicata sul Sito lo stato di incuria ed abbandono in cui avevo trovato il locale Cimitero, rilevando con amarezza che i nostri cari Defunti riposavano sì in pace ma tra immondizia e alte sterpaglie. A distanza di otto mesi in questi giorni vedo dall´osservazione del tuo attento servizio fotografico che la situazione addirittura è peggiorata. Non mi produrrò nel consueto esercizio di sparare sull´Amministrazione comunale che per la verità nel frattempo non ha mosso un dito per restituire aspetto decente ad un “Campo” che non a caso viene chiamato “Santo”; il Sindaco potrebbe essere impedito dall´ennesima situazione del “vorrei ma non posso” addebitabile a carenze di risorse economiche ed umane. Ma se, come nella migliore delle ipotesi voglio sperare, le Autorità sono burocraticamente impotenti allora è dal singolo che a questo punto debbono nascere iniziative spontanee e sostitutive che a questo proposito più avanti mi riservo di proporvi ove in breve tempo non si ponesse rimedio a quella che attualmente è una vera e propria profanazione del Luogo dove non ci sono carcasse d´auto ma i nostri Morti. Faccio ancora un esempio: quando, in occasione della preannunziata mostra documento-fotografica itinerante entrerà al Cimitero per rendere omaggio alla memoria dei libici deceduti a seguito delle deportazioni, abbiamo intenzione di offrire tanto “spettacolo” anche all´Ambasciatore in Italia della Repubblica Libica? Non credo! Almeno, penso alle parole del monito che campeggia all´ingresso e lo spero…