Buon pomeriggio a tutti,
Non vi nascondo l’immutata emozione che provo ad essere qui a rappresentare tutta la Comunità.
Ho riletto i miei messaggi augurali degli anni passati in occasione della festività di San Bartolomeo e se nel 2018 era il giorno della “speranza”, nel 2019 era il giorno dei “perché?”, nel 2020 era il giorno delle “forti preoccupazioni” quest’anno è il giorno che racchiude tutti e tre i sentimenti già espressi: è contemporaneamente il giorno dei “perché” , “delle forti preoccupazioni” ed il giorno “della speranza”.
I nostri cuori, pur essendo oggi un giorno di Festa, sono pieni, però, di tristezza per la disgrazia occorsa in questi giorni ad un’altra Famiglia usticese alla quale rivolgo un pensiero di affetto e di vicinanza.
È il giorno in cui l’intera Comunità si unisce per festeggiare San Bartolomeo e rendere omaggio al suo Santo Patrono e come tutti sapete ci si sta limitando esclusivamente solo ai momenti religiosi ed anche questi in maniera ridotta.
Oggi, dicevo, è il giorno dei “perché ? “, delle sue mancate risposte e delle quali siamo tutti corresponsabili: l’Istituzione politica che non si è saputa porre in maniera completa il problema dei “perché”, l’istituzione scolastica che è sempre maggiormente condizionata, la “grande famiglia della Comunità” che via via si è sempre più chiusa nella “singola famiglia” e, negli anni, finanche la stessa Chiesa.
Ognuno di noi, nei ruoli diversi, siamo corresponsabili e dobbiamo intervenire ed anche subito a trovare le soluzioni ai tanti “perché”.
Dobbiamo cominciare dai nostri giovani e, guardate, molto spesso non è colpa dei giovani: se proprio cerchiamo responsabili, ritengo, che la responsabilità maggiore la si debba ricercare nella mia generazione.
Però quello che dobbiamo fare è cercare soluzioni e non colpevoli.
Oggi ai nostri figli abbiamo voluto dare di più, come giusto che fosse, quel di più però che è sfuggito di mano e che viene utilizzato nel modo sbagliato.
Occorre quindi aiutarli nel creare nuove possibilità lavorative per non demoralizzarli e con questo senza perdere di vista gli anziani per i quali occorre creare un centro di riposo con una duplice finalità: attività lavorativa per i giovani, appunto, e luogo di incontro per gli anziani per non farli cadere nella solitudine o addirittura sentirsi di peso per la propria famiglia.
Queste potrebbero essere alcune risposte a quei “ perché ? “, ma occorre l’aiuto di tutti per fare questo.
Chiunque di noi da solo non potrà farcela.
Oggi è anche il giorno delle “forti preoccupazioni” anche per via del periodo epidemiologico che stiamo vivendo.
Non sarei sincero, neanche con me stesso, se vi nascondessi la mia forte preoccupazione per quanto sta accadendo a causa di questo maledetto virus e colgo l’occasione per ringraziare tutta la Comunità per l’alto senso civico mostrato durante le forti restrizioni, per aver ben risposto alle campagne di vaccinazioni che ci hanno consentito di affrontare una stagione in maniera un tantino più tranquilla; ma non basta: invito tutti a continuare rispettare le regole delle procedure anti-Covid.
Ed anche in questo caso da soli non potremo farcela, occorre che tutti ci vacciniamo.
Oggi, dicevo, è il giorno della speranza in cui dobbiamo ricordare che la nostra Comunità è forte, che tutti insieme possiamo costruire un’isola sempre migliore e che tutti insieme, sostenendoci l’un l’altro, possiamo superare tutti gli ostacoli posti lungo il nostro cammino.
Ecco, questo momento quest’anno racchiude tutti quei sentimenti che avevo espresso nei tre precedenti messaggi augurali della Festa di San Bartolomeo e spero che possa essere quello della svolta; che possiamo mettere alle spalle questo triste periodo e che possiamo finalmente guardare con fiducia al futuro, anche se ancora la strada è tutta in salita.
La preghiera che rivolgo a San Bartolo è quella di restare sempre uniti e di avere sempre una Comunità che sappia condividere le regole ed il buon senso, nel rispetto reciproco e nell’amore Cristiano verso il prossimo.
Rivolgo un pensiero di affetto e di vicinanza alle persone anziane, a quelle sofferenti, ai nostri Cari che oggi non sono qui con noi ed ancora alla Famiglia Palmisano colpita da una immane tragedia.
Ringrazio i miei concittadini che ogni giorno, a vario titolo ed in vario modo, si prodigano per preservare le bellezze di Ustica; e non ultimo ed ancora ringrazio i numerosi Visitatori che sono venuti sull’isola e che stanno anche condividendo questo momento speciale e particolare per la nostra Comunità.
Grazie a tutti per il Vostro supporto ed amore per Ustica.
BUON SAN BARTOLO!!!
IL Sindaco
Salvatore Militello