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Giornata Unità Nazionale e delle Forze Armate 04.11.12

COMUNE di USTICA

Giornata Unità Nazionale e delle Forze Armate – 04.11.12

Uniti “dalla” e “per la nostra” identità.

E’ questo il messaggio che oggi, 4 Novembre, giornata delle Forze Armate e dell’identità Nazionale, dobbiamo portare con noi.

Quella di oggi è una festa tanto importante che, istituita nel 1919, ha “resistito” a tutti i governi sia monarchici, fascisti che dell’Italia repubblicana.

Nata per ricordare i 100.000 caduti della prima Guerra Mondiale, è una data che porta con sé dei valori morali non certo legati all’esaltazione della guerra e della violenza ma al rispetto di chi è disposto al sacrificio per difendere un ideale.

Questa ricorrenza ci evoca spesso anche il ricordo della nostra infanzia,della famiglia, essendo il giorno in cui i nostri genitori ci portavano “a visitare le caserme” che per l’occasione erano aperte al pubblico. Si saliva sui carri armati e sulle jeep. Si percepiva l’orgoglio di una identità.

Dal 1961 ad oggi il contributo di vittime e feriti tra Arma dei Carabinieri, Finanzieri, Polizia di Stato, Aeronautica, Capitaneria di Porto, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco e Croce Rossa Italiana è di 1861 persone. Seicento in più dell’intera comunità di Ustica.

In totale nel solo 2012 sono 71 i militari italiani che hanno perso la vita.

L’Esercito Italiano in Afghanistan, dal 2004 ad oggi in una, a me sempre meno comprensibile, missione, ha sacrificato 52 persone.

Questa ricorrenza deve essere pertanto l’occasione non solo per spunti di riflessione sul valore della vita umana, che inizia al momento del concepimento ma anche per stringerci attorno a quanti operano per il rispetto della legalità.

Il ringraziamento di tutti gli usticesi va all’arma dei Carabinieri, all’Aeronautica Militare, alla Guardia di Finanza, alla Capitaneria di Porto ai Vigili del Fuoco ed infine, ma solo perché sono i “ padroni di casa” ai Vigili Urbani. Un grazie anche agli usticesi che non sono con noi in quanto in servizio come Militari fuori dall’isola. Sappiamo che ognuno di loro porta sulla divisa il tricolore d’Italia ma a sinistra, nel cuore, il ricordo della propria famiglia e di Ustica.

Cogliamo questa occasione per ringraziarvi singolarmente.

In tema di sacrificio in difesa degli ideali non vogliamo dimenticare i martiri della religione Cattolica. La nostra è al momento la Religione più perseguitata al Mondo ed ogni anno in Asia ed Africa sono centinaia di migliaia le vittime dell’odio religioso contro la nostra Fede. In questo contesto un ricordo va anche a Don Pino Puglisi, sacerdote palermitano, trucidato dalla mafia perché credeva in frasi che rivolgeva ai mafiosi del quartiere Brancaccio e che suonavano così: “Parliamone, spieghiamoci, vorrei conoscervi e sapere i motivi che vi spingono a ostacolare chi tenta di aiutare ed educare i vostri bambini alla legalità, al rispetto reciproco, ai valori della cultura e dello studio.” Proprio quest’anno, il 28 giugno, Sua Santità Papa Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a proclamarlo Santo.

Nella considerazione dei principi di Fede, Identità ed Unità, ho ricevuto dagli Stati Uniti, tramite il Centro Studi, che desidero ringraziare ancora una volta per l’insostituibile ruolo di ricerca della nostra storia, la lettera di un oriundo Usticese, Fred Laurice, coordinatore Western Usticesi, nella quale si comunica lo stanziamento di una somma per aggiungere ai nomi già inseriti nel monumento ai caduti di Ustica quelli dei ragazzi usticesi morti nella battaglia di Lissa del 1866: Caravella Antonino, Lauricella Litterio e Randazzo Salvatore.

“ Dopo essere stati persi in mare- dice Fred Laurice- la loro ultima dimora non è stata mai ufficialmente segnata e con questo dono speriamo in qualche piccolo modo di creare un piccolo memoriale permanente e ricordarli nella Cerimonia del 4 Novembre”.

Questo gesto dimostra quanto veritieri ed indissolubili siano i principi ispiratori di questa ricorrenza, anche per chi, praticamente da sempre, non è più ad Ustica.

Anche per questi motivi, quest’anno, abbiamo voluto valorizzare un’altra importante figura, quella del maresciallo Luigi Martin, intitolandogli la Caserma dell’Arma dei Carabinieri di Ustica e, sempre quest’anno, ci siamo raccolti in preghiera attorno alle reliquie di San Bartolo che hanno raggiunto Ustica.

Quattro Novembre. Dall’analisi storica una giornata dedicata alla difesa dei principi della Fede e della Repubblica e di celebrazione della valorizzazione della nostra identità. Tutti requisiti per la nostra unità.

L’identità e quindi l’unità si conquista con la conoscenza e la valorizzazione delle proprie origini ed investendo nella loro trasmissione alle giovani generazioni sotto forma di memoria.

Chi non crede nel valore della storia e non è pronto ad investire in essa è presente ma non vive il presente e soprattutto non crede nel futuro. Come una scheggia impazzita distrugge indistintamente tutto e tutti, mina l’unità della propria comunità ed è facile che esorti ad identificarsi con principi che nulla hanno a che vedere con la ricerca del Bene.

E ieri, nella Cappella del Cimitero, padre Lorenzo ci ha messo in guardia da questo pericolo, non dobbiamo lasciare cadere il suo messaggio

Il Sindaco
Dr Aldo Messina

 

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