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In merito alla ““maledetta” Cometa di Halley: ora causò anche la peste a Bisanzio”


abbigliamento-medici-che-curavano-i-malati-di-peste-nel-XVII-sec1Se per l’attribuzione della causa nefasta alla cometa di Halley della sconfitta di re Harold d’Inghilterra nel 1066 e della fatale malattia di Edoardo VII nel 1910 è plausibile parlare di superstizione(del popolo inglese), possiamo supporre che teorizzarne un nesso persino con una pandemia dai tratti estremamente drammatici, lasci intravedere una forzatura da parte di qualche scienziato alla ricerca di un po’ di notorietà?! Ricordiamo che il contesto nel quale si propagò la pestilenza nell’Impero Romano d’Oriente fra il 541 e il 542 d.C. è quello di una società multietnica nella quale, soprattutto nelle grandi città metropolitane di allora come Bisanzio, avvengono frequenti contatti tra persone, ma anche assidui scambi di mercanzie, trasportate via mare o lungo i fiumi e scaricate nei porti che certamente presentavano caratteristiche igienico-sanitarie assai discutibili, nei quali i ratti, ospiti della pulce che causa la peste, la facevano da padroni . In quel periodo, infatti, anche altre zone dell’Africa sub-sahariana, lungo il corso del Nilo, vennero devastate dal medesimo morbo che si propagò per tutto il Mediterraneo orientale. Ricordiamo ancora che altre pestilenze avevano afflitto le civiltà antiche prima di quella, come la peste ad Atene del 430 a.C., descritta dettagliatamente dallo storico Tucidide, ed altre che dilagarono in Europa in periodi più o meno ravvicinati nei secoli a venire, come l’epidemia che colpì anche l’Italia tra il 1347 e il 1350 (che dà spunto al Boccaccio per il suo Decamerone), o la pandemia che afflisse il nord Italia intorno al 1630, descritta anche da A. Manzoni ne “ I Promessi Sposi” e in “Storia della colonna infame”, quelle avvenuta in Inghilterra nel 1665, meglio conosciuta come “La Grande peste di Londra”, giusto per citarne alcune. Grazie all’avvento della Rivoluzione industriale dalla fine del XVIII secolo in pochi decenni si è assistito ad un notevolissimo miglioramento delle condizioni socio-economiche e igienico-sanitarie di gran parte della popolazione dei paesi occidentali. Non dimentichiamo il grande contributo della scienza da parte di studiosi come il fisico-batteriologo svizzero Yersin, che alla fine del XIX sec. ne isolò per primo il batterio che da lui prese il nome. È sorprendente apprendere da uno studio del DNA di campioni estratti dai resti rinvenuti in una fossa comune di un cimitero londinese ” che questo ceppo batterico è l’antenato di tutte le pestilenze presenti oggi nel mondo”, come spiega Hendrik Poinar, genetista della McMaster University (Canada). E’ questo il contributo che ci aspettiamo dalla scienza, anche se ognuno fa la sua parte. …E se il passaggio della cometa incriminata non fosse una semplice coincidenza, quali altre disgrazie avrebbe portato con sé nelle successive “apparizioni” ? E quali altre porterà nel prossimo 2062? Per chi avrà la fortuna di esserci sarà semplicemente interessante rimanere ad ammirarla, consapevole degli “infiniti” misteri dell’Universo che porta sulla sua scia.

Antonella Carrubba  (2)Antonella Carrubba

 

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COMMENTO

Da Ustica Angela D’Angelo

Grazie Signora Antonella, per la sua spiegazione molto chiara e realmente più logica.

Una risposta

  1. Grazie Signora Antonella, per la sua spiegazione molto chiara e realmente più logica.

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