Ustica sape

In relazione alla tragedia, Ustica ha saputo dare un grandissimo segno di civiltà

 

In relazione alla tragedia Ustica ha saputo dare un grandissimo segno di civiltà 
– commenti di Massimo Caserta e Giuseppe Giacino.

Leggo. Leggo, e purtroppo non mi sorprendo più come un tempo. Brutto segno, questo! Vuol dire che si sta facendo l’abitudine a convivere anche con la “spazzatura” (Dell’animo e della mente, che forse sono la stessa cosa). Il diritto all’accesso alla comunicazione e alla libera espressione del proprio pensiero vanno sempre difesi e salvaguardati. TUTTAVIA, il prezzo è, come in questo caso, proprio alto, altissimo. Mi viene da pensare che si tratti di persone che leggono i titoli, spesso ad effetto, di immediato impatto mediatico o di superficiale e impropria compatibilità con i fatti e la notizia che poi viene sotto sviluppata; o di persone che leggono senza poi capire ciò che è stato da loro letto, senza aver appreso (“Intelligere”, dicevano gli antichi Romani): di persone che, magari facendo anche un piccolo sforzo intellettivo, a cui forse, si può anche pensare, manca loro l’esercizio della buona abitudine, avrebbero potuto partorire dei pensieri più intelligenti; o forse di persone –perché no?- cui la Natura, matrigna in questo caso, o il buon Dio (Fate voi), non ha voluto loro dispensare un’ auspicabile e accettabile grado di capacità intellettiva, salvo quella di provvedere ai bisogni fisiologici elementari del proprio corpo. Mi viene, a quest’ultimo riguardo, addirittura di pensare che il nostro Leopardi non abbia contemplato tutti i casi, le varie fattispecie, intensità e sfumature dell’”avarizia” della Natura. Che, come questo SQUALLIDO caso dimostra, è stata immensamente e ferocemente matrigna. Una Natura quanto “matrigna” inimmaginabile anche per lui, pur capace di immaginare l’Infinito. Venendo a più prosaici pensieri, penso che in casi come questo bisognerebbe tenere prudentemente la bocca chiusa (Quantomeno per difendere la propria presunzione di intelligenza, lasciandola nel silenzio della loro quotidiana mistificazione –magari con l’aiutino di una divisa di pubblico ufficiale, che indurrebbe a più cauti commenti- e lasciandole -alla bocca- solo l’essenziale funzione respiratoria). È dimostrato che esistono, in tutte le longitudini e latitudini del nostro Pianeta, gli imbecilli. Questi possono anche essere innocui, generosi, civili, e che sanno addirittura anche essere utili all’umanità. Ma purtroppo anche quelli, come si può evincere da certi commenti sulla tragedia usticese, che risultano essere soprattutto, e senza neanche troppi sforzi, a quanto pare, solo dei nocivi idioti.

Invito tutte le persone di buon senso a non rispondere più a quest’ultimi, lasciandoli cuocere nel loro brodo primordiale, quello cioè che non ha ancora conosciuto gli ingredienti della civiltà e con scarso dono dell’intelletto. Vedete, nonostante i Millenni della storia umana, pur di sfuggire all’anonimato e di esistere (Della serie: faccio lo stronzo quindi esisto), costoro accettano infatti di svolgere la funzione di buco del c… dell’umanita. Che, però, attenzione, è pure essenziale, altrimenti la merda dell’umanità o uscirebbe dagli occhi o provocherebbe addirittura una esplosione del corpo (sociale). In un certo senso, anche questa tipologia di idioti ha una sua, seppure ingrata e inconsapevole, utilità.

P. S. Scusatemi per certe spunti di volgarità, a cui non sono aduso. Ma questi capiscono solo il loro linguaggio. E quello che più mi preme, dati il forte disgusto e l’indignazione che provo, è di fare arrivare il messaggio –forte e chiaro, come si dice-, anche a costo di sembrare anche io volgare come loro: è un tributo che in questo caso pago molto volentieri per quei due nostri cari, poveri ragazzi, alle cui famiglie va il mio più sentito e affettuoso cordoglio

Firmato: Massimo Caserta

———————

Grazie Bartolomeo e Fedi!

In relazione alla tragica vicenda che ci ha tutti sconvolti dentro, mi permetto solo di fare una brevissima annotazione: credo che sia emerso un fatto indelebile, importante e significativo che Ustica ha saputo dare ed impartire un grandissimo segno di Civiltà a Tutti, opinione pubblica in particolare, in quanto ha dimostrato come sapersi unire e stringersi forte per tutelare, proteggere, come una madre verso i suoi figli, il ricordo di questi due angioletti.

Firmato: Giuseppe Giacino

 

2 risposte

  1. 30 anni fa i media inventarono la storia secondo cui quell’areo, purtroppo, precipitato nel centro dell’alto Tirreno era caduto ad Ustica, punto da cui l’isola invece e’ a ben 250 kilometri di distanza. Oggi alcuni media inventano la storia secondo cui i due nostri compaesani ragazzini ” rubano ” un’auto, cascano in mare e muoiono…. Tutti sappiamo che l’auto non e’ stata rubata ma e’ stata una piccola bravata finita male. C’e’ da chiedersi questi media ( non tutti ) che hanno usato la parola ” rubato ” da dove l’hanno scovata se neanche gli inquirenti in nessun caso l’avevano menzionata ? E’ stata una completa disinformazione arbitraria che cambia i fatti e fa percepire ai lettori ed ascoltarori ( TV e radio ) quello che e’ accaduto in maniera completamente diversa. Invece di un tragico incidente diventa cronaca nera diffamando cosi la memoria dei poveri ragazzi e le Famiglie, con l’aggiunta ancora una volta, di un danno d’immagine all’isola.

    Per conto mio i commenti sono stati una ( brutta ) reazione ma chi e’ davvero responsabile del fiasco sono i media. Molte testate hanno giustamente solo parlato di incidente altre di furto e qui sorge la domanda : come mai due esposizioni diverse dei fatti ? Il sistema delle Agenzia di Stampa appare un po’ strano e sembra complicato venire a capo di chi fece l’errore, ma chi di dovere dovrebbe compendiare e iniziare duramente azioni legali per ottenere correzioni, scuse, risarcimenti e ripulire cosi una volta per tutte il sistema mediatico che si sta davvero sgretolando e corrompendo per la mania di arrivare primi alla notizia a scapito della correttezza.

    Per me Fedi e Bartolo sono piccoli grandi eroi perche’ se ne sono andati mentre erano impegnati in giochi per soddisfare i loro istinti infantili. Sono scomparsi ” in azione ” perche’ stavano facendo quello che alla loro eta’ e’ giusto fare e cioe’ studiare ( e a scuola erano bravi ) e giocare, inclusi giochi spericolati per mettere a prova la loro trasformazione dalla fanciullezza alla gioventu’. La parola ” rubano ” ha scatenato commenti in alcuni lettori di giornali di cui tutti sappiamo e con cui i nostri adulti e giovani si sono dovuti misurare, ma ora ci sono i bambini e coetanei dei cari Fede e Bartolo che leggono, leggono, capiscono, e non capiscono come mai sono state usate certe parole, bambini che hanno bisogno di spiegazioni e assistenza psicologica e che non dovrebbero essere lasciati da soli a risolversi questi dilemma e la “mancanza ” dei due amici perche’ per loro il compito e’ troppo grande.

  2. caro Pietro ti prego di non pubblicare niente. Mi sono informato con avocati e in tutta Italia quello che hanno fatto equivale a rubare, certo in un paesino come Ustica la cosa si vede diversamente. Senza volerlo la parola “rubare” insegna ai bambini locali che non dovrebbero toccare niente che appartiene a loro e questo si dovrebbe fare capire ai bambini con l’aiuto di maestri e psicologi, quindi tutto sommato Fedi e Bartolo hanno insegnato qualche cosa… e magari se ne parlera’ dopo. Ciao , sorry e grazie.

Rispondi con il tuo Commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Buon Compleanno

a    Natale Pecora a   Antonina Tranchina a   Rosa Martello e a   Sebastiano Spampinato i Migliori Auguri di Buon Compleanno ^^^^^^^^^^^^^ Oggi si

Read More »