Ustica sape

IN RICORDO DEL DR. FRANCESCO (CICCIO ) SANTORO  


( La passione non mente e si tramanda )

Chi era il dr Ciccio Santoro ?
Sento il dovere di richiamare il suo ricordo come persona grande appassionata di Ustica che ha contribuito a far conoscere la nostra isola nel mondo.

Grazie alla sua grande passione per il mare e gli sport acquatici, alla sua tenacia e alla sua carica di presidente della società di pesca sportiva APEDIS e successivamente di presidente prov.le della FIPS ( Federazione Italiana di pesca sportiva ) Presso il comitato prov.le CONI di Palermo ha contribuito a dare il via all’organizzazione dei campionati internazionali di pesca subacquea che ogni anno si svolgevano nella nostra isola, raggiungendo la massima espressione nell’anno 1960 con l’organizzazione e lo svolgimento dei campionati del mondo. Dai grandi successi di questi campionati ripetuti negli anni, Ustica è stata proclamata capitale mondiale dei sub.
Ma siccome la passione per il mare e per l’acqua trascina e si tramanda, le sue nipotine gemelle Modesta e Rosaria vennero avviate dallo stesso nonno alla disciplina del nuoto e affidate al prof. Giovanni Martucci usticese e tecnico federale di nuoto del CUS Palermo ( Centro universitario sportivo ).
A tal proposito riportiamo una intervista alla nipotina Modesta che nel maggio 1980 ha conquistato il titolo nazionale di nuoto pinnato dei giochi della gioventù.
 Mi chiamo Modesta Santoro nata a Palermo dove vivo ma di adozione usticese. Eravamo un gruppo di dieci ragazzi e ragazze del cus Pa che, dopo un viaggio estenuante in treno, dopo le qualificazioni avvenute a Palermo dovevamo partecipare alle fasi finali dei campionati italiani dei giochi della gioventù che in quell’anno si svolgevano allo stadio del nuoto del Foro italico in Roma.  Grande era la gioia in tutti noi per avere superato le qualificazioni e per avuto accesso quindi alla fase nazionale, ma altrettanto grandi e incombenti erano le emozioni e le ansie. Per fortuna avevamo con noi il nostro allenatore che oltre ad essere un grande tecnico di esperienza ci dimostrava, sia negli allenamenti che in vista delle gare, di essere anche un bravo psicologo, trasmettendoci serenità, consigli e giusti e specifici incitamenti. In quell’anno avevo dodici anni e personalmente mi ero qualificata nelle distanze dei 100, 200 e 400 metri stile libero, vincendo  quest’ultima specialità, conseguendo così il titolo nazionale con la relativa medaglia d’oro. Ricorderò sempre quel momento di grande gioia ma soprattutto quella del nonno Ciccio.

Firmato.
Un grande appassionato del mare e degli sport acquatici.

 

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