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Inatteso “NO” della Liberty Lines alla prosecuzione della “Liberty card”. Vibrate proteste nei confronti della Società  e immediate iniziative di gruppo.


Alla protesta del gruppo di proprietari e pendolari degli arcipelaghi delle Egadi, Eolie, Pelagie, dell’Isola di Ustica e dell’Isola di Pantelleria ha aderito l’Avv, Carmelo Marra, della Marra Urso Legal Associated Business Professionals (Studio Internazionale con sede a Milano, Roma e Messina), il quale ha dato la Sua disponibilità, pro bono, a perorare la causa di tutti.                                                                                                                         

Con estrema cortesia l’avv. Marra ha immediatamente raccolto il mio invito a rispondere ad alcune domande sullo spinoso argomento ed a seguire riporto testualmente il contenuto delle sue interessanti considerazioni.                                                                                                                       

Avv. Marra, in questi giorni alte e numerosissime si alzano le voci richiedenti alla Liberty Lines il rinnovo delle speciali agevolazioni tariffarie, prossime a scadenza, di cui alla “liberty card”. Da singoli soggetti e categorie Lei sta raccogliendo pressanti richieste. Quali le argomentazioni avanzate prevalentemente a supporto?

“Le argomentazioni sono principalmente due: libero godimento costituzionalmente garantito (art 42 della nostra Costituzione) dei beni su tutto il territorio italiano, quindi anche sul territorio delle isole minori; e il diritto al lavoro (altro diritto costituzionalmente garantito) anche da pendolare, cui consegue un contributo lavorativo e culturale su tutto il territorio italiano. Diverrà impossibile per molti pendolari, alle nuove condizioni imposte dalla società di trasporto, lavorare senza agevolazioni connesse alla “Liberty card”: sarebbe estremamente anti-economico. Quanto al libero godimento degli immobili, viene garantito solo se non è proibitivo, a causa dei costi di trasporto,  recarsi sul luogo. Il diritto al lavoro viene garantito se il pendolare trae dal lavoro le risorse per vivere, non anche se con i proventi del lavoro riesce solo a pagare le spese di trasporto. A maggior ragione in questo momento storico di grave disagio economico il lavoro ed il libero godimento dei beni immobili costituiscono un valore da proteggere ed incentivare”.                                       

Avvocato, oltre a quelle mediatiche di gruppo, quanto incisiva e producente può essere nella circostanza la pressione istituzionale dei Sindaci delle isole presso la Società di navigazione e contestualmente verso le Autorità a vario titolo competenti in materia?

“Bisogna a mio avviso smetterla di lamentarsi e bisogna fare. I primi che possono fare e devono fare qualcosa per valorizzare il loro territorio, contemplando anche le esigenze dei lavoratori pendolari e dei proprietari, sono i sindaci: i sindaci devono curarsi dei territori garantendo l’apertura di attività commerciali non per tre/cinque mesi ma per tutto l’anno, la fruizione degli immobili anche per più periodi ed in stagioni diverse. Poi c’è la Regione nelle sue diverse funzioni e gli assessorati, nonché il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché quello dello Sviluppo Economico. Anche alla luce delle indicazioni dell’Unione Europea. Importanti e decisive sono le attività di sorveglianza e garanzia che devono esercitare le Autorità garanti preposte, come quella di regolazione dei trasporti e quella della concorrenza e del mercato”.

Avv. Marra, epistolari o improntate alle rituali relazioni esterne regionali, quali iniziative di sensibilizzazione finalizzate alla accettazione da parte della Liberty Lines della richiesta di ripristino della “Card” intendete, suo tramite, in forma di unione che fa la necessaria forza, immediatamente e coralmente attivare?

“Il gruppo, mio tramite, ha già pronta una lettera da inviare alle Amministrazioni competenti, e cioè ai sindaci di tutti i comuni delle isole minori, al Presidente della Regione all’Assessorato ai trasporti, all’Assessorato al turismo, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministero dello Sviluppo Economico,  nonché all’Autorità garante di regolazione dei trasporti, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato ed alla Liberty Lines. Le richieste sono quelle di tutela del territorio e dell’economia, dello sviluppo sostenibile, della libera concorrenza, della necessità di garantire lo sviluppo sostenibile anche garantendo i contributi umani, culturali e lavorativi dei pendolari e di chi è proprietario o ha un diritto reale di usufrutto/uso di immobili siti in una delle isole minori. La Sicilia ha la possibilità di vivere di turismo, almeno nove mesi l’anno. Purtroppo la gestione dei trasporti, il numero di corse e l’inadeguatezza delle tariffe non garantiscono l’affluenza di turisti per la quasi totalità dell’anno ma solo per un massimo di cinque mesi, che si riducono poi, come sempre, a tre.  Se a ciò si aggiunge che i pendolari ed i proprietari di case non usufruiranno delle agevolazioni per raggiungere le isole minori, le conseguenze saranno devastanti su un territorio già di per sé penalizzato: un impoverimento non solo economico ma anche culturale. Si consideri che i proprietari di case, non solo residenti in Sicilia, ma anche nel resto d’Italia, dal periodo primaverile a quello autunnale raggiungono le loro abitazioni anche nei week end. Senza agevolazioni ciò non è possibile”.

In chiusura ringrazio l’avv. Carmelo Marra per il tempo che mi ha gentilmente dedicato. Scontata la disponibilità di Usticasape a mettere in continuità a disposizione il proprio spazio mediatico per la “causa”, contestualmente gli rappresento l’augurio della nostra redazione usticese, sicuramente condiviso dalle consorelle delle altre isole, che il problema inaspettatamente sorto abbia al più presto immediata, adeguata e soddisfacente soluzione.

Mario Oddo – odmar@libero.it

 

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COMMENTO

Da Luisella

Leggo che la liberty card era dedicata ai proprietari di case sulle isole minori, ma in realtà non è così perché riservata ai soli residenti in Sicilia, quindi una disparità di trattamento tra residenti e non. Dieci anni proprietaria a pagare per intero il salato pedaggio per avere il privilegio di frequentare un’ isola che negli anni ha perso smalto, consensi e aspirazione al turismo….

Una risposta

  1. Leggo che la liberty card era dedicata ai proprietari di case sulle isole minori, ma in realtà non è così perché riservata ai soli residenti in Sicilia, quindi una disparità di trattamento tra residenti e non. Dieci anni proprietaria a pagare per intero il salato pedaggio per avere il privilegio di frequentare un’ isola che negli anni ha perso smalto, consensi e aspirazione al turismo….

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