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La favola scientifica “Usticino” dedicata ai bambini della Scuola Elementare


Chi di noi, almeno per una volta, non si è trovato a dire “Ah!, potessero parlare quelle pietre” o “quegli alberi” o “quelle statue”. Nella realtà, lo sappiamo bene, ciò è possibile solo nell’immaginazione. Ed è proprio facendo ricorso alla fantasia che Franco Foresta Martin e Patrizia Polizzi, geologi di formazione, propongono una favola scritta apposta per i bambini di Ustica, una via di mezzo tra il dilettevole e l’utile, un gioco scientifico in cui ciò che in natura è inanimato per eccellenza, ossia le pietre, incredibilmente si animano e raccontano…Che cosa raccontano? Lo chiediamo al primo autore dell’originale favoletta.

Franco, abituati a leggere i tuoi articoli scientifici e divulgativi ora, in una diversa forma, vediamo nascere una tua nuova “fatica”, condivisa con una collega geologa.

Abbiamo voluto concepire la prima favola scientifica per bambini dedicata espressamente alla geologia e alla vulcanologia della nostra piccola ma straordinaria isola. Il titolo rivela subito l’identità e il ruolo del personaggio-chiave della storia: “Usticino. Un ciottolo racconta la storia geologica di Ustica”.

Come ogni pubblicazione, anche questa nasce da un progetto. Quale in questo caso?

Le favole, si sa, sono il primo approccio dei piccoli al mondo della lettura ed è per questo motivo che abbiamo voluto trasmettere le prime nozioni  di Scienze della Terra attraverso una favola in cui le pietre, testimoni del lungo passato geologico, assumono sembianze quasi umane e cominciano a parlare. Questa metamorfosi che, a prima vista, potrebbe sembrare un parto della fantasia, in realtà per noi geologi assume il senso di metafora. Perchè, di fatto, nei laboratori, con l’aiuto della tecnologia, noi siamo in grado di compiere un prodigio, nel senso che facciamo effettivamente parlare le pietre: infatti le sottoponiamo ad analisi che rivelano la travagliata vicenda della loro nascita e delle loro lente trasformazioni. Dunque questa favola si basa su un lavoro di fantasia ma anche di comunicazione scientifica, che ho avuto la fortuna di sviluppare assieme a un’entusiasta collega geologa come Patrizia Polizzi.

Com’è evidente, in “Usticino” c’è l’utile e il dilettevole: l’istruzione e il divertimento.

E’ così. Noi due autori abbiamo dedicato la favola scientifica ai bambini delle scuole elementari, con l’intento di accendere precocemente la loro passione per la natura e il rispetto per il pianeta Terrra. “Usticino” è un racconto scientifico in cui le rocce di Ustica si animano, diventando personaggi che raccontano la storia della nascita e dell’evoluzione dell’isola di natura vulcanica, oggi del tutto inattiva, che mette in bella mostra crateri, cuscini di lava, depositi di tufi, ceneri e lapilli, esplorabili in totale sicurezza. Si tratta di un espediente, ci auguriamo divertente e istruttivo, attraverso cui bambini e ragazzi possono apprendere come si forma e cresce un monte vulcanico sottomarino, fino ad emergere dal mare e diventare un’isola piccola ma ricca di testimonianze geologiche e vulcanologiche, tanto da essere definita dagli studiosi “Un museo di Scienze della Terra a cielo aperto”.

Il sasso arrotondato di nome Usticino, protagonista della favola, a suo modo, è un piccolo Cicerone. Giusto?

Ben detto. Nella favola, magistralmente illustrata da Fiammetta Foresta Martin, che ha dato un volto fantasioso alle rocce di Ustica, il protagonista principale è Usticino, un sasso di lava arrotondato dalle onde del mare spettatore della formazione geologica dell’isola. Ma Usticino non è solo. Da buon padrone di casa, egli introduce la storia e presenta tutti gli altri personaggi-rocce che sono i co-protagonisti della favola: Lavino, Cuscì, Pomicina, Cipollino, Tufetto e Tufina, ognuno dei quali racconta un capitolo avvincente della storia naturale di Ustica. Insomma, un racconto corale, che si articola in una successione di storie ricche di colpi di scena, scritte con l’intento di stimolare la fantasia e l’innata creatività dei bambini.

Franco, una tua riflessione conclusiva sul tempo che ami dedicare alla divulgazione per i giovanissimi.

Svolgiamo da anni attività di divulgazione scientifica, quindi conosciamo bene le domande e le curiosità dei piccoli. Il libro è concepito con l’intento di anticipare alcune domande e fornire, sia pure in chiave favolistica, risposte corrette sotto il profilo scientifico. Non è un caso che la consegna della favola ai bambini della scuola elementare di Ustica sia stata preceduta da una lunga escursione che abbiamo fatto, assieme alle insegnanti, lungo i sentieri del Boschetto, per fare la conoscenza diretta dei vari tipi di roccia presenti nell’affascinante e vario paesaggio usticese.

In chiusura ringrazio Franco Foresta Martin al quale, è scontato, arriderà un ennesimo successo letterario che naturalmente condividerà con la co-autrice Patrizia Polizzi e con la illustratrice Fiammetta Foresta Martin.

Informo infine che il libro “Usticino” sarà donato in omaggio a tutti i bambini e agli insegnanti della scuola elementare dell’isola di Ustica dall’Editore Villaggio Letterario/Collana ScuolArt.

Mario Oddo – odmar@libero.it

 

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