Lettera aperta ai componenti la giunta comunale di Ustica

OGGETTO: La giunta comunale di Ustica delibera di usare i soldi pubblici per finalità estranee all’interesse della comunità

Dobbiamo innanzitutto ringraziare l’Avvocato Menallo che con il suo odierno intervento ha riproposto all’attenzione la delibera di Giunta relativa alla salvaguardia dell’immagine del Comune. Lo ha fatto con dovizia di informazioni, soffermandosi sugli aspetti tecnici e sulle conseguenze giuridiche della delibera, spargendo altresì qualche pillola di saggezza indorata di sottile ironia. Insistiamo sull’argomento per offrire un altro punto di vista a completamento delle critiche cui la delibera presta il fianco.

Con deliberazione n. 51 del 26 maggio 2025 la giunta del comune di Ustica ha deciso di spendere i soldi pubblici, in un contesto economico e sociale in cui ogni euro speso deve essere motivato da una chiara e concreta utilità per la collettività, per dare incarico ad un avvocato per valutare la presentazione di “querela” a ”Difesa e tutela degli interessi dell’Ente a salvaguardia della sua immagine”.
Essendo la maggioranza dei componenti la giunta collegati, purtroppo, in “modalità telematica” non sono certo che la lettura del testo di detta deliberazione sia stato seguito o riletto con l’attenzione che meritava. Credo e spero di no, altrimenti dovrei dirmi stupito di talune firme apposte in calce al documento.

Una Giunta che cerca di impedire che il cittadino parli, si esprima o si manifesti liberamente pone in essere un atto molto grave che violenta i principi costituzionali che riconoscono, nella libera espressione del pensiero, la pietra angolare della democrazia, che ha il sapore di una minaccia preventiva, un maldestro tentativo di “bavaglio” nella nostra comunità.

Il testo ed anche il costrutto del documento si prestano a numerose considerazioni ma due aspetti spiccano prepotenti. Il primo concerne l’inusitata gravità di tutte le espressioni che compongono la premessa, espressioni che, se confermate dalla sussistenza dei fatti sottostanti, delineano uno stato di gravità della situazione che va ben oltre l’aspetto dell’onorabilità fino ad investire il funzionamento stesso dell’Ente laddove si dichiara che l’emanando provvedimento è destinato “a tutela della professionalità e del sereno agire del personale”. Parole, queste, che pesano come macigni ma che d’altra parte, data la fonte autoriale, non si può non considerarle ponderate.

Il secondo aspetto rilevante risiede nel presupposto del provvedimento; presupposto che non è generico né riferito ad astratta previsione bensì specifico e direi quasi indirizzato: “Premesso che, con maggiore frequenza, si verificano condotte da parte di terzi, nei confronti dell’amministrazione comunale…”. Anche queste parole pesano come macigni perché dicono inequivocabilmente che l’Ente, che già si sente avviluppato in una morsa, conosce chi lo sta soffocando e con quali delittuosi strumenti e ha sempre taciuto…

Seguo con attenzione l’evolversi degli avvenimenti politici e non solo della nostra Isola e di episodi della portata di quelli lamentati dall’Ente non me ne è giunta notizia. Quindi mi sorge, legittimo, un sospetto: ma non è che le “condotte da parte di terzi” pretese delittuose sono da identificare con le critiche pubblicamente mosse all’Amministrazione da taluni cittadini attraverso il blog UsticaSAPE? Ma vuoi vedere che quel florilegio di garbate ancorché vibranti osservazioni su ciò che appare funzionare non al meglio sono state causa per il ricevente di uno stato psicologico meglio conosciuto come “permalosità”?

Vorrei non crederlo ma se devo contemplare questa ipotesi ecco che il documento muta la sua essenza da grido di dolore ad enfasi intimidatoria. E non è bello. Ed è pure controproducente perché sarebbe il bue che dà del cornuto all’asino. Perché? Ve lo spiego subito.

Su UsticaSAPE abbiamo espresso pubblicamente critiche sempre con toni garbati, a volte anche ironici e sarcastici, ma sempre in modo oggettivo e costruttivo; mai mosso da interessi personali o comunque che non fossero comuni; con nessun intento di avversione politica; senza insulti personali, senza smania di protagonismo (perché Dio mi guardi da incarichi pubblici).

Ho parlato di:

• degrado di Piazza Armeria: è oggettivo;
• chimera del riposizionamento dell’aliscafo: è oggettivo;
• malfunzionamento della webcam: è oggettivo;
• belvedere che fa vedere un bel niente: è oggettivo
• servizio di raccolta di rifiuti claudicante: è oggettivo
• colombacci e conigli che hanno distrutto la nostra agricoltura: è oggettivo
• cimitero abbandonato… aspettando l’intervento della Forestale: è oggettivo
• grave errore togliere la Cittadinanza onoraria a Grandi Personaggi dopo la morte per “salvare” Mussolini: è oggettivo
• spropositati e incontrollati aumenti tariffe idriche: è oggettivo

Se l’aver trattato questi argomenti e con i modi di cui ho detto prima fa di me un soggetto che:

• trascende la semplice critica
• formula frequenti allusioni alla limpidezza istituzionale
• infanga, penalizza e degrada l’immagine dell’istituzione Comune
• colpisce l’onorabilità morale e l’affidabilità professionale degli Amministratori, di tutto il personale comunale oltreché dell’intera comunità amministrata (!!!)
• compromette il sereno agire del personale

…be’ direi che se il mio nome venisse accostato a siffatte fattispecie – oltretutto da dimostrare perché non basta battere il piedino per terra – credo che avrei titolo per denunciare il tono diffamatorio dell’accusa.

Ciò premesso, ritengo che detta deliberazione debba essere ritirata in quanto configura un uso improprio di risorse pubbliche per finalità lontane dall’interesse collettivo e passibili di rilievi di merito e di legittimità.

Ustica, 17 giugno 2025

Pietro Bertucci