La Liberty Lines dal prossimo 1° gennaio ha deciso di sopprimere la Liberty Card a favore della Liberty Express che comporterà un sensibile aumento del costo del biglietto penalizzando tutti coloro, che pur non essendo residenti ad Ustica, hanno forti interessi sull’Isola come nativi ma non residenti, proprietari di case, lavoratori pendolari, insegnanti, operatori sanitari, ecc.
A fronte di questi ingiustificati aumenti chiediamo alla nostra Amministrazione come intende intervenire in considerazione che lo Stato e la Regione finanziano cospicuamente tale Società e non sempre i servizi forniti sono all’altezza del costo corrisposto..
Di seguito il testo della comunicazione inviata alla Liberty Lines il 30 dicembre 2020 dal Sig. Massimiliano Reyes e l’informativa ai clienti della Liberty Lines
“Apprendiamo, con stupore ma senza meraviglia essendo la notizia nell’aria da tempo, della novità tariffaria che andrà a sostituire la Liberty Card. È scandaloso che codesta società, tra l’altro nell’attuale contesto storico, decida di affondare il colpo di un aumento tariffario così pesante che colpirà tanto i residenti dell’isola di Ustica (già penalizzata dalle attuali tariffe) quanto i possessori di seconde case, tenendo conto del sostanzioso contributo pubblico che Stato e Regione garantiscono annualmente. La condizione di monopolista di fatto di cui gode codesta società non giustifica una campagna tariffaria così aggressiva che, alla resa dei conti, otterrà il risultato, pessimo, di danneggiare le economie isolane e contemporaneamente ritorcersi contro perché, è fuori di dubbio, spingerà gli utenti a trovare alternative e, in ultima analisi, a ridurre comunque i ricavi che Liberty Lines programma di ottenere in futuro. Auspichiamo un ripensamento di questa politica incomprensibile, manifestando tutto lo sconcerto che questa miopia imprenditoriale, che mira solo al massimo profitto, non può che generare.”
Massimiliano Reyes
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COMMENTO
Da Carlo Abbatino
Mi auguro che il governo regionale, che come sappiamo ha elargito denari pubblici alla compagnia Ustica Lynes determinando qualità, costi dei trasporti e purtroppo anche il monopolio, pretenda il ripensamento di questa scellerata decisione che incide pesantemente sull’economia dell’isola e di numerose famiglie
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Dalla California Agostino Caserta
Descrizione articolata, corretta e puntuale del Sig. Reyes. Il paradosso e’ che non solamente i viaggiatori saranno danneggiati ma anche la Compagnia che vendera’ meno biglietti. Questa Compagnia e’ finanziata dalla Regione, datore di lavoro cui spetta dare il benestare per una decisione cosi impopolare e strana e che dovrebbe supervisionare anche la qualita’ del servizio offerto agli utenti che e’ molto scadente, come la qualita’ dei mezzi di trasporto usati. Necessaria una CLASS ACTION di tutte le isole contro la liberty lines per le molte inadempienze e ABOLIRE IL MONOPOLIO !!
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Da Palermo Piero Pomilia
Bene!!! Grazie della bella iniziativa che ci penalizza sempre e forse piu’ del solito. Avere la casa a Ustica e fare vacanza e’ un lusso che solo noi ricchi nababbi possiamo sostenere. Gli auguri sono in stile 2020
3 risposte
Bene!!! Grazie della bella iniziativa che ci penalizza sempre e forse piu’ del solito. Avere la casa a Ustica e fare vacanza e’ un lusso che solo noi ricchi nababbi possiamo sostenere. Gli auguri sono in stile 2020
Descrizione articolta, corretta e puntuale del Sig. Reyes. Il paradosso e’ che non solamente i viaggaitori saranno danneggiati ma anche la Compagnia che vendera’ meno biglietti. Questa Compagnia e’ finanziata dalla Regione, datore di lavoro cui spetta dare il benestare per una decisione cosi impopolare e strana e che dovrebbe supervisionare anche la qualita’ del servizio offerto agli utenti che e’ molto scadente, come la qualita’ dei mezzi di trasporto usati. Necessaria una CLASS ACTION di tutte le isole contro la liberty lines per le molte inadempienze e ABOLIRE IL MONOPOLIO !!
Mi auguro che il governo regionale, che come sappiamo ha elargito denari pubblici alla compagnia Ustica Lynes determinando qualità, costi dei trasporti e purtroppo anche il monopolio, pretenda il ripensamento di questa scellerata decisione che incide pesantemente sull’economia dell’isola e di numerose famiglie