Ustica sape

Lettera di saluto a “Don Lorenzo”


Ustica, 13 Settembre 2020

Caro Don Lorenzo,

questo è uno di quei momenti nei quali nella vita non vorremmo mai trovarci. Ma è la vita stessa, nella sua essenza naturale, che ci conduce sempre, nostro malgrado, ai distacchi più o meno profondi e sempre dolorosi.

La nostra esistenza terrena è una serie di cicli ed oggi siamo qui ad affrontare, con la dovuta serenità d’animo alla quale il buon Cristiano è abituato in funzione della propria Fede, uno dei cicli di vita della nostra Comunità e del nostro Parroco Don Lorenzo iniziato otto anni fa e che si concluderà a giorni.

Abbiamo già avuto diversi incontri, privati ed istituzionali, parlando ed immaginando questo momento che non sarà mai uguale al momento del vero distacco.

In occasione del tuo avvicendamento ciò che ci aiuta e ci consola è che non è un “addio” ma un “arrivederci”.

Abbiamo cercato di condividere – e forse non sempre riuscendoci –  le gioie, i dolori e le preoccupazioni.

La nostra riconoscenza è grande per il dono della tua presenza attenta e ricca, in particolare nei confronti dei nostri giovani e dei nostri anziani.

Siamo profondamente orgogliosi di avere avuto un “Pastore” come te che con la sua pazienza e disponibilità ci ha guidati nella sua complessa – e forse poco compresa – missione ma che è riuscito a rendere viva la Comunità.

Sono tanti i ricordi piacevoli che custodiamo nella nostra mente e nei nostri cuori, tanti quanto il tempo vissuto insieme a te.

Abbiamo passato anche momenti difficili, momenti di incomprensione, momenti di delusioni ma il ricordo più bello è quello di averci accettato così come siamo, con tutti i nostri pregi e difetti e di aver ricevuto in cambio l’amore che un padre ha verso i propri figli.

Sono certo di interpretare il pensiero della Comunità Usticese esprimendoti il nostro “GRAZIE !” dal profondo del cuore per gli anni vissuti con te in questa Comunità ed un vero grazie per tutto quello che hai fatto in particolare per ognuno di noi e ti ricorderemo sempre come parroco di questa Chiesa e non solo come un vero Padre ma come un fratello.

Grazie per i tuoi consigli, grazie per aver accettato i nostri limiti e le nostre titubanze, grazie per averci sempre incoraggiati a fare meglio, grazie per essere stato zelante “operaio” della Chiesa affinché la nostra Comunità fosse prolifera di buone azioni.

Don Lorenzo, hai percorso un tratto della tua vita insieme a noi e ti assicuro che il tuo passaggio, fra slanci e battute d’arresto, fra pregi e fragilità, lascerà indubbiamente un segno indelebile nel tempo.

Il tuo trasferimento è segno tangibile della provvisorietà di questi legami, umanamente importanti, ma destinati a cambiare, soprattutto nella vita di un sacerdote; sono convinto comunque che, con la tua determinazione, saprai ricominciare in un nuovo ambiente e con nuove persone.

L’augurio di tutti noi qui presenti, si concretizza nelle parole di San Francesco che, con gioia vera, doniamo a te questa sera:

“Il Signore ti benedica e ti custodisca, mostri a te il Suo volto e abbia misericordia di te. Rivolga verso di te il Suo sguardo e ti dia pace”.

    Il Sindaco
Salvatore Militello

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COMMENTO

Da Palermo Gaetano Nava

Noto con viva soddisfazione che il tanto spauracchio “Covid19″ a distanza di circa 40 giorni nella chiesa di ustica non esiste più. Il tempo intercorso dal giorno del funerale di BRUNO CAMPOLO al giorno del discorso del Sindaco ,per il commiato a Padre LORENZO. La mia non é polemica verso il Sindaco , anzi va un plauso per le parole espresse nei confronti del Parroco. Il giorno del funerale di BRUNO, avevo chiesto di ricordarlo leggendo poche righe , che come tempo avrei impiegato un 5 minuti non di PIÙ commozione permettendo, ma mi è stato vietato , ” dicendomi che per ragioni di Covid 19, ” non si.potevano fare dei discorsi. Invece ho letto e visto che domenica 13 alle ore 18 , si sono usate due pesi e due misure, capisco che bisognava da parte del Sindaco ringraziare l’operato di Padre LORENZO in questi 8 anni di permanenza ad ustica , ma in quel giorno c’era da ricordare un uomo che aveva lasciato questa vita terrena ed era l’ultima possibilità di farlo.

Una risposta

  1. Noto con viva soddisfazione che il tanto spauracchio “Covid19″ a distanza di circa 40 giorni nella chiesa di ustica non esiste più. Il tempo intercorso dal giorno del funerale di BRUNO CAMPOLO al giorno del discorso del Sindaco ,per il commiato a Padre LORENZO. La mia non é polemica verso il Sindaco , anzi va un plauso per le parole espresse nei confronti del Parroco. Il giorno del funerale di BRUNO, avevo chiesto di ricordarlo leggendo poche righe , che come tempo avrei impiegato un 5 minuti non di PIÙ commozione permettendo, ma mi è stato vietato , ” dicendomi che per ragioni di Covid 19, ” non si.potevano fare dei discorsi. Invece ho letto e visto che domenica 13 alle ore 18 , si sono usate due pesi e due misure, capisco che bisognava da parte del Sindaco ringraziare l’operato di Padre LORENZO in questi 8 anni di permanenza ad ustica , ma in quel giorno c’era da ricordare un uomo che aveva lasciato questa vita terrena ed era l’ultima possibilità di farlo.

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