Ustica sape

Messa in sicurezza e allungamento Molo Taormina


Sindaco,

Mi ero ripromesso, ancor prima della stesura su carta della tua intervista, di non intervenire più sull’argomento “Approdo” , trasformato da altri interventi successivi in “Portualità” ed in ultimo, da te, in “Sicurezza”, in quanto ritenevo di avere (troppo) ampiamente scritto ed ero convinto, per come sono, che si fosse capito qual’era , ed è, il mio senso.

Ho letto appassionatamente e molto attentamente la tua “intervista”, un po’ a ruota libera spaziando tra molteplici problematiche – com’è giusto che sia per un Sindaco che deve guardare “ l’insieme “ – ma allo stesso tempo non deve fuorviare il Lettore dalla tematica principale e mi sono convinto che non sono riuscito nel mio intento quando leggo riferendoti ai miei interventi: …” sulla ubicazione dei moli ed è l’unica cosa di sensato, mi è stato detto, che è stato scritto. ….” e quindi continuo a non meravigliarmi e deduco che non è stato capito il “senso” degli interventi stessi.

Questo mi duole e mi spiace e dovrò scrivere anche del “ sesto senso “.

Ma andiamo con ordine.

Così come ho scritto per l’amico S.re Compagno vorrei fare con te riassumendo, succintamente, i miei interventi (spero di non dimenticare nulla):

a) Io ho sempre parlato di “molo alternativo allo Spalmatore” che, visto quelle che sono al momento le attuali portualità, ritengo sia utile ed indispensabile per l’Isola;

b) Ho sempre sostenuto che sull’argomento non esiste una parte ed una controparte, bensì il bene dell’Isola ed in quest’ottica erano i miei interventi;

c) Ho cercato di far comprendere a te ( ma ancor di più al Consiglio Comunale) che così come siamo strutturati una possibile soluzione ai problemi dei collegamenti poteva essere ( e lo è ) il completamento del pontile allo Spalmatore, adducendo tutte le motivazioni sin’ora da me scritte nei predenti interventi (mi dispiace se qualcuno no ne abbia capito il senso);

d) Non ho mai riferito che bisogna fare tutto ex novo perché questo sarebbe davvero “insensato”, non sarebbe né praticabile ( purtroppo ) né più realizzabile;

e) Ho scritto sulle strutture che abbiamo funzionanti e cosa necessiterebbe fare per “limitare i danni” ( mancati collegamenti, ed anche questo mi sembra sensato), ho detto che abbiamo cominciato col piede sbagliato e si è proseguito peggio;

f) Non comprendendo, e talvolta non condividendo, le tue motivazioni del “ contro all’approdo allo Spalmatore “ si è fatto, con i vari interventi, un excursus ( vero o non vero ) di alcuni anni di progetti sulla portualità cercando di farti capire che, nelle more di quello che si farà o si potrebbe fare in futuro ( non domani ma chissà quando), si può fare questo ( approdo Spalmatore) per diminuire le difficoltà nei collegamenti;

g) Ci sono stati diversi interventi, anche tecnici, a favore all’approdo alternativo Spalmatore;

Invece tu rispondi:

a) “ L’allestimento di un approdo alternativo a Punta Spalmatore è una eventualità che questa amministrazione, il cui mandato, com’è noto, scade nel 2013, non prende minimamente in considerazione. Poi vedremo cosa accadrà quando si insedierà il nuovo sindaco, anche se da cittadino continuerei a essere assolutamente contrario”;

b) …” abbiamo una serie di giuste note dalla Capitaneria di Porto secondo le quali, ugualmente, sia il molo di cala Santa Maria, che l’approdo di Cala Cimitero non sono in sicurezza.”

c) “ Con il Genio Civile Opere Marittime e con la Capitaneria di Porto si sta lavorando per mettere in sicurezza questi due approdi (Cala S. Maria e Cala Cimitero). È completamente tramontata, obsoleta, inattuabile, impraticabile la vecchia teoria di mettere un molo di contenimento all’altezza del Villaggio Pescatori. C’è stato un primo no, ma ora c’è un no definitivo.”

d) “si sta redigendo un progetto di massima che prevede … l’allungamento di 150 metri del molo Taormina (con una girata dello stesso verso destra) sì da chiudere il molo Sailem.”

e) “Questo progetto è già stato accettato dai comandanti dell’aliscafo che hanno visto il progetto di massima e studiato anche gli eventuali flussi interni, il cosiddetto antimamma, – non dovrebbe più di tanto sconvolgere l’interno della cala Santa Maria.”

f) “Stiamo parlando di mettere in sicurezza – stiamo attenti – Se noi potremo realizzare qualche cosa all’interno di queste due portualità è perchè sfrutteremmo una legge sulla messa in sicurezza, che è differente dalla legge sulla progettualità,….”

Quindi bocci definitivamente la proposta dell’approdo alternativo allo Spalmatore con una serie di motivazioni non sempre comprensibili ( a me comune mortale, con cicli e ricicli di acqua e profondità del vulcano ) e sposti l’attenzione del lettore sulla “Sicurezza degli approdi”.

E questi sono argomenti diversi ( hai ragione quando dici bisogna fare un bando a parte, ma nessuno ha scritto che devi utilizzare la messa in “sicurezza” per completare il pontile Spalmatore ): la sicurezza è una cosa, l’approdo alternativo è un’altra.

Se vuoi , parliamo della “Sicurezza” ( ma non dimentichiamo lo “Spalmatore”)

Ora, per come tu stesso scrivi per la messa in Sicurezza della Cala S. Maria stai facendo predisporre un “progetto di massima” che prevede – cito le tue parole – :

Messa in sicurezza. La Soprintendenza non avrebbe problemi ad allungare il Molo Taormina – di 150 metri – perché già esistente e questo, secondo gli studi del Genio Civile Opere Marittime, aumenterebbe notevolmente la sicurezza all’interno della Cala Santa Maria, ma soprattutto, l’allungamento del molo Taormina, prevede che gli stessi aliscafi, oltre che il mezzo navale, possono approdare nel molo stesso lasciando completamente libera , quindi al cabotaggio e a noi cittadini normali, la fruibilità della Cala Santa Maria.”

Quindi siamo “ a cavallo”, siamo a posto: la Sovrintendenza è d’accordo, il Genio Civile OO.MM. anche, l’Amministrazione pure, i pareri favorevoli dei Comandanti.

Ora non resta che trovare i soldi e realizzare l’opera. Quanti anni ci vorranno?

Sempre da comune mortale mi sono permesso, con i miei mezzi a disposizione, di immaginare mettendo su carta ciò che tu dici, con una immagine satellitare dove –trasformiamo- la nave attraccata di 80 metri ( da moltiplicare x 2) e pensiamo, con una piccola girata a destra ( Sud Ovest), come se fosse pontile e questo è il risultato:

VISTA SATELLITE CALA SANTA MARIA

Che distanza avremo tra la testata Sailem e la costruenda?

Scusami ancora, prolungando la “Taormina” la nave attraccherebbe ( di fianco), dove lo mette il portellone?

Mi permetto di suggerirti che la banchina di 150 metri ( di cui tu parli e che sicuramente metterebbe in sicurezza la Cala S. Maria al suo interno – e sono d’accordo con te se il solo fine è questo – ) se è vero che la lasciano fare, la si deve fare NON prolungando la banchina “Taormina bensì adiacente alla stessa in modo che la nave possa mettere il portellone sulla “Taormina” stessa. Il che significa spostare tutto ciò che tu dici (presumo verso “Borzì” che mi sembra più sensato, perché altrimenti resta poco spazio tra la testata “Sailem” e la costruenda banchina) quindi va traslata vicino alla scogliera che partendo da sotto la Villa “Ferrara”, prosegue verso “Borzì” per uscire fuori dritta dalla punta “Mezzaluna” con un pezzo finale verso sud-ovest. Quindi a questo punto sarebbe il caso di congiungere la “Taormina” con la scogliera “Ferrara”, “Borzì”, seguire “madre natura” ed uscire fuori la punta Mezzaluna secondo le tue previsioni. Praticamente addossarsi completamente alla scogliera.

E se così fosse ci “avviciniamo” di molto a quello che era il progetto della Cala tanti anni fa ( nel plastico).

Davvero troppo bello, ma con il dovuto rispetto e scetticismo ( ma non per te!) mi auguro che ciò avvenga, ma ci credo poco.

Ma nelle more – anni – ( ed ecco il senso di tutti i miei interventi ), che si discute, si progetta e si realizza “la nuova opera” che facciamo quando ci soni i venti da ENE- E-ESE-SE-SSE, omettiamo i viaggi o, peggio, continuiamo a tornare a Palermo senza sbarcare ?

Ecco qual’è il senso dell’attracco alternativo allo Spalmatore.

In quel sito bisogna sicuramente spendere meno sfruttando di già la roccia esistente (spianandola) e comunque ciò non significa che se si fa lo “Spalmatore” non si deve fare la “Cala” anzi si potrebbe dire, così come noi facemmo per la “Taormina” (quando crollò la banchina “Sirena”), che la costruiamo in attesa dell’altra. La “Taormina” fu realizzata in 40 giorni e la dichiarammo provvisoria .

Mi preoccupo quando leggo che comunque tale problematica verrà affrontata dalla “nuova Amministrazione nel 2013” . Che significa che sino ad allora non cambia niente o comunque non iniziamo neanche l’iter.

Ti ringrazio comunque per i tuoi “chiarimenti burocratici” che non sono in grado ne di confermare ne di smentire ( non essendo a conoscenza dei fatti e prendendo SEMPRE per buono ciò che viene scritto ) ma devo parzialmente smentirti sul fatto che i Comandanti abbiano approvato tale “nuovo progetto” avendo chiesto direttamente sia ai Comandanti Siremar che alla stessa Compagnia ed entrambi mi hanno riferito di essere all’oscuro di tutto.

Salvatore Militello

P.S.: Il sesto SENSO (citato in premessa) il POLITICO :

Appare inverosimile che un Sindaco, da politico, dica di NO a qualcosa, ancor di più se questa qualcosa è utile e che riguarda TUTTA la Comunità.

Di solito dicono sempre SI i politici… ( lo ammette lo stesso Sindaco quando scrive del finanziamento che, a Suo dire, salvo smentite, era solo una promessa elettorale.)

Allora perché ha detto NO pur sapendo che Lui ha solo 1 anno e ½ di legislatura?

Sarebbe stato più facile e più semplice dire SI, sapendo, dato i tempi tecnici di realizzazione, che Lui non sarebbe più stato Sindaco; forse perché il Suo NO a noi, equivale ad un SI (MESSAGGIO) per altri?

SM

 

2 risposte

  1. Eh si caro Salvatore, hai proprio ragione! Tergiversare è una modalità molto in voga tra i politici, ma ad Ustica è diventato imprescindibile per forviare le menti, già confuse per i problemi quotidiani, dei cittadini. Molti quesiti non trovano risposta adeguata e ti va bene quando si scomodano per risponderti. Abbiamo riempito pagine di questo sito, sperando di fare sentire la voce dei cittadini, il sindaco ci sente benissimo, ma non ascolta…. non c’è e non ci sarà mai un dialogo tra amministrazione e
    popolo….

    Ps: Ad un anno e mezzo dalla fine di questo mandato, già si parla di papabili candidati sindaci di Ustica, con tanto di nome cognome ed interviste……la carcassa non è stata ancora del tutto consumata che ci si avventano nuovi predatori……

  2. Dopo tutti gli interventi, fiumi di parole, solleciti, pareri tecnici ed altro, dico che per porre il problema nella discussione, come caldeggiato dal caro Pietro, c’è un solo modo al quale qualunque politico o amministratore non può sottrarsi. La raccolta di firme, le richieste specifiche, i tempi di risposta ed infine il deposito presso il protocollo della casa comunale.
    Quanto detto, sortirà un preciso obbligo di discussione e risposta pubblica al quale gli amministratori di Ustica non potranno derogare. La mancanza sarebbe molto grave quindi……………

    Un salutissimo a tutti

    Michele Manzitti

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