Ustica sape

Natura, storia, archeologia e (ovviamente) cibo: mille e una ragione per andare a Ustica


Nell’isola della maga Circe non ci si annoia mai. In questo bel promemoria, fatto con l’aiuto di chi conosce davvero l’Isola, vi “ricordiamo” le ragioni per andarci e per tornarci

Fonte: Balarm.it

Jessica Di Bona – Appassionata di arte e cultura
8 giugno 2021

A quasi 70 km da Palermo, nel Tirreno, sorge l’isola di Ustica, una delle più affascinanti, di origine vulcanica. Le coste sono caratterizzate da numerose grotte naturali e alcuni storici ritengono che corrisponda all’isola ”Eea”, citata nell’Odissea, ovvero la dimora della maga Circe, quindi è bene fare attenzione e non risvegliare antichi incantesimi.

Ustica continua a mantenere la ”magia”, anche a livello naturalistico, è infatti la prima Area Protetta Marina d’Italia, dal 1986. L’isola è il Metropolitan Museum di chi pratica attività subacquea ma anche di chi vuole dare un’occhiata alle ”opere sottomarine”, senza fare particolari immersioni, attraverso il cosiddetto ”battesimo del mare”. È inoltre caratterizzata – ça va sans dire – dal mare cristallino.

Natura, storia, archeologia, enogastronomia e le tinte blu del mare, rendono Ustica un posto unico in cui non ci si annoia mai. L’isola è inoltre Covid free: «Da più di venti giorni siamo Covid free. Siamo riusciti a vaccinare tutti, quindi ora con orgoglio possiamo guardare alla stagione turistica», ci racconta Francesco D’Arca, il Presidente del Consiglio Comunale di Ustica.

Allora cosa aspettiamo? Scopriamo le meraviglie di Ustica e progettiamo la nostra vacanza. Andiamo per ordine.

UN’ISOLA ”A MISURA D’UOMO”

A Ustica è possibile trovare un’atmosfera diversa da quella delle altre isole, poiché si tratta di un luogo per certi versi ancora incontaminato e poco affollato: «È una tipologia di vacanza diversa da quella delle altre isole. Qui cerchiamo di incentivare un turismo sostenibile, molto slow non fast. Le cose che si apprezzano sono molto naturali, non c’è una grande vita mondana, ma ci sono tantissime cose da fare per chi ama la natura, è un posto davvero rilassante, un’isola a misura d’uomo», ci racconta il presidente del Consiglio comunale di Ustica Francesco D’Arca.

SENTIERI

Oltre ad essere Area marina protetta, Ustica è anche una ”Riserva terrestre”, gran parte del territorio è infatti Riserva Naturale Orientata. Molti sono i percorsi pedonali ed è anche possibile visitare la zona in bicicletta, attraverso i ”sentieri del bosco”.

Il ”Sentiero del Tramonto” si snoda lungo il versante settentrionale, tra i 100 e i 200 metri di altezza. Il panorama è incantevole sulla pianura Tramontana e sulla costa. Seguendo le indicazioni del nome – continua D’Arca -, è consigliato percorrere il sentiero al tramonto. «Il sentiero sarà oggetto del progetto di valorizzazione del patrimonio naturalistico e verrà reso fruibile da portatori di handicap».

Il ”Sentiero del Mezzogiorno” si snoda fra Torre Santa Maria e il faro di Punta Cavazzi e attraversa tutta la costa meridionale dell’isola. Lungo il sentiero si possono trovare fichi d’india, aglio selvatico, capperi, more, lentisco, ginestra e altre prelibatezze.

FONDALI

Come già annunciato, i fondali sono una sorta di museo sottomarino, il Louvre degli abissi. Una delle attività più quotate è proprio quella dedicata alle immersioni: «Il giro in barca è una delle attrattive principali, lo snorkeling a Cala Sidoti, le uscite notturne», ci consiglia Gigi Tranchina, che si occupa di organizzare i tour. Tutti possono immergersi nelle acque di Ustica, anche chi non è particolarmente allenato: «Un’altra esperienza è il ”battesimo del mare”, un’immersione a basse

profondità, per chi vuole provare a scoprire il mondo della subacquea, anche senza brevetto, fino a 12 metri, l’istruttore ti porta giù in sicurezza», ci assicura Gigi.

Nelle acque di Ustica è possibile ammirare tanta biodiversità, reperti archeologici, pesci di scogliera, gamberi rossi, barracuda, cernia bruna, aragoste, ecc. Si finisce per perdersi in uno spettacolo cromatico creato dalla varietà dei pesci e dalla luce che filtra nell’acqua, tra antri silenziosi e scogliere vulcaniche: «Le navi cercavano rifugio sull’isola di Ustica. Nei fondali ci sono tantissimi reperti, ultimamente è stata rinvenuta una nave romana a 80 metri di profondità.

Nell’ambito del progetto di valorizzazione del patrimonio naturalistico, vogliamo realizzare un museo interattivo, installando delle telecamere in fondo al mare, così saranno le immagini ad essere trasportate all’interno del museo e i reperti rimarranno nel loro luogo di rinvenimento. Sarebbe il primo museo con immagini teletrasportate», ci svela Francesco D’Arca.

Le zone dove poter fare immersione sono tante: Punta Cavazzi, Grotta delle Cipree, Punta Galera, Secca della Colombara, Punta Falconiera, Grotta dei gamberi, Grotta dei Cirri, Piramidi, Scoglio del Medico e tante altre, ognuna con particolarità diverse.

GASTRONOMIA

Per quanto riguarda l’aspetto culinario, Ustica ha tanto da offrire, e tutti i prodotti sono caratterizzati da genuinità. Impossibile, per esempio, non assaggiare i gamberetti, dolcissimi, teneri, da mangiare rigorosamente col guscio, che è molto nutriente. Un altro prodotto tipico dell’isola sono le lenticchie a coltivazione biologica, molto nutrienti, presidio Slow Food.

Una curiosità, le lenticchie di Ustica sono finite nello spazio, esattamente, avete letto bene: «Samantha Cristoforetti ha portato con sé sette prodotti di eccellenza, tra cui la lenticchia di Ustica», ci racconta Francesco D’Arca, e aggiunge «Se la metti a cucinare, con carote e altri ortaggi, la lenticchia si cuoce prima. Se ne produce una quantità molto limitata. Un anno di coltivazione e sette anni di riposo si tratta delle lenticchie più piccole d’Italia».

Un’altra prelibatezza sono i capperi, prodotto autoctono che si può raccogliere tra le rocce, e ancora il formaggio fresco ottenuto dal latte di capra. «Anche la fava è Presidio Slow Food. Il suolo è vulcanico, quindi è ricco di ferro e di minerali. Per adesso c’è la riscoperta dei grani antichi, così come anche il vino, che ha buone qualità organolettiche», ci racconta Gigi.

Alcune specialità da gustare assolutamente sono la pizza usticese, le cassatelle (dolci natalizi), i ”gigi” (dolci), e alcuni tra i ristoranti da non perdere sono ”Il Terrazzino”, ”Carruba”, ”Il Faraglione”, ”L’isolotto”.

ARCHEOLOGIA

Oltre al fenomenale repertorio archeologico sottomarino, un unicum che già da solo basterebbe a incantare i visitatori, molto rilevante dal punto di vista storico è il Villaggio del Faraglione, risalente 1500 a.C., che prende il nome dal faraglione del Colombaro che si staglia dinanzi al plesso archeologico. Si trova in contrada Tramontana, dunque nella parte settentrionale dell’isola.

Un altro luogo importante è la Rocca della Falconiera, un sito archeologico di età romana dove, in epoca borbonica, venne realizzata una fortificazione di difesa. Il Forte della Falconiera, a quasi 160 metri di altezza, è uno dei luoghi più suggestivi dell’isola. Alle pendici della Rocca sono stati ritrovati una vasta necropoli e diversi ipogei di età ellenistico-romana.

Infine il Museo archeologico è un luogo imperdibile per gli appasionati di storia e cultura. Sono presenti oggetti della Media età del Bronzo, suppellettili domestiche, utensili, monili di vari materiali. Vi sono anche reperti che risalgono all’età ellenistico-romana. Troviamo infine delle torri costiere costruite in epoca borbonica, a difesa dell’isola dalle incursioni corsare, come ad esempio la Torre di Santa Maria.

AVVENTURA

Abbiamo già menzionato alcuni luoghi a proposito delle immersioni, ma uno spazio a parte va dedicato alle grotte, che possono essere visitate facendo un giro in barca. La visita delle grotte regala un’esperienza sensoriale unica: i giochi di luce tra le insenature, lo scintillio dell’acqua blu, il fascino selvaggio di luoghi solitari che racchiudono millenni di storie e avventure.

Il suono dell’acqua che lambisce le scogliere e l’eco delle voci tra le rocce ci riportano a racconti mitologici, tra sirene e pirati.

Tra le grotte, ricordiamo la Grotta Azzurra, definita così perché il mare ha un colore blu intenso, la Grotta verde, dalle tinte verde smeraldo. Ancora la Grotta Pastizza, con le sue antichissime stalattiti, la Grotta delle Barche, dove un tempo i pescatori si rifugiavano durante le tempeste, la Grotta dell’Oro, con pareti che ”brillano”. Dulcis in fundo, la Grotta segreta, un posto incantevole: «Il giro delle grotte mediamente dura due ore, è molto interessante anche per vedere l’isola dal mare.

La grotta segreta si trova dentro la riserva marina, è poco conosciuta, è un tunnel e la piscina naturale si trova vicino al faro, in zona Spalmatore», ci racconta Gigi Tranchina. Grazie alla presenza delle grotte, non è difficile imbattersi in vere e proprie piscine naturali. I giri in barca si possono fare in qualsiasi momento, anche se l’ideale è la mattina, per i particolari giochi

di luce che si creano: «Io consiglio di fare i giri la mattina, soprattutto alle 10 del mattino», suggerisce Gigi, «ma in qualsiasi momento il giro in barca è affascinate», aggiunge.

Ho deciso di andare in vacanza, e tu? Dopo aver elencato (e letto) le meraviglie di Ustica, non ci resta che prenotare il primo volo, ops! Il primo aliscafo.

Fonte: Balarm.it

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