1/2 Kg farina
6 uova
1 guscio di olio di oliva
Mescolare a lungo (la nonna dice sino a quando l’impasto non fa le “papole”) la farina, le uova e il guscio di olio di oliva.
Quando l’impasto è bene amalgamato lasciarlo riposare per almeno un’ora.
Prendere dei pezzetti d’impasto e formare dei listelli dello spessore, più o meno, di una sigaretta. Tagliare questi listelli ad una lunghezza compresa tra un centimetro e un centimetro e mezzo e tenerli separati. Appena pronti friggerli a fuoco lento, poco alla volta, in abbondante olio di semi in una padella o tegame dalla bordura alta, sino a quando non prenderanno il colore – castano chiaro.
Prendere ora un po’ meno di un quarto di litro di vinocotto, metterlo in un tegame , aggiungere 4 cucchiai di zucchero e, a fuoco lento, mescolare per 15/20 minuti sino a quando il vino cotto non diventa caramellato. Ora puoi aggiungere la buccia di un limone (non trattato) grattugiato e i “gigi” fritti. Amalgamare bene il tutto. Prima di toglierli dal fuoco, aggiungere una bustina di vaniglia e una spolverata di cannella e dare l’ultima amalgamata. Mettere il tutto in un piatto piano (o vassoio) umido e modellare i “gigi” a piacimento con due mezzi limoni.
P.S. In mancanza di vino cotto si può usare il miele, senza l’aggiunta di zucchero, nella stessa quantità. Una variante potrebbe essere l’aggiunta di mandorle tostate, come da foto.
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