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Primo riconoscimento dei precari dei vigili del fuoco del Governo Italiano. Tra presente e futuro in compagnia dei fratelli Avvocati Vincenzo e Massimo Canu


In generale il 16 settembre è il 259º giorno del calendario gregoriano (il 260º negli anni bisestili), e mancano 106 giorni alla fine dell’anno. Nel particolare il 16 settembre di questo anno, è un giorno che ha dello storico per alcune categorie di lavoratori italiani, infatti viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DDL numero 131, anche definito salva infrazioni. Cosa sono le infrazioni? Per dirla in parole “povere”, sono delle mancanze nell’ applicazione di norme o leggi, in questo caso da parte  di uno Stato membro nei confronti dell’ Europa. All’ interno di questo decreto, possiamo riscontrare nel suo articolo 12, la risposta dello Stato Italiano, ad uno stato d’infrazione con codice di riferimento 2014/4231. Tale art. 12 rappresenta il “tentativo” da parte del Governo Italiano, di scongiurare l’ infrazione e le salatissime multe che ne deriveranno, se l’Italia non darà seguito a quanto richiesto dall’Europa.

L’articolo 12 disciplina la responsabilità risarcitoria per l’abuso della precarizzazione dei lavoratori da parte della pubblica amministrazione.

Tra questi lavoratori con contratto a tempo determinato, ci sono i precari dei vigili del fuoco, e sono a parlarne con noi gli avvocati Massimo e Vincenzo Canu, dell’ omonimo studio legale Canu. Sono loro gli artefici della presenza di questo comparto di precari all’interno del decreto legge.

Dò il benvenuto all’Avv. Vincenzo. L’articolo 12 parla di risarcire questi lavoratori, ma nei precedenti confronti con suo fratello Massimo, abbiamo sempre affrontato la questione dei precari parlando di stabilizzazione. In attesa della sentenza della Corte di Giustizia Europea, che chiarirà cosa l’Europa si aspetta dall’ Italia, cosa dobbiamo aspettarci per questa categoria, stabilizzazione o risarcimento?

Buongiorno, per fare chiarezza, stabilizzazione ed indennizzo sono due strade separate. La stabilizzazione l’abbiamo chiesta per tutta la categoria con il ricorso alla Commissione Europea già dal 2015. Era la logica conseguenza alla nostra prima richiesta accolta, cioè quella di far riconoscere la categoria tra i precari (ricordo che i discontinui venivano esclusi sistematicamente dalle leggi sul precariato).  La procedura di infrazione (ancora in corso) è la logica conseguenza dell’abuso dei contratti a termine da parte dello Stato Italiano che per cercare di evitare le costosissime sanzioni ha emanato prima il DL 131/24 che prevede un indennizzo per i precari. Per tutti quelli che soddisfano i requisiti l’indennizzo è sicuro. L’art. 36, comma 5 del D.Lgs. 165/2001, come modificato dal Decreto Legge n. 131/2024, stabilisce che il lavoratore vittima dell’abuso di contratti a termine ha diritto a un ristoro economico compreso tra “4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione lorda”, a seconda della gravità della violazione. Il Giudice terrà conto del numero dei contratti abusivi e della durata complessiva del rapporto di lavoro.

Avvocato Massimo, si può fare un conteggio delle spettanze economiche per tale personale? E soprattutto come si può aderire?

Il riconoscimento di un importo economico forfettario è determinato in base ai criteri stabiliti dalla legge (articolo 12 del Decreto Legge n. 131/2024). Nello specifico, a fronte del danno derivante dall’abuso della successione di contratti a termine, il Giudice del Lavoro stabilirà un’indennità compresa tra “4 e 24” mensilità dell’ultima retribuzione.

Il Tribunale, nel determinare l’entità dell’indennità, valuterà la gravità della violazione, il numero dei contratti a termine in successione e la durata complessiva del rapporto di lavoro.

Tale indennità, fissata entro un intervallo predefinito, assolve sia una funzione compensativa che punitiva, mirata a ristabilire l’equità in situazioni in cui l’amministrazione pubblica abbia abusato della propria posizione, prolungando illegittimamente i contratti a termine. Lo Studio per assicurare  rapporti efficienti  con i ricorrenti e semplificare lo scambio di dati, utilizzerà la piattaforma www.asgl.it, che porta avanti la vertenza..

Per tutti gli iscritti vi sarà una speciale convenzione. A breve..

Avvocato Vincenzo, quali saranno i tempi che ci vorranno per ottenere il riconoscimento dell’indennizzo?

Le tempistiche sono quelle di una causa di lavoro che possono variare da tribunale a tribunale. Trattandosi di causa prettamente documentale si presume che si riduca a 2 o 3 udienze, ma dipende dall’organizzazione del giudice. Si tratta di cause individuali dove ognuno dovrà dimostrare documentalmente (certificazioni di servizio e buste paga) la propria attività per conto del ministero.

Chiediamo all’ Avvocato Massimo, nell’attesa della sentenza Europea, verrà fatta una netta distinzione tra il risarcimento voluto dal Governo Italiano e la stabilizzazione contemplata nella direttiva europea 1999/70? O le due cose potranno essere complementari?

Pur non essendo specificato dal decreto, la corresponsione dell’indennizzo potrebbe essere considerata da qualche giudice alternativa al diritto alla stabilizzazione anche se, trattandosi d’indennizzo e non risarcimento, non dovrebbe compromettere l’azione portata avanti dallo Studio per la stabilizzazione, che continuerà con decisione in sede Comunitaria nanti la Corte di Giustizia UE.

Ricordiamo attraverso l’aiuto degli Avvocati Vincenzo e Massimo, quali sono i requisiti per poter partecipare a quanto sta accadendo, ma soprattutto a quanto accadrà con l’uscita della sentenza della Corte di Giustizia Europea?

Vincenzo ; Essere Vigili del Fuoco Discontinui e/o volontari, assunti con contratti a termine fino al 31 Agosto 2024, con minimo 3 anni di decreto e 120 giorni di richiami;

Anche chi non ha passato le prove selettive.

Massimo : Essere Vigili del Fuoco effettivi che hanno svolto negli anni precedenti, e abbiano accumulato un lungo periodo di precariato con ripetuti contratti a termine con minimo di decreto da discontinui/volontari di 3 anni e 120 giorni di richiamo.

Concludiamo con una considerazione, con il decreto salva infrazioni il Governo Italiano ha riconosciuto (finalmente), questo comparto di lavoratori come precari dello stato, in virtù di uno stato d’infrazione inflitto dalla commissione europea. Riferendoci a questa particolare categoria, parliamo di persone che  si mettono a disposizione dello Stato e di chi ci vive, occupandosi della sicurezza con abnegazione e spirito di sacrificio, proprio di chi indossa questa divisa. Confidiamo sulla buona stella, in virtù della, ormai, prossima uscita della sentenza Europea, che possa esaudire i sogni di questi precari.

Una risposta

  1. Presidio Vigili del Fuoco Ustica.
    Anche quest’anno ad Ustica sono venuti dei forestieri a prestare servizio (ovviamente nulla contro quest’ultimi)….. e il Sindaco Militello che fa?

    Ogni tanto potrebbe pure spontaneamente fornire delle informazioni, invece tutto tace…. se non fosse per l’impegno e l’interessamento di Pasquale Palmisano, dell’Avv. Canu e di suo fratello.

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