Ustica sape

Quale soluzione per i problemi di Ustica?

Caro Sig. Bertucci,

voglio, intanto, esprimerle il mio più grande “Grazie” per la sua iniziativa (Ustica Sape) che contribuisce a dar voce ai tanti cittadini Usticesi e non che amano Ustica. Mi rendo conto che i problemi ad Ustica si tramandano di generazione in generazione, quindi suppongo che non vi è soluzione alcuna ai veri problemi del paese.

Anch’io, malgrado la mia tenera età, ricordo e vivo come lei lo stesso medesimo (Irrisolvibile) “problema” e credo, che oggi più che mai, ci sia bisogno di economizzare ed incidere il meno possibile sui bilanci comunali ed ottenere comunque un buon risultato.

Desidero esprimerle il mio parere sulla questione dell’approdo di emergenza a punta Spalmatore.

Come si è visto anche oggi 6 novembre 2011, la nave non ha potuto fare nessun tipo di operazione e quindi è stata costretta a fare marcia indietro e tornare a Palermo, con tutti i passeggeri a bordo che da giorni sono costretti a rimanere lontani da casa.

Ustica, ha negli anni aumentato i numeri di posti letto, ristrutturando e convertendo il vecchio esistente, in nuove strutture turistiche adattandosi al mercato.

Ad Ustica vi è un fenomeno strano a mio dire, e cioè: vi sono, due delle più belle strutture turistiche ricettive della Sicilia, che purtroppo non riescono a credere e ad investire nel futuro, strutture che potrebbero creare tanti posti di lavoro e che invece non creano nulla, e lavorano a un decimo delle loro potenzialità.

Mi sento di poterle dire, visto la mia esperienza nel settore Turistico, che la macchina del turismo ad Ustica, nonostante i vari investimenti personali e statali non ha mai funzionato e non potrà mai funzionare fin tanto che non è garantito nei limiti del possibile ai turisti di approdare sull’isola.

Sono più convinto, e per questo le scrivo, che bisogna trovare una soluzione al problema, perché non poter garantire l’attracco di una nave o di un aliscafo, oggi, è un grandissimo problema, più di quanto si possa immaginare che si ripercuote soprattutto sull’economia dell’isola.

Sappiamo benissimo quali sono oggi i canali di vendita di un prodotto turistico, indispensabili per garantire l’esistenza stessa delle strutture ricettive e non, che insieme fanno Turismo, sia ad Ustica che in qualsiasi altro posto turistico, mi riferisco ai trasporti, ma soprattutto alla rete vendita e cioè i Tour Operator e le varia figure che operano nel settore turistico che ai trasporti si affidano.

Oggi non è possibile concordare nessun tipo di pacchetto turistico con le grandi compagnie, perché non attraccando la nave o l’aliscafo saltano tutte le coincidenze.

Ustica ha bisogno di stare al passo con le esigenze dell’Usticese, ha bisogno di dare garanzie ai vecchi e ai nuovi imprenditori che con i propri sforzi creano economia e posti di lavoro.

Oggi, per vendere il prodotto Ustica, e combattere la concorrenza e la crisi è indispensabile accostarsi alla rete di vendita e ai mercati nazionali ed internazionali a cui noi, oggi, in queste condizioni non possiamo rivolgerci.

Lascio a voi la conclusione e vi invito a riflettere.

Eppure mi lasci concludere con l’entusiasmo e l’ottimismo che mi ha sempre accompagnato, sono ottimista credo e spero che grazie alle tante iniziative come la sua che sia più facile combattere l’atrofizzazione, pilotata dalla politica di vecchio stampo, ormai morta viva, che bene fa ad avere timore delle nuove forme di comunicazione.

Cordiali Saluti

Vincenzo Pizzurro

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Dalla Germania Josè Zagame

Ciao Vincenzo,

Condivido il tuo intervento; di poche parole ma di sostanza!
Proprio quello che ci vuole per Ustica, poche cose ma ben fatte!!! Spero tanto che gli amministratori attuali e futuri imparino presto a guardare dalla parte giusta del binocolo.

Jose’

 

 

 

2 risposte

  1. Ciao Vincenzo,
    Condivido il tuo intervento; di poche parole ma di sostanza!
    Proprio quello che ci vuole per Ustica, poche cose ma ben fatte!!! Spero tanto che gli amministratori attuali e futuri imparino presto a guardare dalla parte giusta del binocolo.
    Jose’

  2. Caro Josè,
    ti faccio tanti auguri e devo ammettere di sentirti vicino, nonostante la distanza, vicino ai problemi della nostra comunità (come sempre). Ustica necessita di un cambiamento storico e culturale il cui processo inarrestabile ha alla base, la partecipazione di tutte le risorse umane disponibile per amministrare in un (vicino) prossimo futuro, Ustica.

    Ciao
    Vincenzo Pizzurro

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