Ornella Cerniglia, supplente di musica, non è l’unica a essere penalizzata dalle nuove tariffe di Liberty Lines per i pendolari. Martina Oddo, docente di scienze: “Ricadute pure sulla didattica”. Il caso all’Ars. La società: “Contatti con la Regione per andare incontro a certe categorie di utenti”
Da Palermo Today
Daniele Ditta
Ornella Cerniglia, insegnante di Educazione musicale all’istituto comprensivo Saveria Profeta di Ustica, paga per lavorare. Sì, proprio così. Le spese di trasporto che deve affrontare per raggiungere l’isola minore (oltre 200 euro) superano il compenso mensile (160 euro netti) per le due ore di supplenza che deve fare ogni venerdì. La professoressa Cerniglia fa parte di quella cerchia di pendolari che più di altri sono stati penalizzati dall’abolizione delle Liberty Card, le tessere a prezzi scontati riservate ai non residenti per gli spostamenti in aliscafo.
Martina Oddo insegna Scienze: a Ustica ci vive e lavora tre volte a settimana. “Gli orari degli aliscafi – spiega – non mi consentono di prendere servizio lunedì alle 8 del mattino e quindi domenica sera sono costretta a pernottare sull’isola. Il martedì, quando finisco le mie 6 ore di supplenza, non c’è l’aliscafo. Motivo per cui torno a Palermo in traghetto, maltempo permettendo. Se la nave non parte perdo la lezione dell’indomani in un’altra scuola”. Alla fine del mese, tra spese di pernottamento e trasporti, a Martina restano in tasca circa 200 euro.
“Nessun prof con un buon punteggio accetta d’insegnare in un’isola minore” dice Oddo, 38 anni, una laurea, due master di secondo livello e un dottorato internazionale, che con il Conronavirus ha dovuto cambiare lavoro. “Nei fatti più che di continuità didattica per i ragazzi che, dalle elementari alle superiori, frequentano la scuola ‘Saveria Profeta’ si può parlare di discontinuità didattica. Ci sono ragazzi che hanno ‘bruciato’ un intero quadrimestre perché restano senza insegnanti”. Da qui l’appello alle istituzioni: “Se alle compagnie di navigazioni vengono erogati fondi pubblici bisogna quanto meno pretendere delle garanzie per i lavoratori, penso al personale scolastico ma anche ai sanitari”.
La Liberty Lines, chiamata in causa anche dall’Ars in una recente audizione che si è tenuta in commissione Trasporti, fa sapere che “sono in corso delle interlocuzioni con la Regione per andare incontro a certe categorie di utenti penalizzati e a breve ci saranno delle novità” ma che al momento “resta in vigore il programma Liberty Express”. Tra l’altro, precisa la compagnia che effettua i collegamenti veloci con le isole minori, “la maggior parte delle vecchie Liberty Card scadranno dopo l’estate”.
A spingere per una soluzione che possa salvaguardare gli interessi dei pendolari c’è tra gli altri anche Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e deputata di Attiva Sicilia: “Dimentichiamo troppo spesso – afferma – che la Sicilia è un arcipelago e, quando si parla di diritto alla mobilità, scopriamo che esistono due livelli di mancato esercizio di questo diritto. Lo svantaggio nello svantaggio si configura sulle spalle di chi, per motivi di lavoro, ad esempio, è costretto a utilizzare i collegamenti marittimi con le isole minori, nei quali i disagi non mancano. Come nel caso degli insegnanti costretti a dover affrontare spese di trasferta insostenibili, per poche ore di lezione da e verso le isole minori. Una situazione imbarazzante, per questo le istituzioni devono trovare soluzioni ad hoc, perché questi pendolari garantiscono il diritto allo studio e alla continuità didattica per gli studenti delle isole minori”.
Fonte: Palermo Today
Di Daniela Ditta
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COMMENTO
Dalla Germania Josè Zagame
Una Preziosa testimonianza, denunciare un disagio pubblicamente resta sempre l’esempio da seguire. Cio’ che pero’ noto con rammarico, che l’Amministrazione, Opposizione compresa, continuano a non comunicare a non informare; le proteste vengono affidate solo ad una parte di coloro che subiscono un disagio, un’ingiustizia. Sarebbe stato e continua ad essere importante coinvolgere l’intera Comunita’; Ad oggi sui due blog locali non ho letto nulla da parte degli Operatori Turistici, Diving compresi…anzi soprattutto da parte loro!!! Con lo stesso rammarico devo notare e qui muovere una critica sia agli Amministratori, alla nostra Comunita’ tutta ai due blog (Usticasape, Buongiornoustica) che nessuno riporta, commenta si indigna, alla notizia di appena un paio do giorni fa’ , nota fatta circolare dal blog/sito: “Salviamo le Scuole delle Isole Minori” dove si comunicava che molto probabilmente, causa scarsa presenza di alunni, verra’ chiuso il nostro Istituto comprensivo (che ricordo, da anni, e’ ridotto ad uno “Scheletro”)!!! Forse in questo Articolo se ne sarebbe potuto accennare; anche perche’ se Ustica verra’ privato del suo Istituto Comprensivo, non credo che il corpo docente e collaboratori vari, avranno piu’ bisogno della Liberty Card.
Concludo con l’auspicio, che i nostri Amministratori, la nostra Comunita’ e non riflettano seriamente e si adoperino, reagiscano e affrontino il problema, quale quello del calo demografico, a lungo sottovalutato ed ignorato.
Come gia’ nel 2012 affermo’ una insegnante : “Se chiude la Scuola, L’Isola MUORE”!!!
Una risposta
Una Preziosa testimonianza, denunciare un disagio pubblicamente resta sempre l’esempio da seguire. Cio’ che pero’ noto con rammarico, che l’Amministrazione, Opposizione compresa, continuano a non comunicare a non informare; le proteste vengono affidate solo ad una parte di coloro che subiscono un disagio, un’ingiustizia. Sarebbe stato e continua ad essere importante coinvolgere l’intera Comunita’; Ad oggi sui due blog locali non ho letto nulla da parte degli Operatori Turistici, Diving compresi…anzi soprattutto da parte loro!!! Con lo stesso rammarico devo notare e qui muovere una critica sia agli Amministratori, alla nostra Comunita’ tutta ai due blog (Usticasape, Buongiornoustica) che nessuno riporta, commenta si indigna, alla notizia di appena un paio do giorni fa’ , nota fatta circolare dal blog/sito: “Salviamo le Scuole delle Isole Minori” dove si comunicava che molto probabilmente, causa scarsa presenza di alunni, verra’ chiuso il nostro Istituto comprensivo (che ricordo, da anni, e’ ridotto ad uno “Scheletro”)!!! Forse in questo Articolo se ne sarebbe potuto accennare; anche perche’ se Ustica verra’ privato del suo Istituto Comprensivo, non credo che il corpo docente e collaboratori vari, avranno piu’ bisogno della Liberty Card.
Concludo con l’auspicio, che i nostri Amministratori, la nostra Comunita’ e non riflettano seriamente e si adoperino, reagiscano e affrontino il problema, quale quello del calo demografico, a lungo sottovalutato ed ignorato.
Come gia’ nel 2012 affermo’ una insegnante : “Se chiude la Scuola, L’Isola MUORE”!!!