O S U spera di essere un pezzo di cielo e memoria usticesi e non solo. Chi ha perduto, smarrito, dimenticato qualcosa sull’isola… “oggetti” fisici, maschere, pinne o boccagli… ma anche “Oggetti” dell’Anima, degli affetti, delle incomprensioni non ancora risolte, baci rimasti in sospeso e animali, piante che sembrano spariti alla vista, amici che restano sempre seduti nelle panchine della piazza o a pescare alla Mezza Luna…
A chi, l’isola, provoca questo e molto Altro… dedico questo blog, che è impalpabile, lo so… ma che spero resti fra le amarene che cantano al vento e la secca della Colombaia che intona il suo acuto più struggente.
Ti amo Ustica… ho dormito nel cuore della tua grotta azzurra, dissetandomi con l’acqua piovana che distillava dalla tua roccia formando, fra lo scoglio, una pozza dolce e potabile.
Con te, sono falco alla falconiera, rospo che salta fra gli aghi di pino, biscia che guizza fra le pietre neolitiche e fantasie di un passato ancora più remoto… quando una bambina veniva battezzata col sale, insieme al suo delfino.
Perdere per ritrovare.
Grazie “mia” isola
Valentina di Bartolo
Una risposta
Complimenti per la sua iniziativa e soprattutto per le sue parole, spero in un prossimo futuro di leggere versi come questi da Lei appena sopra citati.
Il nostro amore per l’isola è contagioso e per fortuna non ci sono medicine per curarlo.
Ho apprezzato con gioia la Sua penna e per un’attimo, mi sono ritrovato dentro la grotta azzurra, al boschetto tra i pini e sopra la Falconiera ad ali spiegate.
Grazie per avermi regalato questi momenti e soprattutto per avermi fatto sentire sulla mia amata Isola.
Pietro Fiorito