Da Dott.ssa A. Bianchi (UNINA)
Oggetto: POIN Ustica
Egregio dott. Messina,
Le scrivo per chiederle di inviarmi al più presto il Progetto definitivo per Ustica. Le idee guida sono corrette (la memoria dei luoghi, l’identità, etc.) ma bisogna ricordarsi di integrare i percorsi naturalistici con questi (anche con la storia, l’arte insomma nel caso di Ustica proprio con la memoria dei luoghi).Altra linea da seguire in contemporanea è quella del rafforzamento della rete infrastrutturale e quindi dell’offerta di servizi.
C’è una reale urgenza nel recepire il progetto quindi aspetto una sua mail al più presto.
Grazie mille,
Alessandra Bianchi
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RISPOSTA SINDACO
Gentile dottoressa,
Il progetto potrebbe essere denominato ” OSTEODES” in memoria appunto di uno dei vecchi nomi della nostra isola l’altro era Ustum . Peraltro la nostra comunità compie quest’anno 250 anni, essendo stata fondata il 5 novembre del 1761.
Il percorso di Memoria del Luoghi e della Storia si integra in alcuni aspetti:
1) recupero dei vecchi percorsi naturalistici costieri risalenti alla prima colonizzazione settecentesca con recupero anche dei manufatti della tradizione contadina usticese
2) Recupero e valorizzazione delle vecchie garitte costiere che i borboni realizzarono nello stesso periodo a protezione degli attacchi pirateschi.
3) Manutenzione esterna delle Torri i borboniche Santa Maria e Spalmadore
4) recupero del sentiero dei ” Carbunara” situate nelle coline ” Guardia dei Turchi” e ” Guardia di Mezzo”:
5) Valorizzazione e perimetrazione del Villaggio Bizantino ( epoca tardo romana)
6) Acquisto e recupero della Chiesa di santa Maria dei sette Dolori di epoca medioevale e che rappresenta il primo insediamento storico dell’isola di probabile edificazione bizantina e cistercense.
Il recupero naturalistico dei sentieri, oltre a raggiungere l’obiettivo storico ambientale, si identifica con l’obiettivo infrastrutturale e dei servizio in quanto per gli stessi è prevista le realizzazione di aree di sosta per percorsi ciclistici e piazzole di sosta. I sentieri riportati sono tutti descritti nella prima cartografia di Ustica , redatta nel 1766 e custodita presso la Bibioteca Nazionale di Napoli.
La torre Santa Maria è adibita a Museo del mare, la Torre Spalmadore è adibita a centro congressi, osservazione astronomica e centro di aggregazione culturale.
La chiesa di Santa Maria sarà utilizzata quale centro spirituale della Comunità.
La perimetrazione del villaggio bizantino ha il fine di valorizzare un periodo storico dell’isola poco noto ai più.
Ovvie le ricadute economiche sull’economia dell’isola.
Cordiali saluti.
Il Sindaco
Aldo Messina
COMMENTO:
Dalla California Marlene Marchese Robershaw (Manfrè)
How wonderful to know that these plans for saving and expanding the cultural and natural treasures of the Island of Ustica might be done, in time. There is more ancient history on this small island then all of Sicily.
Respectfully, Marlene Marchese Robershaw – a descendant of the Manfre family from 1761 on Ustica
Una risposta
How wonderful to know that these plans for saving and expanding the cultural and natural treasures of the Island of Ustica might be done, in time. There is more ancient history on this small island then all of Sicily.
Respectfully, Marlene Marchese Robershaw – a descendant of the Manfre family from 1761 on Ustica