Ustica sape

Si inaugura una nuova stagione… quella della vergogna!


Ho preferito rompere il silenzio di fronte ad attacchi personali, tanto ingiusti quanto immotivati, da parte di chi potrebbe utilizzare meglio il tempo pubblicando post con la scritta “chiediamo scusa”.  Naturalmente non a me, non a noi, bensì ai cittadini, tutti veri destinatari di un disastro amministrativo difficile da raccontare ma facile da intuire. Basta guardarsi intorno.

Eppure, non paghi dei danni prodotti in cinque anni di (dis)amministrazione oggi inaugurano una nuova stagione, qual è quella della menzogna, che però come tutte le bugie ha le gambe corte e la verità dei fatti, prima o poi, apparirà chiara.

Sinceramente non saprei da dove cominciare, poiché tante sono le bugie raccontate; ed allora inizio dalla vicenda del Centro Studi rispetto alla quale mi vengono attribuiti comportamenti (avrei festeggiato) e frasi (riportate tra virgolette) che non solo non mi appartengono, ma che sono frutto della fantasia entusiastica di chi cerca, senza riuscirci, di convincere, forse se stessa, di agire per il bene comune. Premetto, per onestà, che il rapporto tra la Amministrazione e il Consiglio Direttivo del Centro Studi è stato ottimo e la identità di vedute eccellente, riconoscendo entrambi l’importanza e la serietà degli uni e le necessità ed i bisogni degli altri attraverso un dialogo sereno e costruttivo di rispetto reciproco. Chi ha alzato i toni non ha capito nulla della vicenda o, forse, ha capito fin troppo e preferiva che tutto rimanesse come prima per evitare conseguenze poi.

Già, perché il Centro Studi, per chi non lo sapesse, era ospitato nei locali del vecchio Municipio in assenza di qualsivoglia delibera di Giunta necessaria per concedere a privati, enti od associazioni locali di proprietà della pubblica amministrazione. Inutile richiamare una diretta responsabilità contabile in capo a chi tale condizione ha determinato, avallato, garantito e consentito, per poi ergersi a paladino del nulla.

Sempre per onore di verità il Centro Studi avrà una sua sede (ex Settebello) che il Comune concederà in comodato d’uso gratuito attraverso la stipula di una convenzione tra l’Amministrazione Comunale ed il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica, soggetti giuridicamente distinti, nella quale saranno stabilite le modalità di collaborazione. Allora si che festeggerò (metaforicamente) insieme ai miei compagni di percorso, ma lo farò perché l’ennesima irregolarità amministrativa è stata sanata lasciando a chi verrà dopo di noi problemi risolti dei quali non dovranno occuparsi (beati loro).

Il Presidente del Consiglio  di Ustica
Francesco D’Arca

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COMMENTO

Da Ustica Vittoria Salerno

Ieri, nel tardo pomeriggio ricevo una telefonata: “Hai letto usticasape? Il presidente del consiglio ha fatto pubblicare una nota parla del centro studi”. Esclamo: “Non ancora adesso vado a leggere”. Apro il blog e invece di leggere parole di ringraziamento per l’incomiabile impegno di questi anni, parole di stima per tutti i soci, l’augurio di continuare sulla strada intrapresa 22 anni fa…. il dott. D’Arca, nella qualità di presidente del consiglio, decide di scrivere parole piene di astio e risentimento per tutti i precedenti amministratori. Al sindaco Messina viene rimproverato, a suo dire, di non aver utilizzato la giusta procedura di assegnazione dei locali ex municipio nel lontano 2006. Invito il presidente a dare uno sguardo all’archivio della testata giornalistica web buongiornoustica, si accorgerà che sulla questione c’è stata un procedimento ispettivo regionale che ha ritenuto legittimo l’atto del sindaco. Cerchi l’articolo pubblicato il 2 marzo 2013. Se era legittima allora lo era anche dopo. Per quanto riguarda il prosieguo amministrativo, il presidente dimentica di essere stato consigliere e che era nelle sue facoltà di consigliere di minoranza, deputato al controllo,  sollevare “il caso” qualora ritenesse non conforme ai regolamenti vigenti l’occupazione dell’ex municipio, ma non lo ha fatto. Visto che si ritiene che i predecessori non hanno correttamente proceduto,  gli attuali, invece di “imparare” dagli “errori”, hanno, ad oggi, consentito di occupare un nuovo locale, l’ex settebello, senza una delibera di giunta. L’unico atto previsto dal regolamento vigente, come ben sottolinea in ciò che ho letto, e di aver concesso, l’uso del locale di via Refugio, con una “lettera di intenti” a firma del sindaco, eppure gli attuali amministratori hanno avuto ben 4 mesi per produrre un atto legittimo (gennaio 2019 decreto ministero degli interni per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale). Vorrei ricordare che nella funzione di presidente lei rappresenta il consiglio comunale nella sua interezza e non la giunta. È alla giunta che é attribuito il potere esecutivo. Non sconfini il suo ruolo, non è lei che concede locali. Se voleva assumere il potere esecutivo poteva candidarsi come sindaco o magari farsi nominare assessore, in questo primo anno, ha già perso 2 occasioni. Ma del resto, non potevo aspettarmi parole di riconoscimento per il centro studi. L’unica volta che ho avuto il piacere di vederla all’ex municipio è stato in occasione dell’inaugurazione dell’ultima mostra allestita, qualche giorno prima delle votazioni, ricordo bene il suo sguardo e quello degli altri “suoi colleghi”, sembravate li capitati per caso, vi guardavate intorno e vi scambiavate sorrisi….allora non capì, oggi mi è tutto più chiaro…valutavate a chi assegnare il primo piano e a chi il secondo e come arredare le “vostre” stanze di rappresentanza. Le consiglio di tornare al suo ruolo di presidente, si ricorderà di invitare la minoranza all’inaugurazione della nuova sede istituzionale o lo dimenticherà come ha fatto con il pranzo ufficiale del presidente della Regione, pagato con soldi pubblici, ove gli unici assenti erano i consiglieri di minoranza? O forse l’invito era di competenza del sindaco, il quale, ha invitato parenti e affini e non i consiglieri di minoranza? Bo. I ruoli sono molto confusi. Io ci sento benissimo e quello che scrivo è perché l’ho sentito.

Vittoria Salerno
Consigliere di minoranza

Una risposta

  1. Ieri, nel tardo pomeriggio ricevo una telefonata: “Hai letto usticasape? Il presidente del consiglio ha fatto pubblicare una nota parla del centro studi”. Esclamo: “Non ancora adesso vado a leggere”. Apro il blog e invece di leggere parole di ringraziamento per l’incomiabile impegno di questi anni, parole di stima per tutti i soci, l’augurio di continuare sulla strada intrapresa 22 anni fa…. il dott. D’Arca, nella qualità di presidente del consiglio, decide di scrivere parole piene di astio e risentimento per tutti i precedenti amministratori. Al sindaco Messina viene rimproverato, a suo dire, di non aver utilizzato la giusta procedura di assegnazione dei locali ex municipio nel lontano 2006. Invito il presidente a dare uno sguardo all’archivio della testata giornalistica web buongiornoustica, si accorgerà che sulla questione c’è stata un procedimento ispettivo regionale che ha ritenuto legittimo l’atto del sindaco. Cerchi l’articolo pubblicato il 2 marzo 2013. Se era legittima allora lo era anche dopo. Per quanto riguarda il prosieguo amministrativo, il presidente dimentica di essere stato consigliere e che era nelle sue facoltà di consigliere di minoranza, deputato al controllo, sollevare “il caso” qualora ritenesse non conforme ai regolamenti vigenti l’occupazione dell’ex municipio, ma non lo ha fatto. Visto che si ritiene che i predecessori non hanno correttamente proceduto, gli attuali, invece di “imparare” dagli “errori”, hanno, ad oggi, consentito di occupare un nuovo locale, l’ex settebello, senza una delibera di giunta. L’unico atto previsto dal regolamento vigente, come ben sottolinea in ciò che ho letto, e di aver concesso, l’uso del locale di via Refugio, con una “lettera di intenti” a firma del sindaco, eppure gli attuali amministratori hanno avuto ben 4 mesi per produrre un atto legittimo (gennaio 2019 decreto ministero degli interni per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale). Vorrei ricordare che nella funzione di presidente lei rappresenta il consiglio comunale nella sua interezza e non la giunta. È alla giunta che é attribuito il potere esecutivo. Non sconfini il suo ruolo, non è lei che concede locali. Se voleva assumere il potere esecutivo poteva candidarsi come sindaco o magari farsi nominare assessore, in questo primo anno, ha già perso 2 occasioni. Ma del resto, non potevo aspettarmi parole di riconoscimento per il centro studi. L’unica volta che ho avuto il piacere di vederla all’ex municipio è stato in occasione dell’inaugurazione dell’ultima mostra allestita, qualche giorno prima delle votazioni, ricordo bene il suo sguardo e quello degli altri “suoi colleghi”, sembravate li capitati per caso, vi guardavate intorno e vi scambiavate sorrisi….allora non capì, oggi mi è tutto più chiaro…valutavate a chi assegnare il primo piano e a chi il secondo e come arredare le “vostre” stanze di rappresentanza. Le consiglio di tornare al suo ruolo di presidente, si ricorderà di invitare la minoranza all’inaugurazione della nuova sede istituzionale o lo dimenticherà come ha fatto con il pranzo ufficiale del presidente della Regione, pagato con soldi pubblici, ove gli unici assenti erano i consiglieri di minoranza? O forse l’invito era di competenza del sindaco, il quale, ha invitato parenti e affini e non i consiglieri di minoranza? Bo. I ruoli sono molto confusi. Io ci sento benissimo e quello che scrivo è perché l’ho sentito.

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