Ustica sape

Inquinamento acustico: “uno dei primi problemi da prendere in considerazione”.


 

Claudio IovaneA proposito di inquinamento acustico, come è stato rilevato, pare che la prima causa sia il traffico stradale. Secondo me uno dei primi provvedimenti da prendere in considerazione è avviare l’iter della creazione di una via alternativa al passaggio attraverso il paese per congiungere il porto e l’area rurale. Ci sono solo due possibilità, una, a mio avviso la migliore, quella di creare un tunnel sotto la Falconiera, l’altra di congiungere la “Rotonda” alla Torre mediante dei tornanti sopra il Grotta Azzurra e per non fare un’opera faraonica basterebbe costruire una sola carreggiata regolata con semaforo a senso unico alternato.

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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Grazie Claudio, se n’e’ parlato da piu’ di 20 anni ” fussi ca fussi la vorta bona…” dicono I Ciociari, se non sbaglio. Si, e’ necessario uno svincolo cosi si elimina oltre al traffico in paese, il gas dei tubi di scappamento delle machine-moto, e l’inquinamento acustico specie per tutti quelli, e sono molti, che vivono nel percorso del Centro interessato dal traffico. Un altro tuo contributo importante alla causa, e immagino che se ti sei candidato queste opere, e ne menzionavi altre in un importante intervento della settimana scorsa, ti impegnerai a portarle a termine. Era l’ora !

 

Sull’inquinamento Acustico ad Ustica – riceviamo e pubblichiamo


Sull’inquinamento acustico a Ustica non abbiamo le allucinazioni…

Con riferimento alla nostra inchiesta sull’inquinamento acustico a Ustica, ilsindaco Aldo Messina, nei giorni scorsi, ha diramato alcuni comunicati che, lo diciamo senza voler accendere una polemica e partendo dal presupposto della sua buonafede, forniscono un’interpretazione fuorviante, sotto certi aspetti antitetica, rispetto alla realtà dei fatti. Tali comunicati hanno trovato spazio sul nostro e su altri canali informatici. Questi altri canali, tuttavia, ignorando il punto di partenza della vicenda e le evidenze emerse dai nostri articoli, hanno contribuito a offrire una visione parziale della questione. Al fine di fare chiarezza sulla vicenda, riteniamo utile tornare sull’argomento, accorpando in un unico articolo le informazioni più significative che, a riguardo, abbiamo raccolto fino a oggi.

USTICA, L’INQUINAMENTO ACUSTICO C’È: LO CERTIFICA L’ARPA. In una nota del 4 luglio, il sindaco Messina, commentando un articolo di Frances Barraco sull’inquinamento acustico nel centro abitato di Ustica, scriveva di non avere “nulla di ufficiale relativamente alla rumorosità della strada più volte lamentata”, che “è in corso una misurazione fonometrica ambientale”  e che “quando avremo i dati obiettivi potremo fare affermazioni”. Abbiamo dunque fatto presente al sindaco, e ai lettori, che una rilevazione ufficiale del fenomeno si è conclusa nel settembre scorso. A condurla è stata l’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, dal 27 gennaio al 4 febbraio 2010 e dal 6 agosto all’8 settembre 2010. Il 27 gennaio 2011, sono stati quindi trasmessi i risultati – dai quali emergono valori, sia diurni che notturni,superiori ai limiti di legge – ai cittadini che ne avevano fatto richiesta, allo stesso sindaco di Ustica e ai dipartimenti Urbanistica e Ambiente Arta.
Nella relazione finale dell’Arpa, che proponiamo per intero ai lettori, si afferma, tra l’altro, che il rumore rilevato è prodotto principalmente da traffico veicolare. Il sindaco, per sua stessa ammissione, ci ha quindi risposto che tale documento era sfuggito all’attenzione della sua amministrazione e ha chiesto, in segno di trasparenza, che venisse scannerizzato e pubblicato, cosa che peraltro avremmo fatto comunque.

I LIMITI DI RIFERIMENTO SONO QUELLI PREVISTI PER LA “ZONA A”. Preso atto dell’ esistenza di questa relazione ufficiale, in una nuova nota del 5 luglio, il sindaco Messina ricordava, tra l’altro, che il Dpcm del 1° marzo 1991 fissa in 70 dBa il limite per la rumorosità diurna e in 60 dBa quello per la rumorosità notturna. “Livelli – scrive il sindaco – che non vengono raggiunti a Ustica dalle rilevazioni da voi pubblicate”. L’area monitorata, tuttavia, proprio ai sensi del decreto menzionato dal sindaco, può essere classificata come
“zona A”, i cui limiti sono 65 dBa nel tempo di riferimento diurno e 55 dBa nel tempo di riferimento notturno (come spiega lo stesso Messina nella nota, la differenza in rilevazione fonometrica tra 65 e 70 dBa non è minima, ma sostanziale). La relazione dell’Arpa, quindi, in modo chiaro, afferma che sia i valori notturni che quelli diurni (livello equivalente) relativi al rumore riscontrato sono superiori ai limiti previsti dall’articolo 6 del decreto per la zona A di classificazione del territorio comunale.

LA CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO USTICESE. Il sindaco Messina, con un terzo comunicato, ammette: “La nota dell’Arpa recita in effetti che, non avendo il Comune (nel 1991, epoca della legge) suddiviso in zone il territorio, ci si comporta in tutto il territorio come se fosse zona A. A parte che non sapevo come si fosse comportato il Comune nel 1991, continuo a dire che è folle! L’area A è quella delle zone particolarmente storiche e artistiche, per capirci la Valle dei templi, attorno alla quale c’è silenzio.
Ma non ha senso cercare quel silenzio in un centro urbano. Dovrei proibire a tutti, anche ai bar, di mettere musica. Ma credete sia una scelta saggia? Riflettiamo sulle cose non vedendole come singole, ma nella loro globalità. Ricordate quando vi dicevo dei problemi visti come isole nelle isole? Per capirci in termini semplici: la voce umana è 65 dB; un concerto 100 dB; un aereo che decolla 120 dB; e del dissalatore e della Centrale elettrica? Più facile valutare la possibilità postuma di suddividere in zone il territorio.
In realtà non so neanche se è delibera di Giunta o di Consiglio. Ma secondo voi gli altri Comuni cosa hanno fatto?”.
Anche su queste affermazioni va fatta una puntualizzazione sostanziale. Stando ai riferimenti temporali riportati dalla relazione dell’Arpa, la mancata classificazione acustica del territorio da parte del Comune di Ustica (che fa dei limiti individuati nel 1991 quelli applicabili sull’isola) sembrerebbe essere addebitabile proprio alla gestione Messina. Scrive l’Arpa: “Il Comune di Ustica non ha effettuato la classificazione acustica del territorio secondo le linee guida emanate dalla Regione Sicilia (pubblicate su Gurs parte I n.50 del 19 ottobre 2007) e pertanto, ai sensi dell’articolo 8 del Dpcm 14 novembre 1997, i limiti applicabili sono quelli previsti dall’articolo 6, comma 1, del Dpcm 1° marzo 1991”. Dunque, leggendo quanto scrive l’Arpa, emerge che, nell’ ottobre del 2007, la Regione ha emanato le linee guida sulla classificazione acustica del territorio. Non avendo il Comune proceduto alla classificazione stessa, per individuare oggi i limiti validi per Ustica, si deve risalire, per l’appunto, alle prescrizioni del 1991.

Roberto Rizzuto

Buongiorno Ustica

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COMMENTO:

Da Palermo il Sindaco Aldo Messina

Corretta la ricostruzione del problema rumore ad Ustica riportata sopra.

Non mi risulta che qualcuno abbia informato il Camune della emanazione di linee guida né che altri Camuni abbiano ottemperato a tale obbligo. Probabilmente siamo ancora in tempo a farlo e lo faremo.

Confermo che a mio parere limitare la rumorosità in tutto il territorio come se fosse “A” è pericoloso per lo sviluppo economico dell’isola. Ma a tal proposito vorrei sapere cosa ne pensano gli altri cittadini. Non vi è dubbio che mi stia assumendo delle responsabilità ( ma questo è normale per chi ricopre delle cariche) e questo ha un senso se l’azione è condivisa dai cittadini. Viceversa non capisco perché dovrei.

In ogni caso , essendo che il problema è sorto da considerazioni di tipo sanitario, non mi risulta alcun danno dimostrabile per esposizioni a rumore inferiori agli 80-85 dB Leq ( ad esempio sotto gli 80 dB non è fatto obbligo per i lavoratori di indossare le cuffie).
Ciò premesso a questo punto mi sembra pertanto utile sentire altri pareri sul tema.
Ritenete che l’amministrazione debba chiudere il centro dell’isola e limitare l’emissione anche degli spettacoli musicali a 65dB?
quali gli interventi da intraprendere qualora dissalatore e centrale elettrica superassero questi limiti?
ovvero pensate sia meglio innalzare i livelli di rumorosità consentiti a 70 dB ( come previsto dalla legge per tutto il territorio nazionale)?
Desidero ricordare che la mia abitazione ad Ustica è sita su un bar che spesso ( anche i inverno) usa intrattenere con della musica anche la notte. Mai richiesti controlli. Mi metto a letto e dormo.
Anche il traffico veicolare non mi riguarda: non uso l’auto.
Sentire il parere di tutti è democrazia, sentire l’opinione di pochi può essere fuorviante.

Aldo Messina

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Da Palermo Marco Daricello

Non direi che Ustica sia un posto rumoroso… Gli spettacoli: vorrei sapere chi andrebbe ad un concerto dei Pink Floyd sapendo che il volume sarà ridotto a 65dB… praticamente il volume dello stereo di una macchina…

E poi, il rumore prodotto dalle vetture… Anche a me piace il silenzio, la tranquillità…. però non esageriamo, le vetture passano una alla volta, viste le dimensioni della carreggiata, il traffico (tranne all’arrivo della nave) non è mai esagerato…. insomma, danni da inquinamento acustico…. allora chi abita nelle metropoli che dovrebbe dire?

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Da Palermo Maria Teresa Giordano

Condivido pienamente l’opinione del sindaco:limitare la rumorosità in tutto il territorio sarebbe certamente deleterio per lo sviluppo economico dell’isola!

Consentire spettacoli serali, lasciare che i locali possano intrattenere i propri clienti con un sottofondo musicale giova al benessere dell’isola:quale miglior modo di concludere una piacevole giornata estiva?

E poi credo che ad Ustica nessuno abbia mai lamentato “danni da inquinamento acustico” semmai qualche piccolo problema di intolleranza ed insonnia…

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Dalla California Agostino Caserta

Secondo il mio parere si parla troppo e questi dibattiti non offrono purtroppo nessuna soluzione. Anche se emerge che i rumori sono piu’ elevati del limite consentito dalla legge cosa in effetti ci puo fare il Sindaco ? Bloccare il traffico non si puo fare…pero’ chiudere il traffico dalle 9:00pm alle 6:00 e’ normale come si e’ sempre fatto. Ci vorrebbe una bacchetta magica e fare diventare tutti i mezzi elettrici e le marmitte renderle silenziose a decibel zero. Molto improbabile. Si puo’ in effetti dimezzare il traffico con circolazione alternata a seconda delle targhe pari o dispari e i genitori potrebbero dire ai ragazzini di limitare l’uso dei motorini almeno in estate e gli adulti potrebbero anche un po’ autodisciplinarsi…..Se sbaglio o qualcuno ha altre idee si faccia avanti.

La soluzione vera a lungo termine e’ lo “SVINCOLO ” lasciamo lavorare e concentrare il Sindaco sullo svincolo, sperando che si faccia presto, altrimenti fra cinque anni saremo ancora qui a dibatterci.

 

 

 

 

 

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