Nel dorato mondo dei trasporti marittimi della Sicilia, contrassegnato dalla presenza di monopoli, cresce il malumore. Il sindacato ORSA ha dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori. ‘Maretta’ (è il caso di dirlo) anche tra i trasportatori di frutta verso le isole Eolie, che chiamano in causa la Caronte & Tourist
Proclamato lo stato di agitazione tra della Liberty Lines s.p.a. Lo comunica in una lettera il sindacato ORSA (Organizzazione Sindacati Autonomi di base) con una lettera inviata a ai vertici della stessa società Liberty Lines, a Confitarma, alla Commissione di Garanzia per gli Scioperi Servizi Pubblici Essenziali, all’Osservatorio per gli Scioperi nei Trasporti, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
L’oggetto della lettera sintetizza quello che sta succedendo:
“Visto la richiesta di incontro non accolta del 02/06/2019 prot.750 O.r.s.a Mari e Porti, con la presente si apre uno stato di agitazione dei marittimi della Liberty Lines s.p.a. ai sensi della legge 146/90”.
E’ CONFERMATO PER OGGI ALL’ARRIVO DELL’ALISCAFO DELLE 10 LO STATO DI AGITAZIONE. ATTENDEREMO L’ESITO DELL’INCONTRO DEL SINDACO IN ASSESSORATO E POI SI DECIDERA’ COSA FARE TUTTI INSIEME. CIO’ CHE CHIEDIAMO A GRAN VOCE E’ CHE VENGA RIPORTATO L’ALISCAFO ALLE ORE 17,15 COME E’ SEMPRE STATO. VI ASPETTIAMO
Domani, in concomitanza dell’inizio dell’anno scolastico, i genitori degli alunni della scuola media e del liceo turistico inizieranno uno stato di agitazione per il regime di accorpamento che le autorità competenti vogliono attuare nelle suddette classi: prima e seconda media e primo e secondo turistico.
La costernazione dei genitori è stata segnalata, con lettera allegata, al Provveditorato agli studi di Palermo e per conoscenza al Ministero della Pubblica Istruzione MIUR Roma – precisando che “nella malaugurata ipotesi le autorità competenti decidessero di mantenere l’accorpamento delle due classi tutti i genitori degli alunni dell’Istituto di Ustica sono concordi ad attuare delle forme di protesta ad oltranza… “
PB
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COMMENTO
Da Ustica Angelo Tranchina
Numerosa e quasi totale la partecipazione dei genitori, sia della scuola media, sia del liceo. Si è deciso di entrare lunedì se si hanno notizie dal Preside che domani dovrà incontrasi alla Direzione Regionale scolastica col Dirigente…… Vedremo……
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Da Ustica Angelo Tranchina
E semplicemente vergognoso pensare di accorpare bambini di diverse età con apprendimento diverso secondo lo stadio evolutivo dei ragazzi. Politici Italiani vergognatevi, tagliate i vostri stipendi e date la giusta importanza alla crescita psichica, psicologica ed evolutiva appropriata all’età.
Collegamenti marittimi a singhiozzo a Ustica Protesta abitanti: «Non siamo cittadini di serie C»
CRONACA – Stamani una cinquantina di persone ha occupato pacificamente il Comune. Nel pomeriggio una piccola delegazione sposterà la protesta a Palermo. Giorgio Tranchina: «Ignorati da politica e istituzioni. Ci vengono negati diritti essenziali. A rischio c’è la sopravvivenza della nostra comunità»
Un’occupazione pacifica per manifestare tutto il loro dissenso. Perché, spiegano, sono stufi di essere ignorati. Dalle istituzioni e dalla politica. A dare vita alla protesta una cinquantina di abitanti di Ustica, che oggi hanno manifestato, occupando la sede del Comune. Cartelloni e slogan per ribadire che «l’isola è in ginocchio» a causa della precarietà dei collegamenti marittimi. Dito puntato contro lo stop al servizio integrativo, assicurato per cinque anni dalla Ustica Lines, e che rischia di mettere a repentaglio la stagione turistica.
«Siamo vittime di un braccio di ferro tra la Regione e la compagnia di navigazione – dice a MeridioNews Giorgio Tranchina, uno dei manifestanti -. Da ottobre non abbiamo più il servizio integrativo, una sospensione che nega il nostro diritto alla continuità territoriale, ma anche quello allo studio dei nostri ragazzi e alla salute». Il servizio era stato assicurato dalla Ustica Lines sino al 31 ottobre, dopo un’ulteriore proroga al 30 novembre, la Regione ha emanato quattro bandi, andati tutti deserti. «Non ha partecipato nessuno – spiega ancora Tranchina – perché non sono stati ritenuti convenienti».
Oggi il collegamento tra Palermo e Ustica è assicurato dalla Compagnia delle Isole, con una nave, che parte la mattina dal capoluogo siciliano, e un aliscafo, che fa due corse al giorno durante la settimana e tre nel week-end. «Per due giorni siamo rimasti isolati, perché l’aliscafo aveva un guasto al motore – dice ancora Tranchina -. Il servizio che ci viene offerto non è efficiente e viene messa a rischio persino la salute dei nostri concittadini. Quella di oggi non è solo una lotta condotta a difesa del turismo, ma per la sopravvivenza stessa della nostra comunità. Il servizio integrativo consente a medici, infermieri e insegnanti di raggiungere Ustica e di assicurare cure e istruzione. Siamo stanchi di essere trattati come cittadini di serie C».
A Palazzo d’Orleans i manifestanti chiedono di ripristinare subito i servizi e dismetterla con «gli esperimenti condotti sulla nostra pelle». Una piccola delegazione in serata sarà a Palermo. «Ci stiamo imbarcando. Decideremo dopo che tipo di protesta mettere in campo» assicura Tranchina. E promettono di andare avanti ad oltranza. Perché «i cittadini sono stremati. Non è una battaglia ideologica, ma per diritti essenziali».
PALERMO. Sono arrivati al porto di Palermo sulla nave della Compagnia delle Isole Antonello da Messina gli usticesi che questa notte occuperanno la nave in segno di protesta per il mancato avvio dei collegamenti veloci tra il capoluogo e la loro isola. “Basta esperimenti sulla pelle degli Usticesi”, “Ustica collegamenti con mezzi efficienti” questi gli striscione che sono stati esposti sulla nave. I manifestanti sono stati accolti al porto da un consistente numero di agenti di polizia.
Fonte: Giornale di Sicilia
Ignazio Marchese
15-06-2015
[ id=4535 w=160 h=120 float=left]Il Sindaco di Ustica dr A. Messina ieri sera in sala consiliare, dopo aver ascoltato il motivo della protesta dagli agricoltori e dai cacciatori, ha inviato a S.E. il Prefetto di Palermo dr Giuseppe Caruso (e, p.c. ai VV.UU e alla Stazione Carabinieri di Ustica) la seguente lettera:
“OGGETTO: Agitazione popolare
La presente per informare la S.V. che è in corso ad Ustica una forma di protesta, al momento ancora con toni pacati, dei contadini e cacciatori isolani.
Questi protestano in quanto una recente ordinanza del T.A.R. impedisce ad Ustica la caccia (stanziale e migratoria), anche ai residenti. In particolare gli agricoltori lamentano che la proliferazione incontrollata di questi animali e la loro conseguente ricerca di cibo, sta distruggendo ogni coltivazione, vanificando il loro duro lavoro e creando ingenti danni economici.
Preoccupazione esprimono anche le locali autorità sanitarie che temono il moltiplicarsi di zecche con conseguente pericolo di rickettsiosi. Da evidenziare che già un paio di anni fa in questo stesso territorio la proliferazione incontrollata di conigli ha determinato la loro moria per mixomatosi.
Si ha timore che la forma di protesta possa assumere toni più violenti.”
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