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Portualità: – L’agonia di Ustica


Ultimamente i miei interventi su Usticasape non sono stati così frequenti, e non per mancanza di interesse, anzi, continuo e continuerò ad essere un’attenta osservatrice circa le esigenze, i problemi che attanagliano quella che io considero, a torto per alcuni, od a ragione per altri, l’isola in cui sono radicate le mie origini.

Tuttavia, gli ultimi eventi sul caso “Portualità”, da una parte positivi con l’impegno della Commissione Consiliare e un po’ meno con l’ultimo intervento-denuncia di Salvatore Militello dall’altra, non mi permettono ulteriore silenzio esprimendo un mio piccolo, modesto quanto sicuramente inascoltato parere.

Da quanti anni Ustica combatte con questo annoso problema? Si è perso il conto, e mentre le altre isole e luoghi turistici si sono evoluti nel tempo, in servizi, portualità, aggiornamenti, formazione del personale , per poter competere con una forza concorrente, a Ustica, a Febbraio 2012, in cui bisognerebbe trovarsi già a metà dell’opera nel progettare una stratosferica stagione turistica, purtroppo ci si deve arrovellare con bracci della Mezzaluna, Sovrintendenza alla paesaggistica, poseidonia… E intanto il tempo passa, gli anni passano, la burocrazia e la mancanza di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni prendono il sopravvento dando luogo al caos e a fatti gravissimi come l’ultimo avvenuto contro quei cittadini usticesi che hanno il solo torto, in questo caso, di salvare il proprio pane, cioè la propria barca!!

Oh certo, dobbiamo sentire tutti i pareri: quelli della Sovrintendenza, del Genio, magari cosa ne pensa anche la poseidonia in merito….Intanto che voi parlate, discutete, quando ovviamente gli appuntamenti in agenda lo permetteranno, noi pregheremo Dio che non ci sia un’altra mareggiata una di quelle che oltre che distruggere qualche barca, possa causare anche qualche grave incidente alle persone, e allora riserveremo anche una preghiera per tutti coloro che avranno le proprie responsabilità, si perché ci sarà proprio da pregare…

Sono consapevole dei tempi tecnici, ma credo che ora, dopo tutti questi anni, e non voglio dilungarmi su colpe delle amministrazioni passate, i tempi non devono essere tecnici, ma straurgenti, senza contare di tutti gli anni che passeranno per completare l’opera della messa in sicurezza (se si farà) e Ustica dovrà ancora agonizzare con un porto non sicuro, con mancati collegamenti, con un turismo sempre in calo..

Abbiamo tutti postato su questo sito le nostre idee per far rinascere a nuova vita questa isola: Nuccio nel suo ultimo intervento parla di fabbriche di ceramica, Casinò, esportazioni di prodotti agricoli facendo riferimento al famoso Pastificio dei F.lli Caserta, alle esportazioni di pasta della famiglia Taranto. A parte la mia infinita ammirazione per i “cervelli” di quel tempo, ma ricordo a Nuccio che i tempi sono cambiati, le esportazioni richiedono marketing, strategie di mercato, Brand, Know how, e non credo che con la mancanza di collegamenti sicuri si possa parlare di questo.

In uno degli ultimi interventi di Marlene Manfre riguardo il calo del turismo a Ustica, elle denunciava la mancanza di pubblicità, di informazioni turistiche per chi arriva da fuori:

chi dovrebbe pensare a promuovere l’Isola?

Chi si occupa di turismo a Ustica?

Dobbiamo capire se e quanta volontà ci sia, da parte dell’Amministrazione comunale e perché no, anche dei cittadini di dare una svolta definitiva alla rinascita dell’isola o se si vuole rimanere con un piede dentro e un’altro fuori, continuando questa lenta e triste agonia che l’isola proprio non merita.

Credo quindi che si debba assolutamente e urgentemente puntare sull’attracco alternativo Molo Punta Spalmatore in quanto meno dispendioso e di più facile realizzazione, con l’idea del solarium per i bagnanti ed i bagnini, seguendo allo stesso tempo la futura realizzazione della messa in sicurezza della Cala Santa Maria, che auspico trovi responsabilità e volontà effettiva negli addetti ai lavori.

Nell’isola ci sono delle persone che stanno lavorando con onestà ed impegno per una nuova Ustica, incartarsi in inutili complicazioni, mancanza di comunicazione, alimentando sterili lungaggini del caso, non porta altro che a vanificare il loro impegno.

Spero vivamente di essere smentita al più presto, ma non con le parole, quelle se ne sono dette troppe, bensì con i fatti…

Mariangela Militello