Ustica sape

Zona Area Marina Protetta … da chi?


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COMMENTO

Da Antonio Costantino

Nel senso chi è che la protegge o da chi deve essere protetta…..da due innocui bagnanti?

Riso… a Mario


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RISO… A MARIO

 

Cari lettori di Usticasape, dalla scorsa settimana ha preso il via saltuariamente una mia rubrica attraverso la quale, prendendo spunto da fatti, avvenimenti e personaggi della quotidiana vita isolana proverò a commentarli in forma satirica nella speranza di strapparvi un sia pur minimo sorriso del quale tutti di questi tempi abbiamo tanto bisogno. Mi auguro di riuscirvi. La rubrica si chiamera’ ” RISO A…MARIO” (assonanza con il celebre film Riso amaro). Confido naturalmente nell’immancabile senso dell’umorismo delle “vittime di turno” le quali, ne sono certo, per prime ci rideranno sopra. Con la speranza di ricevere più apprezzamenti che querele auguro a tutti un buon (spero) divertimento.

Mario Oddo

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Continua la frenetica attività della nuova Amministrazione comunale di Ustica tendente ad assicurare nel pieno della stagione estiva migliore qualità di servizi ai turisti. Onde evitare situazioni imbarazzanti fra bagnanti saranno riservate in tre punti diversi dell’Isola delle aree esclusive alle donne che lontano da sguardi maliziosi preferiranno prendere il sole o fare il bagno in topless. Prossimo fiore all’occhiello dell’Assessorato al Turismo del Comune di Ustica le “A.M.P.-T.” : Aree Marine Pro-Tette.

Mario Oddo

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COMMENTO

Dalla California Agostino Caserta

Speriamo tutti che le aree marine Pro-tette siano solo Pro-tempore cosi non ci saranno limiti e discriminazioni e non appena si sposta l’AMP in un posto adeguato a parte il top-less si puo’ fare anche l’integrale ( bagno e Riserva )……. Il reggiseno, e’ vero, non sembra un grande ideale per un’ Isola Democratica : divide la destra dalla sinistra, sostiene le masse e attira a se’ il popolo.

 

Indispensabile lo spostamento dell’Area Marina Protetta di Ustica in altro sito

[ id=18128 w=320 h=240 float=left]Caro Claudio,

La problematica della rotazione dell’Area Marina Protetta, come da Te suggerita, è stata più volte portata all’attenzione dell’amministrazione Messina, che mai ha ritenuto di dar seguito alle nostre richieste.

Confidando in una maggiore sensibilità/attenzione della nuova amministrazione, in considerazione, tra l’altro, che da qualche mese la gestione dell’AMP è di competenza comunale, riproporremo alla giunta e al consiglio comunale di valutare la possibilità di prospettare, agli organi competenti, lo spostamento in altro sito dell’Area Marina Protetta per i motivi ben evidenziati dal Prof. Riggio in una intervista esclusiva già pubblicata su usticasape e che riproponiamo a seguire.

Riteniamo fondamentale, per l’economia dell’Isola, detto spostamento in quanto la zona Spalmatore è la più accessibile alla balneazione per via terra.

Qualora le nostre richieste dovessero rimanere, ancora una volta, inascoltate, proporremo una petizione popolare o un referendum per sondare la volontà della popolazione residente.

Pietro Bertucci

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Riserva Naturale Marina di Ustica: “Lo Spalmatore una scelta sbagliata…”

 

 Alcune domande a Silvano Riggio, professore ordinario di Ecologia alla Facoltà di Scienza dell’Università di Palermo.

D. Secondo la Sua esperienza la zona dello Spalmatore era la più adatta per delimitare l’Area di Riserva Marina?

R. Da quello che sapevo, da quello che si vedeva senza ulteriori studi e ricerche si desumeva la zona più adatta per fare l’area di riserva integrale non fosse quella di Punta Spalmatore, che è una bassa spianata di scogli abbastanza accessibile al pubblico, un pubblico anche non adatto, ma fossero piuttosto le falesie che c’erano a nord e a sud che si proteggevano da sole a causa dell’asperità dei fondali e per la caduta massi e inoltre erano probabilmente le più interessanti perché le più ricche di anfrattuosità e di buchi, dove trovava rifugio la grande fauna marina dell’Isola.

D. Come mai la scelta è caduta nella zona più bella e accessibile per la balneazione dell’Isola?

R. Io ero poco convinto di questa riserva integrale allo Spalmatore, dove fu fatta, per alcuni motivi che posso elencare brevemente:

1. Questa spianata di rocce era abbastanza uniforme e piatta e non riservava quegli scoscendimenti e quelle cadute dove si trova la fauna più rappresentativa dei fondali usticesi.

2. Perché l’attuale area era molto utile, si prestava molto, alla balneazione per i turisti e per i visitatori dell’Isola che intendevano andarsi a fare il bagno, in quanto non trovavano posti altrettanto idonei.[ id=15402 w=320 h=240 float=right]

3. Perché ci sono state delle forti pressioni anche da parte degli stessi padri fondatori della Riserva che lì avevano messo la sede dell’Associazione della pesca sportiva , la pesca diportistica, che era importante e anche agguerrita, e c’era poi la prima sede della Riserva – la Torre.

La torre, appunto era vista come la naturale sede della Riserva.

Il tratto di mare prospiciente la torre si riteneva il più ideale per salvaguardare quell’oasi .

Io ero dell’avviso che queste scelte non potessero suffragare una scelta che per altri versi era penalizzante. Il turista arriva ad Ustica cerca di farsi il bagno e trova la parte migliore dell’Isola, la più accessibile, interdetta alla balneazione.

Io ritengo che per il rilancio, nonché per la buona riuscita della riserva, bisogna assolutamente avere un pubblico che apprezzi l’Isola e la sua riserva. L’Isola è anche una sede di educazione ambientale.

D. Chi ha fatto pressione per indirizzare la riserva in quel posto?

R. Santoro è stato il padre della Riserva ed il troppo amore di Santoro per Ustica che ha generato/indirizzato questa scelta, ma non possiamo fargliene una colpa ma, se mai, riconoscenza…

D. Cosa  suggerisce per il futuro?

R. Per il futuro io vedrei di buon occhio una revisione di tutta la geografia dell’Isola soprattutto la location dei vari punti notevoli della riserva. In tutto questo vedrei bene l’apertura di altre zone “A” compensate dalla chiusura di quelle attuali dopo aver fatto un preciso censimento della situazione.

Bisognerebbe capire se questa zona “A” ha avuto degli effetti sulla presenza di Flora e Fauna e se questi effetti sono duraturi, di grande portata o effetti minimi.

Occorrerebbe fare una ricerca seria, del resto la Riserva nasce per la ricerca, e dopo di che provare altre zone di riserve integrali che andrebbero situate nella costa sud-est (Punta Cavazzi e Cala Galera) o verso il Passo della Madonna che sono punti scoscesi, difficilmente frequentabili ma che possono dare della grandi sorprese dal punto di vista scientifico.

D. Qualcuno potrebbe obbiettare che le zone che indica Lei non sono facilmente accessibili via terra.

R. Questo non è uno svantaggio anzi è un vantaggio perché, se la zona “A” deve essere una zona assolutamente protetta, cioè una zona interdetta a tutto lo sfruttamento, a tutto l’uso di qualsiasi tipo bisogna andare a scegliere una zona impervia una zona che precipita scoscese e quindi non facilmente accessibile. La zona “A” di Ustica è facilmente accessibile e si presta a continue violazioni delle disposizioni e le continue violazioni si ripercuotono sul riassetto naturalistico.

Io ritengo che tutto questo si possa fare dopo aver fatto una analisi, uno studio essenziale. Siccome i ricercatori ci sono e le cifre richieste non sono enormi, anzi sono abbastanza modeste.

Ringraziamo il Prof. Riggio per la Sua chiarezza e disponibilità
PB

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Da Palermo Marco Daricello

Gentile sig. Iovane, non mi sembra assolutamente il caso di interdire alla navigazione il tratto di mare compreso tra l’isola e la secca; infatti, in tal modo, come farebbero le piccole imbarcazioni a circumnavigare l’isola? dovrebbero spostarsi IN QUALUNQUE CONDIZIONE METEOMARINA oltre la secca che, ricordo, essere a tramontana. Oltre tutto mi sa che così facendo la zona di riserva integrale avrebbe un’estensione elevatissima. Forse sarebbe più opportuno che la riserva non avesse alcuna zona di riserva integrale, che sinceramente non ha prodotto alcun risultato, ad oggi e che in un’isola piccola come Ustica leva risorse ai fruitori, anziché fornirle…. Tanto vale lasciare le zone B e C intensificando i controlli… Non capisco perché si insista a voler mantenere una zona di riserva integrale in un posto che non ne ha bisogno.

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Da Palermo Marco Daricello

Gentile sig. Iovane, non mi sembra assolutamente il caso di interdire alla navigazione il tratto di mare compreso tra l’isola e la secca; infatti, in tal modo, come farebbero le piccole imbarcazioni a circumnavigare l’isola? dovrebbero spostarsi IN QUALUNQUE CONDIZIONE METEOMARINA oltre la secca che, ricordo, essere a tramontana. Oltre tutto mi sa che così facendo la zona di riserva integrale avrebbe un’estensione elevatissima. Forse sarebbe più opportuno che la riserva non avesse alcuna zona di riserva integrale, che sinceramente non ha prodotto alcun risultato, ad oggi e che in un’isola piccola come Ustica leva risorse ai fruitori, anziché fornirle…. Tanto vale lasciare le zone B e C intensificando i controlli… Non capisco perché si insista a voler mantenere una zona di riserva integrale in un posto che non ne ha bisogno.

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Da Roma Claudio Iovane

Caro Pietro, vista la possibilitá di poter chiedere pareri all’illustre Prof. Riggio, sottoponiamogli la possibile nuova area A che andrebbe dal “Passo della Madonna” a tutto il “Corruggio” comprendente la “Secca della Colombaia”, dove la presenza di relitti risulterebbe utile alle ricerche scientifiche di biologia marina. Tale area a forma triangolare con base sulla costa e vertice sulla secca, farebbe sì che sulle carte nautiche comparirebbe questa zona di interdizione alla navigazione e incidentalmente potrebbe evitare qualche altro speronamento della secca, fermo restando che dietro permesso i diving autorizzati dopo un periodo adeguato potrebbero fare delle visite guidate sempre sotto la tutela dei biologi marini, a questo proposito da cittadino mi piacerebbe che ogni anno, preferibilmente nel mese di agosto, ci fosse una conferenza con relative pubblicazioni, sullo stato della riserva con tanto di immagini e tanto di risultati scientifici emessi da cattedre universitarie convenzionate con il Comune di Ustica coinvolgendo quest’ultimo in ogni iniziativa.

Sono sicuro che il Sindaco di Ustica, nella persona di Attilio Licciardi, che ha dedicato una vita all’Università, si fará promotore di queste istanze.

Claudio Iovane

 

Incontro alla Ragioneria di Stato sull’Area Marina Protetta


Ruota attorno all’articolo 74 del Regolamento della Contabilità di Stato il diniego che oggi il Direttore della Ragioneria di Stato, dott Michele Mario Branciforte, ha posto alla proposta del Sindaco di Ustica di “delegare” la Capitaneria di porto di Palermo al pagamento di tutti gli impegni di spesa assunti sinora dalla stessa Capitaneria nella qualità di Ente Gestore dell’Area Marina Protetta isola di Ustica.

All’incontro, che ha avuto luogo nella sede dell’Ufficio in Piazza Marina, erano presenti l’ammiraglio Francesco Carpinteri con i Comandanti Raia e Beninati ed il Sindaco di Ustica Aldo Messina.

Come si ricorderà, nelle fasi propedeutiche al passaggio di gestione dell’AMP, al fine di evitare un’interruzione delle attività, l’allora responsabile dell’A.M.P., ammiraglio Vincenzo Pace, l’anno scorso aveva posto in essere alcune iniziative, confidando su una copertura finanziaria che successivamente il Ministero dell’Ambiente ha regolarmente onorato.

Va detto che nella contabilità Comunale un (altro…)

Limite AMP


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Ritorna al Comune di Ustica l’Area Marina Protetta


MINISTERO DELL’AMBIENTE
E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO
E DEL MARE

DIREZIONE GENERALE PER LA PROTEZIONE DELLA NATURA E DEL MARE
IL DIRETTORE GENERALE

Al Consorzio di Gestione dell’area marina Protetta
“Capo Gallo-lsola delle Femmine”
Provincia Regionale di Palermo
Via Maqueda 100
90100 PALERMO

Al Comune di Ustica ‘ Ente gestore dell’area marina protetta
“lsola di Ustica”
Via Petreira s.n.c.
90010 Ustica (PA)

Alla Capitaneria di Porto di Palermo
Ente gestore provvisorio dell’AMP
* di Capo Gallo-lsola delle Femmine
a Via Francesco Crispi, 153
9O1OO PALERMO

e,p.c., Al Reparto Ambientale Marino
SEDE

Oggetto: Aree marine protette di Capo Gallo lsola delle Femmine e lsola di Ustica.
Esercizio finanziario 2012 – Passaggio di consegne’
Con riferimento all’argomento in oggetto, si comunica che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 200 del 28 agosto u.s. il decreto 24 aprile 2012 con il quale è stata affidata la gestione dell’area marina protetta di Capo Gallo – lsola delle Femmine a codesto Consorzio mentre è in corso di pubblicazione il provvedimento che affida la gestione dell’area marina protetta di Ustica a codesto Comune. Occorre pertanto procedere alla definizione degli adempimenti per il passaggio delle rispettive consegne.
Al riguardo, dalla corrispondenza acquisita da questo Ufficio, si è avuto modo diconstatare che già è stato avviato un proficuo confronto sugli aspetti tecnici ed amministrativi per il passaggio delle consegne in modo da non pregiudicare il regolare funzionamento delle aree marine protette, in considerazione delle rispettive competenze.
Ora in questa fase di transizione, si evidenzia il ruolo significativo svolto da codesta Capitaneria di porto in previsione della definizione dell’affidamento in gestione, cheattraverso la redazione dei piani di gestione e la loro parziale attuazione ha assicurato lo svolgimento di quelle attività necessarie a garantire la stagione in atto, pur in presenza di una contrazione dei fondi.
Ciò posto, si richiama all’attenzione di codesti Enti subentranti, la necessità di garantire continuità a quelle attività già intraprese dalla Capitaneria di Porto sulla base dei piani di gestione e non attualmente concluse, ciò anche per non incorrere in possibili danni erariali.
Tanto rappresentato, si chiede agli Enti in indirizzo di voler fornire con cortese sollecitudine gli estremi contabili (codice fiscale e conto di Tesoreria acceso per la gestione dell’area marina protetta), unitamente al nominativo ed ai recapiti di un referente/responsabile, al fine di poter provvedere al trasferimento delle restanti quote riferite dell’esercizio 2012 che ammontano ad euro 56.692,95 per I’AMP di Capo Gallo lsola delle Femmine e ad euro 48.692,16 per I’AMP di lsola di Ustica.
Da ultimo si segnala che, decorso il termine di 15 giorni dalla pubblicazione sulla G.U., è definitivamente completato il procedimento di affidamento della gestione e, pertanto, si invitano gli Enti in indirizzo a formalizzare il passaggio di consegne con apposito verbale da notificare a questa Amministrazione, ivi compreso il trasferimento dei conti correnti postali già intestati alle aree marine protette in parola.
ln attesa di riscontro, si ringrazia la Capitaneria di Porto di Palermo per la professionalità con cui ha gestito le aree marine protette in oggetto nel corso di questi anni.
Con I’occasione si sottopone all’attenzione del Consorzio di Capo Gallo-lsola delle Femmine I’unito schema di Convenzione per la regolamentazione delle attività di gestione, atto conseguente all’avvenuto affidamento, che dovrà essere stipulato tra questa Direzione ed il soggetto gestore, mentre con riferimento al Comune di Ustica si provvederà con separato atto ad avvenuto decorso del termine di pubblicazione.

f.to Dott. Renato Grimaldi

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COMMENTO DEL SINDACO

” un altro pezzo di storia che i cittadini di Ustica hanno voluto tornasse alla loro amministrazione diretta. Ho già informato il prof Arculeo, indicato come direttore dell’AMP, di mettersi all’opera affinchè già nella prossima estate si possa operare al meglio. Il decreto indica già modalità e entità del finanziamento”

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COMMENTO

Da Ustica Fabio Ailara

DOPO 10 ANNI L’AMP TORNA AL COMUNE………..
10 ANNI PERSI!!!!!
GRAZIE A COLORO CHE CE LI HANNO FATTO PERDERE
 

 

Chiarimenti sull’Area Marina Protetta


Ancora una volta, contrariamente alla mia volontà sono costretto ad intervenire al fine di chiarire lo scopo dei miei precedenti interventi in quanto dalla lettura di alcuni commenti apparsi stamane su Usticasape sembrerebbe che io mi sia prestato ad alimentare “ anacronistici rimpalli” . Vi assicuro non è così.

Va innanzi tutto detto che condivido pienamente i principi ispiratori dei commenti di cui ho fatto cenno prima in quanto ritengo di essere un uomo di pace e quindi non amo la guerra, di conseguenza condivido che tutti noi abbiamo il sacrosanto dovere di concorrere al bene dell’isola , guardando al futuro, senza arroccarci su quelli che sono stati gli errori commessi, da tutti noi, nel passato.

Detto questo, però consentitemi di chiarire lo scopo dei miei commenti in precedenza postati.

Il mio recente intervento non voleva assolutamente essere né una inchiesta né tanto meno vi era l’intendimento di far giungere un messaggio “forte”, tendeva semplicemente a raddrizzare una verità che era stata distorta da un intervento apparso su altro sito.

Se rileggete i miei commenti vi accorgerete che non ho espresso alcun mio pensiero, bensì mi sono limitato ad esporre, cronologicamente, gli avvenimenti che avevano portato Ustica alla perdita di un bene prezioso: “la Riserva Marina” alla costruzione della quale, nel passato, ho attivamente e massicciamente partecipato.

Questo mio intervento non aveva né un intento politico, in quanto non sono interessato, né tanto meno per spirito polemico dato che tale cultura non mi appartiene ma, aveva un unico e solo scopo: far conoscere una verità che per moltissimi anni soltanto gli addetti ai lavori ne erano a conoscenza. In ogni caso, occorre precisare, che tale intento non nasce per mia iniziativa bensì è stata la conseguenza di un articolo comparso, come in precedenza espresso, su altro sito, a firma di Attilio Licciardi successivamente condiviso e ampliato da Giovanni Tranchina (tacco) che riportava notizie non veritiere.

Lungi da me la volontà di riaprire vecchie ferite, come sostenuto da Licciardi, in quanto è stato proprio lui che, dopo tanti anni di totale assenza dall’isola, improvvisamente, non so con quale intento, ricompare rispolverando una vecchia storia, ormai sopita da tanto tempo, riportandola, però, con un suo personale convincimento non rispondente assolutamente al vero.

Ripeto di condividere pienamente che è ormai tempo di mettere da parte la vecchia politica e mettere insieme tutte le forze di cui l’isola dispone che possano, con unità di intenti, collaborare per il bene dell’isola.

Salvatore Compagno

 

Stanziamento Governo italiano funzionamento Area Marina Protetta

COMUNE di USTICA

E’ di circa 3. 400.000 euro lo stanziamento del Governo italiano per il funzionamento delle Aree Marine Protette(A.M.P.) italiane e di questo un’agenzia esterna, che ha avuto dal Ministero il compito di quantificare le percentuali spettanti ad ogni realtà, ha destinato il 2,79 % all’Area Marina protetta isola di Ustica , circa 94.000 euro annui che dovranno essere sufficienti per ogni esigenza. Una notevole riduzione se si pensa che nel 94 era stata destinata una somma pari al 25%. Alla somma di 94.000 euro vanno aggiunte (se autorizzata) le somme disponibili.

E’ quanto è stato comunicato oggi nei locali della Capitaneria di Porto di Palermo dall’ammiraglio Francesco Carpinteri e dall’Ammiraglio Vincenzo Pace, quest’ultimo direttore pro tempore dell’AMP, nel corso dell’incontro programmato in vista del passaggio di consegne Capitaneria- Comune di Ustica che dovrebbe essere ufficializzato completo di tutte le firme, intorno al 10 agosto e dovrebbe concludersi per fine settembre. Il Ministero, al fine di accelerare le procedure, aveva infatti invitato la capitaneria e le amministrazione referenti alle AMP di Ustica e Capo Gallo ad iniziare le procedure.

Per il Comune di Ustica erano presenti il Sindaco, Aldo Messina ed il direttore designato congiuntamente dalla giunta e dal consiglio Comunale, prof Marco Arculeo.

Analogo impegno istituzionale era stato programmato per l’AMP di Capo Gallo- Isola delle Femmine e pertanto erano altresì presenti il Presidente della Provincia, Giovanni Avanti, il sindaco di Isola delle Femmine, Gaspare Portobello e il dr Castiglia dell’Azienda Foreste. Ricordiamo che l’AMP di Isola sarà gestita da un consorzio Comune di Palermo e di Isola delle Femmine, Provincia regionale ed azienda Foreste.

L’ammiraglio Pace ha subito premesso che, come si è detto sopra, il Ministero ha affidato ad una ditta il compito di controllare i piani di gestione delle diverse AMP, riducendo gli indirizzi a sole quattro voci:funzionamento ordinario, monitoraggio, educazione e sensibilizzazione e gestione sostenibile delle risorse marine.

L’Ammiraglio ha pertanto illustrato quella che era la sua proposta iniziale di Piano di gestione, successivamente ridimensionata sia per la riduzione del finanziamento sia per l’intervento della suddetta ditta di controllo. Le voci di spesa che l’Ammiraglio Pace ha proposto con il suo piano di gestione al Ministero sono quelle che indicheremo si seguito.

Sta ora all’amministrazione usticese ed in particolare al prof Arculeo confermare, in tempi brevissimi, stante la stagione iniziata, i sotto specificati atti di indirizzo che esaminiamo nel dettaglio:

1) FUNZIONAMENTO ORDINARIO circa 8.750 euro per missioni ed utenze da prelevarsi dal P.G. attuale e circa 30.000 per cartellonistica, boe ormeggio( 14.000, ma ancora Mare Nostrum non ha confermato la disponibilità) e affitto degli alloggi dell’ Ustica Residence(10.000 euro), utilizzati per foresteria, uffici con relative utenze. Queste somme rientrano tra quelle disponibili.

2) MONITORAGGIO. Impegno di spesa circa 5.000 euro per proseguire con la ricerca sui ricci usticesi. Nessuna somma è prevista per gli studi sulle comunità ittiche, posidonieto, grotte sommerse e Plesionika Narval.

3) EDUCAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE

Programmate le seguenti voci di spesa:

– Regata Palermo Ustica: 2.500 euro

– Contributo annuale per Battello fondo vetro di Salvatore Militello sotto forma di biglietti gratuiti per le scolaresche e riduzione costo biglietto per i turisti: 4.000 euro

– Corso Boy scout con pulizia spiagge 1.500 euro
– Attività di educazione di Marevivo 5.000 euro
– Gadget di Francis Barraco I Colori del Mare 750 euro
– Funzionamento spazzamare :5000 euro
– Punto informazione di Ciprea 1500 euro
– Murales , premio Aldo Riso 4.000 euro (compartecipa anche la Provincia Regionale)
– Memorial sportivo Vito Zanca 1.000 euro
– Giro podistico ASD Sport event 2.500 euro
– Rivista Blu che ha pubblicato in luglio articolo su Ustica 1.815 euro
– Corso di biologia per insegnanti palermitani(???) 8.000 euro
– Corso operatore Tecnico subacqueo per usticesi 6.000 euro
Delle suddette somme il costo dello spazzamare e del corso OTS rientra tra le somme disponibili, le altre voci vanno reperite nel Piano gestione corrente.

4) GESTIONE SOSTENIBILE RISORSE MARINE zero euro.

Saranno fornite in brevissimo tempo al Prof Arculeo le proposte di ricerca per la loro valutazione ed approvazione, nonché l’inventario.

E’ stato chiarito che il progetto di VIDEOSORVEGLIANZA non rientra nelle attività dell’AMP, ma fa parte di un PON sicurezza voluto e gestito in ogni sua parte direttamente dal Ministero Ambiente per salvaguardare esclusivamente le aree protette meridionali.

La riunione è stata aggiornata a mercoledì primo agosto ed in quella sede l’Amministrazione dovrà specificare se intende assumere l’onere di questo piano di gestione ( anche modificando le parti che non rientrano nella sua programmazione) o lasciare che sia la Capitaneria a completarne l’iter rinviando al prossimo Piano di gestione il suo imprimatur.

IL SINDACO
Aldo Messina

 

 

 

 

Area da assegnare per costruzione contenitori acqua


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COMMENTO

Dall’Inghilterra Girolamo Ciaccio

bellissimo articolo e un altro approfondimento della storia della nostra isola non so chi si ricorda usavamo i “STERNUNI” as play ground dove andavamo a fare u “scivulu” e su questa nota

saluto tutti i miei compaesani

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Dalla California i ricordi di Agostino Caserta

Siamo all’inzio della strada che conduce alla Falconiera, inizi anni ’50, si riconosce Padre Carmelo, si intavede la Baronessa Anna Favaloro Notarbarlo, Sindaco, cittadini e Autorita’ Regionali per la cermonia della prima pietra nella costruzione del primo dei tre cisternoni, ancora esistenti, che permisero agli usicesi di usare oltre all’acqua piovana anche quella ” industriale” accumulata nei serbatoi per il consumo giornaliero dei cittadini, acqua che veniva trasportata ad Ustica con navi cisterna militari e pompata su in alto nei ” bacini montani”. Questa fu una delle grandi e importanti opere realizzate dalla Baronessa che contribui ad aprire la strada al turismo.

Anna Notarbartolo, Baronessa di Sciara, sposata con Antonino Favaloro, fu Sindaco di Ustica nel dopoguerra per 2 mandati. Il marito era usticese , lei era cresciuta nell’isola e si considerava usticese adottiva. La Baronessa era una donna intraprendente, energica e grande comunicatrice. Erano i tempi quando le richieste scritte alle Autorita’ Regionali, tramite delibere comunali ecc… spesso non erano sufficienti a dimostrare, con stanziamenti di fondi per i bisogni dell’ Isola, l’urgenza delle richieste di aiuti. Allora ” Ho pensato per voi” ( questo era diventato il suo soprannome ) andava a Palermo in persona, senza appuntamento, per un incontro/scontro con il Presidente della CPC e tutte le altre Autorita’.

“Donn’ Anna” era una persona di intuito e di grande abilità ! Appena notava che le parole dolci non erano sufficienti a raggiungere lo scopo, in un istante cambiava fisionomia e atteggiamento e, alzando il tono della voce, cominciava a battere i pugni sul tavolo !! ” Abbiamo bisogno del bacino montano e di una nuova motonave, diceva… e aggiungeva: “gli usticesi non devono pagare nessuna tassa perché non se lo possono permettere” ….nella concitazione quei suoi denti bianchi prominenti e cavallini “abbagliavano” gli interlocutori e otteneva sempre tutto.

Quando tornava ad Ustica, il vecchio vaporetto gettava l’ancora a Cala S. Maria suonando 3 volte, era il rispettoso saluto al Sindaco che si trovava a bordo . La stessa sera, come consuetudine quando tornava da Palermo , dal balcone del Vecchio Municipio informava, sull’esito degli incontri, i molti cittadini in attesa nella piazza antistante. Usava cominciare ogni suo intervento con le solite parole : ” Carissimi concittadini ” a voce bassa , dopo dava un bel “do” di petto , alzava la testa come un tenore e scandiva : ” Ho pensato per voi ..!!”… La Baronessa scrisse la storia di Ustica, per piu’ di un decennio, nei tempi ruggenti del dopoguerra e durante il trapasso dell’economia isolana verso il turismo ma l’abbiamo dimenticata.

 

AMP quasi al tramonto


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Da Ustica Marco Daricello

E’ vero, ci manca pochissimo e anche il cartello scomparirà…. Ma forse sarebbe meglio così! meno regole, meno vincoli…

AMP Ustica: Il presidente del consiglio smentisce il sindaco


[ id=11589 w=320 h=240 float=left]Con riferimento al messaggio del Sindaco veicolato sia su Usticasape sia sulla testata giornalistica Buongiornoustica … “E’ ufficialmente tornata alla gestione Comunale l’AMP Isola di Ustica “… ed alla dichiarazione del vice sindaco, di pari tono, rilasciata ieri sera nella seduta del Consiglio Comunale sento il dovere di fare alcune precisazioni in merito per dare risposta a tutti quei cittadini che hanno chiesto se tutto quanto dichiarato corrisponde a verità.

Nella comunicazione il Sindaco ha omesso di precisare che la nota pervenuta da parte del Ministero altro non è che uno schema di Decreto del Ministro dell’Ambiente riguardante l’affidamento della gestione dell’AMP di Ustica e che è convocata una riunione presso il Ministero avente per oggetto “Parere su uno schema di decreto di affidamento della gestione …” e pertanto “ per il giorno 28/3/12 alle ore 11,00 … una riunione a livello tecnico per l’esame del richiamato schema di Decreto, in vista del parere che sarà chiamata ad esprimere la Conferenza Unificata”.

Solo dopo il parere, che sarà chiamata ad esprimere la Conferenza Unificata, il Ministro provvederà alla firma del Decreto per il successivo inoltro alla Corte dei Conti per la relativa registrazione.

Una volta registrato il Decreto ed affidata la gestione dell’AMP si dovrà provvedere entro 60 giorni alla stipula di una convenzione tra Ministero dell’Ambiente e Comune di Ustica (per tutto l’iter non passeranno, pur con tutta la buona volontà, non meno di 3-4 mesi).

Forse sarebbe stato più opportuno pubblicare l’intero schema di decreto piuttosto che l’ultima pagina(!) al fine di offrire ai cittadini e lettori una corretta e completa comunicazione.

Ne passa di differenza tra tutto ciò detto e quanto comunicato dal Sindaco e ribadito dal vice sindaco !

Inoltre questo suo modo di agire rischia di compromettere tutte le iniziative esplicitate dal Consiglio onde evitare che nell’imminente stagione estiva si possa mettere in ginocchio l’area portuale e di conseguenza l’economia dell’Isola.

Va precisato, ad onor del vero ed a futura memoria, che se oggi possiamo rallegrarci di questo evento è solo grazie a quei Consiglieri Comunali che a difesa della nostra territorialità e sovranità hanno respinto l’ennesimo tentativo del Sindaco di gestione consortile dell’AMP con la Provincia Regionale di Palermo( Riportato tra le note dello Schema del Decreto allegato alla presente)

Lo stesso Sindaco dovrebbe ricordarsi la firma da lui apposta sul protocollo d’intesa con la Provincia Regionale pur in presenza di una Delegazione di Consiglieri che gli sconsigliavano l’adesione a tale atto ( Riportato tra le note dello Schema del Decreto allegato alla presente).

Questa precisazione doverosamente fatta dovrà far capire alla Cittadinanza del perché ci siamo fatti carico, dietro sollecitazione della Commissione Portualità, del problema del porto e della sua messa in sicurezza e “ strada facendo “ delle catenarie e/o corpi morti, anche a seguito della recente dichiarazione rilasciata dal Sindaco in Consiglio all’affermazione del Com.te Baiata: “ In effetti ciò che dice il Com.te Baiata è corretto, abbiamo sempre preso una serie di impegni che non abbiamo mai mantenuto”.

Abbiamo, quindi, affrontato il problema dando ad esso la priorità assoluta e cercando le vie più “facili e immediate” a salvaguardia dell’imminente stagione estiva, non ultima quella di convocare per giorno 17/3 alle ore 17,30 la Commissione Portualità e a seguire alle 18,30 un Consiglio Comunale straordinario onde evitare che il passaggio di gestione possa avvenire nel contesto della risoluzione del problema delle catenarie attraverso l’AMP gestita attualmente dall’Amm. Pace su mandato della Capitaneria di Porto di Palermo.

Tra l’altro, questa Presidenza si è fatta carico di provvedere direttamente all’inoltro della documentazione all’uopo necessaria sia al Ministero, sia alla Capitaneria, sia all’AMP.

IL Presidente del Consiglio Comunale

(Leonardo Cannilla)

 

Download (PDF, 4.78MB)

Zona AMP


[ id=11544 w=320 h=240 float=left] Zona molto belle e con pochi accorgimenti potrebbe essere “utile” alla balneazione. Purtroppo è gravata da divieti/vincoli imposti, in quanto Area Marina, Protetta.

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Dalla California Agostino Caserta

Ad Ustica esistono tante calette fra cui due vicino ai Faraglioni, Cala Giaconi, Passo della Madonna ecc…che non possono essere raggiunte via terra. Siccome a Cala Sidoti finalmente e’ stata fatta una piccola scalinata che permette l’accesso via terra, mi ero chiesto come mai la stessa cosa non puo’ essere fatta con le altre Cale e Calette, purtroppo ho dovuto apprendere che tutte queste zone non sono davvero praticabili e consigliabili per caduta massi per cui sono intedette.

La zona AMP, nella foto, che e’ fra le mete preferite da tutti per i bagni e che cosi rimane l’unico posto dell’isola accessibile via terra per andare al mare purtroppo e’ legata da vincoli e divieti. A mali estremi rimedi estremi. Non sarebbe una buona idea, vista la volonta’ del Sindaco di “roteare” giustamente e per come previsto dall Statuto Amp, la Zona Protetta, nelle remore del cambiamento, di eliminare tutti i divieti e vincoli per la prossima estate ? Il Sindaco ha detto che la “Roteazione” dell’ AMP avverra’ ma sara’ compito della prossima Amm.ne, il che dilazionera’ e allunghera’ i tempi e i disagi per tutti, e sinceramente non se ne capisce il perche’.

Tantissimi usticesi sperano che questo soggetto importantissimo venga sottoposto all’attenzione del Consiglio, che ultimamente e’ ispirato e le indovina tutte, sia per eliminare i divieti e vincoli che attanagliano l’AMP entro questa estate e quindi rendere “non” stressante la vacanza ai turisti, ed inoltre per affrontare la “ROTEAZIONE AMP” e realizzarla subito senza procrastinare il “problema” alla prossima Amministrazione anche perche’ non si e’ sicuri quando la prossima Amm.ne subentrerà.

 

Via libera alla gestione comunale dell’Area Marina Protetta


[ id=11297 w=320 h=240 float=left]La Provincia Regionale di Palermo, con una nota a firma del presidente, Giovanni Avanti, dà il via libera alla gestione comunale dell’AMP Isola di Ustica. E’ un momento importante, frutto di numerosi incontri personali, che di fatto scavalca il veto che la Corte dei Conti aveva frapposto nel 2005 al primo decreto di affidamento a firma del Ministro Matteoli.

A questo punto manca solo il via libera, che ritengo scontato essendosi già espresso in passato, del Presidente della Regione Siciliana.

Aldo Messina

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COMMENTO:

Da Palermo Marco Daricello

Beh, la prima conseguenza di questo definitivo passaggio di consegne dovrebbe essere quella che la Capitaneria di Porto non ha più nulla a che vedere con la disciplina delle immersioni, GIUSTO?

^^^^^^^^^^^

Da Palermo Aldo Messina – Sindaco

solo per capire io vorrei porgere una domanda: in quale parte del mio comunicato si fa riferimento allo spostamento della zona A?
Premesso che sono d’accordo per questa soluzione, nell’articolo non se ne parla ed è comunque anche questa una scelta che tempestivamente riguarderà il prossimo sindaco!

Visto che Usticasape è letto in tutto il mondo il motto è “Step by Step”

————

Signor Sindaco,

era solamente un auspicio, un sogno che gli intervenuti hanno espresso e sperano che già questa Amministrazione possa cominciare l’iter per la rotazione dell’AMP, preferibilmente, a Nord dell’Isola.
Noto con piacere, e non avevo dubbi, sulla Sua disponibilità…

Pietro Bertucci

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Da Palermo Vincenzo Pizzurro

Condivido anch’io la necessità di ruotare la riserva integrale (zona A) e dar vita al progetto originario per cui una riserva ha motivo di esistere.
Lasciatemi aggiungere pure, che cosi facendo renderemmo le uniche zone accessibile dalla terra al mare, fruibili sia ai turisti che agli Usticesi.

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Dalla California Agostino Caserta

Congratulazioni al Sindaco e all’Amm.ne Comunale per avere riportato l’AMP al Comune. Siamo sicuri che la Gestione sara’ adeguata e all’altezza delle esigenze e si spera che presto venga ripreso il discorso di fare “roteare” la Riserva spostandola in altro posto dell’Isola, come da Statuto, per rispettare l’equilibrio biologico dell’area e ridare dopo 30 anni la bella Zona Spalmatore, che e’ l’unico posto di Ustica accessibile dalla terra, a turisti e bagnanti.

 

Scogliera zona AMP


[ id=11252 w=320 h=240 float=center]

Proposta Gestione Area Marina Protetta – Ustica


comune-ustica-5COMUNE DI USTICA

Ustica 23.01.12
Prot n 258

Ministero dell’Ambiente – Ill:mo Sig Ministro Onorevole Corrado Clini

Ministero dell’ambiente – IllMo Sig direttore Generale dr Renato Grimaldi

E p.c. Sig Assessori
Sig Presidente Consiglio
Responsabili Area

OGGETTO:Proposta gestionale AMP Ustica

Desidero confermare la volontà dell’ amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza, confortata da una sottoscrizione popolare a suo tempo presentata alla Vs attenzione, di potere gestire in modo autonomo l’Area marina protetta Isola di Ustica che continuiamo a considerare elemento fondamentale della nostra identità. Né si ha motivo di ritenere che tale nostra volontà possa essere mortificato da un diverso indirizzo ministeriale. D’altronde la fallita esperienza del destino delle AMP nelle Eolie ed a Pantelleria dovrebbero indurre a rispettare le identità delle isole minori.

Da amministratori consapevoli e da cittadini partecipi ci rendiamo conto delle difficoltà economiche che il nostro paese sta attraversando, anche se non comprendiamo le motivazioni che possano avere indotto il Parlamento a destinare 70 milioni di euro per 21 parchi nazionali e solo 3,8 milioni per 27 + 3 aree marine protette. Per restare in tema, in tutta sincerità, non si comprende neanche perché nella vs nota a noi indirizzata si affermi testualmente” …che dalla manovra finanziaria in atto potrebbe scaturire un più che dimezzamento e fino all’annullamento degli stanziamenti … per l’area protetta in argomento”. Riteniamo si volesse affermare “ per le aree protette “ in genere e non certo solo per quella in argomento, la nostra.

Ciononostante desideriamo ancora una volta confermare che siamo pronti ad affermare che la cittadinanza usticese farà comunque la sua parte.

Pertanto, seppur nei caratteri generali, siamo pronti a redigere un piano di gestione che tenga conto delle esigenze e degli obiettivi che il Ministero intenderà affidarci, collaborando con le nostre forze lavoro ed economie affinchè l’obiettivo fissatoci possa essere raggiunto. Ci proponiamo infatti come “Ente Gestore” nel senso etimologico latino del termine, cioè come “colui che fa, opera” nelle veci di qualcun altro, in questo caso il Ministero e ne rispetta pertanto le indicazioni.

Appare apprezzabile il fatto che il Ministero, prima di affidare un bene così prezioso quale è certamente la prima Area Marina Protetta d’Italia, desideri avere contezza del suo destino ed è pertanto con la presente e con l’atto deliberativo consiliare che ne conseguirà, riconquistare la fiducia del dicastero.

Ciò premesso, desideriamo ricordare che questa amministrazione dispone già nel suo organico di quelle qualificate professionalità che avevano reso grande il nome dell’AMP Isola di Ustica, tolte da una per tutti imbarazzante (anche per i Ministero) condizione di precariato ed assunte da questa amministrazione nei ruoli del Comune senza chiedere alcun sostegno economico ad altre amministrazioni. Il loro contratto d’assunzione prevede l’impiego per funzioni relative al funzionamento dell’AMP ed è questo un costo che questa amministrazione già sostiene.

Segnaliamo che questa nostra nota appare “ orfana” dell’indicazioni derivate dal Progetto ISEA del Ministero dell’Ambiente e del WWF , che non ci sono ancora pervenute. Viceversa, come evidenzieremo appresso, sono state, pur in assenza di una certezza sul ritorno gestionale dell’AMP, intraprese una serie di relazioni istituzionali che consentiranno un adeguato e proficuo margine di operatività ed apporto economico.

Viceversa occorrerà recuperare il tempo perduto , non certo per colpa di questa amministrazione, perché l’AMP Ustica venisse dotata di quelle certificazioni tipo EMAS e di quelle interrelazioni che necessariamente un’AMP deve istituzionalizzare con le limitrofe zone di Riserva Terrestre e delle zone SIC e ZPS già esistenti nel territorio.

La “ voce costi”, che è quella sulla quale ci sembra il Ministero desideri essere notiziato, verrebbe così scomposta:

– Costi Fissi

— Spese Istituzionali (Commissione di Riserva, Collegio revisori, rappresentanza). Come Già affermato questa amministrazione è già nelle condizioni di potere assolvere questi costi utilizzando il proprio personale ed il Revisore del Conto del Comune.

— Direzione. La Giunta ed Il Consiglio Comunale di Ustica sottoporranno al Ministero la proposta di accettare la nomina quale direttore dell’AMP Isola di Ustica del Prof Marco Arcoleo, docente d Biologia Marina presso l’Università degli studi di Palermo e direttore del CIRITA. Questi due prestigiosi incarichi ne attestano sia la competenza scientifica che quella tecnico-organizzativo gestionale . Lo stesso si è dichiarato disponibile ad assumere, quantomeno nelle prime fasi , gratuitamente l’incarico.

— Costi di amministrazione (utenze, materiali di consumo, assicurazioni). I Dirigenti Ministeriali potranno confermare che questa voce incide in minima parte.

— Sorveglianza. Premesso che rimane il ruolo istituzionale della Capitaneria di Porto nella sorveglianza dell’Area e che questa ha recentemente rinforzato il proprio contingente sull’isola, grazie all’affidamento di alcuni locali che sempre quest’amministrazione ha messo a loro disposizione, e che si ha fiducia nel ruolo di sorveglianza operato dalla locale marineria, si vorrà valutare l’ipotesi progettuale di un sistema di videosorveglianza dell’area.

— Manutenzione( immobili, mezzi nautici e terrestri, boe, cartellonistica e segnaletica, ormeggi e gavitelli). Relativamente alla voce immobili questa Amministrazione intende mettere a disposizione i propri locali (Centro accoglienza, Uffici Comunali), oggi potenziati rispetto al passato da un Centro congressi appena realizzato che sarà utile a rilanciare l’immagine dell’isola.

Certamente il competente Ministero desidera anche conoscere la nostra capacità di “reperire ” risorse oltre quelle ministeriali.

E’ opportuno in questo contesto evidenziare che questa amministrazione in carica dal 2003 ha dimostrato una buona capacità di utilizzo dei fondi europei.

Cinque interventi strutturali( tra i quali un museo ed un centro congressi) sono stati realizzati su fondi PIT, due sui fondi APQ. Sono state completate le opere portuali di cui ai “Patti Territoriali”, attivati dalla precedente amministrazione. Analogamente completate le opere per Parco Suburbano ed il recupero dei Gorghi su fondi APQ. In corso di definizione e già finanziata la nuova senti eristica naturalistica ed i lavori di una piazza di cui al DUPIM 2008-2009. Presentata una richiesta di finanziamento per il recupero di un Albergo acquisito al patrimonio comunale in quanto realizzato abusivamente e da adibire a Campus universitario con fondi PIST. Con gli stessi fondi si intende ristrutturare la scuola materna.

In prospettiva del ritorno gestionale al comune dell’AMP abbiamo già aderito alle seguenti progettualità:

– Distretto Turistico Geografico “Golfo di Castellammare

– Distretto Turistico tematico “Cultura della Pesca”

I Distretti turistici (distinti in tematici e geografici) sono stati espressamente realizzati e saranno finanziati dalla Regione Siciliana . Nel contesto del Distretto turistico Geografico è stato da noi richiesto il finanziamento di una piattaforma per apneisti.

– GAC (Gruppo azione Costiera) Isole Minori

– Protocollo d’intesa italia Malta.

Sarà possibile inoltre reperire somme per la stampa e la divulgazione dei materiali, utilizzando le somme dei numerosi progetti POR – Sicilia dell’Assessorato regionale Commercio, artigianato e pesca.

Un’ultima nota va fatta sull’acquario di Ustica. Realizzato su fondi Ministeriali l’opera è stata completata nel 2005 e regolarmente collaudata ed affidata all’Ente gestore pro-tempore, Capitaneria di Porto di Palermo. Non essendo mai stato mai messo in funzione si ha motivo di ritenere, per non dire che si ha la certezza, che saranno presenti danni strutturali soprattutto alle pompe di sollevamento dell’acqua marina. Di questa criticità gestionale non si è occupato alcun organo di controllo nonostante le nostre note.

Oggi riteniamo l’attivazione dell’acquario fondamentale per il rilancio dell’AMP non solo per il suo compito educativo e di coinvolgimento di flussi turistici specie scolastici ma anche quale elemento di ricerca e studio. Ed in questo la ripresa collaborazione con l’Università può essere di fondamentale importanza. Al di là dei costi di gestione annui della struttura, ci si dia la possibilità di utilizzare, per il recupero e l’arricchimento strutturale dell’immobile, le somme ministeriali residue ancora a nostra disposizione.

Si allega alla presente la proposta di Piano Gestione 2011 già approvata con delibera consiliare n. 20 del 09.05.11

IL SINDACO
Aldo Messina

^^^^^^^^^^^^^^

COMMENTO:

Da Palermo Vincenzo Pizzurro

A sentire le parole Del Sindaco Dott.re Aldo Messina è ancora più concreta l’immagine di una persona la cui volontà non lascia dubbi sull’importanza di una continuità e presenza indispensabile di coloro i quali con spirito e amore per Ustica hanno fino ad oggi manifestato l’intenzione di uscire da un letargo durato quasi dieci anni a causa di coloro i quali in parte fisiologicamente estromessi dalla naturale volontà di crescita, cultura e sviluppo a cui Ustica deve gli anni peggiori della sua nascita Ringrazio il Sindaco Dottore Aldo Messina per l’amore con cui porta avanti l’unico volano di sviluppo di una cosi bella Isola, fragile e allo stesso tempo UNICA.

Ringrazio anche il Presidente del Consiglio Leonardo Cannilla che ha guidato un opposizione costruttiva, propositiva e che insieme al Dott.re Messina sindaco di Ustica condividono idee e progetti con i quali si sta tentando di dare un futuro migliore all’isola.

Mi auguro che si trovi un anello di congiunzione che possa legare l’amministrazione futura e portare avanti i tanti progetti necessari alla rinascita di un Isola al momento al collasso.

Spero anche che il Dott.re Messina Sindaco di Ustica abbia anch’esso il desiderio di vedere realizzato quanto con sacrificio portato avanti fino ad oggi, anche dopo il suo fine naturale da Sindaco ad Ustica.

Alla luce di quanto sta accadendo in Sicilia e in Italia, mi piacerebbe vedere una nuova politica che non interrompa il percorso che a fatica si è capito essere l’unico possibile per la ripresa dell’isola, ma al contrario approfitti delle risorse umane anche dopo la loro naturale scadenza di mandato, per non vedere svanire i sacrifici fatti dagli Usticesi, vecchie e nuove generazioni, che sostengono gli attuali artefici di un cosi voluto cambiamento culturale ed epocale.

Spero di vedere realizzato in armonia con il territorio quello che credo sia l’unica e ultima possibilità per un Isola davvero unica.

Saluti

Vincenzo Pizzurro

 

Da Ustica Salvatore Militello

Non voglio entrare nel merito della lettera. Desidero soffermarmi quanto diventa difficile, talvolta, seguire e capire (per mia ignoranza) tutto quello che c’è scritto. In una sola comunicazione ci sono ben 12 “sigle” così come spesso negli sms moderni:

AMP; ISEA; WWF;EMAS; SIC; ZPS; PIT; APQ; DUPIM; PIST; GAC; POR; Taluni conosciuti ma il resto cos’è?…

Buona lettura!

 

 

 

 

Zona Area Marina Protetta


[ id=11108 w=320 h=240 float=center]

Area Marina Protetta e Approdo alternativo


[ id=11074 w=320 h=240 float=left] Non risponde al vero che in Ustica è crescente il disinteresse nei confronti dell’area marina protetta, come afferma Mimmo Fontana-Presidente di Legambiente Sicilia. Egli affermando ciò dimentica che l’allora Riserva Marina è stata voluta dagli usticesi che, fin dall’inizio, hanno capito quali benefici avrebbe potuto apportare all’economia isolana, non gli è stata imposta da nessuno. La riserva marina è stata istituita su un progetto promozionale redatto dall’Ufficio Tecnico del Comune di Ustica ed il verbale di istituzione della stessa è stato firmato in Ustica nell’aula consiliare presenti i due ministri: Marina Mercantile (Ministero oggi soppresso) e Ambiente ed il Sindaco di Ustica pro tempore.

La Riserva di Ustica, è stata la prima ad essere stata istituita in Italia, se si esclude quella di “Miramare” che, essendo di limitata estensione più che di riserva trattasi di un parco.

Certamente un decennio di gestione commissariale che nulla o poco ha fatto, fa pensare che gli usticesi non sono più interessati alla riserva. Niente di tutto questo Ustica spera che la gestione della stessa possa tornare al più presto al Comune di Ustica e riprendere così quel cammino radioso, interrotto solo per la cocciutaggine di qualcuno-

Il Presidente di legambiente accusa ancora la comunità usticese di non mettere in campo alcun sforzo di creatività e, quindi suggerisce anziché realizzare un approdo alternativo, che (altro…)

Zona Area Marina Protetta


[ id=10815 w=320 h=240 float=center]

Formazione Elenco Operatori Economici dimensionamento Area P.I.P.


comune-ustica-5 COMUNE DI USTICA

AVVISO PUBBLICO

FORMAZIONE ELENCO OPERATORI ECONOMICI PER IL DIMENSIONAMENTO AREA P.I.P.

 

IL SINDACO

Comunica a tutti gli operatori economici dell’isola che questa Amministrazione Comunale intende predisporre la progettazione definitiva per la realizzazione dell’area attrezzata artigianale in contrada Arso.

Al solo fine del dimensionamento dell’area e della sua definizione,

CHIUNQUE

fosse interessato a trasferire la propria attività o a farne una ex novo, potrà presentare richiesta di concessione di singolo lotto, secondo lo schema di domanda già predisposto dall’Ufficio Tecnico Comunale, entro e non oltre il 15 novembre 2011

IL SINDACO
Dott. Aldo Messina

 

^^^^^^^^

Al Comune di USTICA – Sede .

Oggetto: Richiesta di un lotto nella prevista area attrezzata artigianale

Il sottoscritto ……………………………….nato a ……………….. il …………. ,

è interessato all’assegnazione di un lotto all’interno della costituenda area attrezzata artigianale, pertanto formula la presente richiesta non vincolante per il richiedente, e comunica i seguenti dati:

Denominazione attuale dell’Azienda:………………………………….

Nuova Azienda:………………………………………………………….

Settore di attività…………………………………………………….…..

Superficie coperta richiesta mq……………………………….………..

Altezza minima interna del capannone m………………………………

Superficie scoperta richiesta mq…………………………………….…

Numero di addetti presuntivo………………………………………….

Fabbisogno giornaliero presuntivo di acqua mc………………………

Breve descrizione dell’attività, dei principali fabbisogni, delle attrezzature previste da inserire, degli automezzi ecc.

Ustica, li …………………………

Firma

 

AVVISO AI CITTADINI


comune-ustica-5COMUNE DI USTICA

Ai Sig Assessori
Al Sig Presidente del Consiglio
Ai Sig Consiglieri Comunali
Al Sig Segretario Comunale
Al Responsabile UTC

OGGETTO: incontro Project Finance per l’illuminazione pubblica e presentazione idea progettuale per la realizzazione di un’area artigianale.

Le S.V. sono invitate a partecipare all’incontro, organizzato per il 22 ottobre p.v., con inizio alle 10.30, con all’ordine del giorno:

• Adesione ad un Project Finance per completare, mettere a norma e gestire l’impianto d’illuminazione pubblica di Ustica. Sarà presente l’ing Francesco Frisella.

• Incontro con Architetto Piero Di Maria per la predisposizione di un progetto per la realizzazione dell’area artigianale.

Essendo l’incontro subordinato alle condizioni meteo si invitano quanti interessati a chiedere conferma al mattino all’ufficio di gabinetto dello scrivente.

IL SINDACO
Dr Aldo Messina

 

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