Ustica sape

Comunicato della Società di Navigazione Siciliana su sospensione aumenti tariffari


SNS: “Aumenti tariffari annunciati nei giorni scorsi sospesi fino al 15 dicembre, con l’auspicio che si individui una soluzione nel rispetto della convenzione statale”

Messina – 1/12/2023 – SNS (la società consortile formata da Caronte & Tourist e Liberty Lines che nel 2016 ha acquisito la Siremar) comunica che dopo le “persistenti richieste” giunte dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Siciliana gli aumenti tariffari annunciati nei giorni scorsi e che sarebbero dovuti scattare dalla data odierna saranno sospesi fino al 15 dicembre c.a.

L’annunciato aumento tariffario – ricorda SNS – è semplice conseguenza di quanto previsto dalla convenzione statale, che obbliga il vettore a garantire in mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della gestione.

“Ben comprendendo il rischio degli inevitabili riverberi sulle popolazioni e l’economia delle isole di un aumento tariffario per compensare l’aumento del costo del combustibile, d’altro canto inevitabile in assenza delle misure compensative espressamente previste dall’art.6 della convenzione statale – spiega SNS – abbiamo fin qui bloccato il meccanismo compensativo previsto dalla convenzione. Ma è altrettanto chiaro che in assenza di misure compensative ciò equivarrebbe alla disapplicazione di quanto previsto contrattualmente, e comporterebbe la conseguente inosservanza, da parte della società, dell’obbligo di garantire l’equilibrio economico-finanziario della gestione”.

Aderendo alla richiesta giunta da Ministero e Regione Siciliana e confermando la sospensione degli aumenti previsti fino al prossimo 15 dicembre, SNS auspica, se ritenuto utile, la costituzione di un tavolo tecnico “allo scopo di individuare soluzioni condivise che consentano di contemperare le esigenze manifestate dalle parti”.

 

Ustica, aumenta il livello marino.. E anche alle Eolie non si sta meglio…


Ustica, aumento ingiustificato del prezzo delle bombole del gas

COMUNICATO DEL SINDACO

Apprendiamo della iniziativa da parte dei rivenditori di bombole di gas di aumentare il costo delle stesse a cifre non sostenibili e ciò sarebbe conseguenza della disdetta del contratto da parte della Caronte & Tourist con la Regione Siciliana del servizio di trasporto navale regionale. Per evitare che questi aumenti ricadano sui cittadini e sulle famiglie delle Isole minori, l’Assessorato Trasporti ha stanziato 800 mila euro a fronte del maggior costo sostenuto dai trasportatori (comprese bombole).
Pur comprendendo le difficoltà dei fornitori e dei distributori, per ciò che sta avvenendo (aumento del prezzo), non è ammissibile che il maggior costo sia riversato sull’utente finale anche perché l’aumento non gli verrà mai rimborsato, mentre i trasportatori avranno, facendo istanza, i rimborsi dovuti.
Pertanto, alla luce di quanto evidenziato si invitano i distributori locali a riportare il costo delle bombole di gas (genere di prima necessità) a quello precedente gli aumenti e, le Società di distribuzione ad inoltrare le istanze di rimborso dei maggiori costi sostenuti evitando di scaricare sull’utente la maggiorazione dei costi.
In tal senso ho già scritto una pec ai diretti interessati.
L’ Amministrazione Comunale attiverà ogni iniziativa possibile a tutela dei diritti dei cittadini.

Download (PDF, 405KB)

Collegamenti marittimi integrativi con le isole di Sicilia. RICHIESTA INCONTRO URGENTE PER BLOCCO AUMENTI TARIFFARI

Collegamenti marittimi integrativi con le isole di Sicilia. RICHIESTA MISURE CORRETTIVE AL LIBERO MERCATO E BLOCCO AUMENTI TARIFFARI

Riceviamo e pubblichiamo – Palermo, incontro alla Regione con i Sindaci per bloccare l’aumento delle tariffe richiesto da CARONTE/SIREMAR


IERI A PALERMO STOP AGLI AUMENTI DELLE TARIFFE DEI COLLEGAMENTI MARITTIMI E ACCELERAZIONE DEGLI SCONTI E DELLE GRATUITA’ PREVISTI DALLA FINANZIARIA REGIONALE.

Si e’ tenuto ieri mattina nei locali dell’Assessorato Infrastrutture e Trasporti l’incontro chiesto dai Sindaci per bloccare l’aumento delle tariffe richiesto da CARONTE/SIREMAR e per sollecitare l’applicazione degli sconti e delle gratuita’ previsti dall’ultima finanziaria regionale. Per l’Assessorato, dopo gli interventi dei Sindaci, il Dirigente Generale delle Infrastrutture e dei Trasporti, arch. Lizzio, si e’ impegnato a trovare una soluzione alternativa, in tempi brevi, all’aumento delle tariffe. Sulla base di tali assicurazioni la Societa’ interessata si e’ impegnata a sospendere l’aumento delle tariffe che avrebbe applicato nei prossimi giorni. Per cio’ che concerne, invece, l’applicazione delle gratuita’ e degli sconti, dopo le insistenze dei Sindaci, si e’ convenuto di accelerarne l’applicazione, ritrasmettendo gli elenchi degli aventi diritto tramite i Comuni. Durante la riunione si e’ anche discusso dei nuovi mezzi navali che entreranno in linea e della necessita’ di garantire mezzi piu’ idonei e piu’ veloci, al fine di evitare I gravi disservizi che si sono verificati negli ultimi tempi.

Siremar, la Regione stoppa gli aumenti delle tariffe


Da SiciliaWeb

Dopo la protesta dei sindaci delle isole minori

Stop temporaneo all’aumento delle tariffe annunciato dalla compagnia di navigazione Siremar per le tratte da e verso le isole minori. Lo rende noto l’assessore regionale alle Infrastrutture che ha accolto l’appello lanciato oggi dai sindaci, preoccupati per le ripercussioni degli aumenti in vista dell’apertura della stagione estiva. È stata convocata per martedì mattina una riunione urgente, fortemente voluta anche dal presidente della Regione Siciliana, a cui parteciperanno, oltre all’assessore, anche il dirigente del dipartimento, i primi cittadini dei Comuni isolani interessati e l’armatore della compagnia. L’obiettivo del confronto sarà trovare una soluzione che permetta di scongiurare l’annunciato rincaro dei prezzi dei biglietti.

I sindaci delle isole minori siciliane avevano scritto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e al presidente della Regione siciliana Renato Schifani per chiedere il blocco dell’aumento delle tariffe annunciato dalla Siremar. Il documento era stato sottoscritto da Francesco Forgione, sindaco di Favignana, Vincenzo Campo, sindaco di Pantelleria, Domenico Arabia, sindaco di Santa Maria Salina, Riccardo Gullo, sindaco di Lipari, Filippo Mannino, sindaco di Lampedusa, Salvatore Militello, sindaco di Ustica, Giacomo Montecristo, sindaco di Leni e Clara Rametta, primo cittadino di Malfa.

Fonte: Siciliaweb

Riceviamo e pubblichiamo – Contagi nelle scuole, classi in DAD: +142% in una settimana. Aumento significativo anche per le classi in DDI. Le cifre


Di Andrea Carlino – Orizzonte scuola

Le classi in didattica a distanza aumentano in tutte le regioni: percentuali record in Liguria e Veneto, mentre Sicilia e Calabria sono sotto al 6%, ma comunque in aumento rispetto al periodo precedente.

Come si evince dell’interessante grafico realizzato dal ricercatore Vittorio Nicoletta su dati estratti da Francesco Branda, tutte le regioni sono con percentuali superiori al 10%, tranne due (Sicilia e Calabria). Fa sensazione l’aumento della Liguria con il 15% in più rispetto al periodo precedente. E la Campania di De Luca? Dal 4,9% al 10,4%. Boom anche in Campania: si passa dal 8,2% al 19,3%, anche le Marche non scherzano: dal 6,8% al 18.9%.

In una sola settimana, dunque, si è passata da oltre 20mila classi in dad a quasi 50mila (dal 6,6% al 15,5%) con un aumento addirittura del 142% in soli 7 giorni. Numeri davvero preoccupanti che devono fare riflettere i politici.

Non è finita qui, però, perché se sommiamo anche il dato della didattica digitale integrata (DDI), i numeri sono ancora più gravi: in didattica digitale integrata alle scuole medie e alle superiori, nel dato del 84,5% in presenza, occorre scorporare il 15,3% in DDI (cioè alcuni alunni in presenza, altri in Dad). In Sicilia questo dato arriva al 16,9%, mentre la Calabria è l’unica sotto il 10%.

DDI o DAD, le differenze

Per chi non lo sapesse, la DDI o Didattica Digitale Integrata è tale perché integra la didattica digitale a quella in presenza, mentre la DAD o Didattica Digitale a Distanza è esclusivamente assolta sulle piattaforme digitali. Insomma, la DAD può essere una componente della DDI, ma non si sovrappone ad essa.

Comune Ustica – “Adeguamento o aumento” tariffa acqua per le fasce agevolate anno 2017 del 200%?


Leggo dall’albo pretorio copia di deliberazione della Giunta Comunale, avente ad oggetto l’ “Adeguamento tariffe acquedotto anno 2017″, e senza nemmeno leggere il contenuto mi domando: ma adeguamento a che cosa?

Nel cercare una risposta immagino che, probabilmente, c’è una direttiva Europea che ci obbliga, pena il rischio di una procedura di infrazione, ovvero che è stato deciso di uniformare le tariffe dell’acqua a quelle di New York, considerato che negli ultimi anni il reddito medio pro-capite ad Ustica è cresciuto a dismisura.

Sarà, ma sia nel primo caso, che nel secondo, non riesco a farmi convinto.

Così, come poco convincente è la spiegazione che arriva dall’Assessore al bilancio, la quale, con immediatezza postuma, parla di adeguamento al costo unitario per metro cubo che il Comune corrisponde alla società che gestisce il dissalatore.

Parlare, quindi, di aumento del costo dell’acqua è sbagliato.

Bene, allora vuol dire che l’Assessore al bilancio avrà la cortesia di chiarire perché l’aumento dell’80% riguarda le altre fasce di consumo (che già coprivano abbondantemente il costo sostenuto dal Comune), nonché tutte le altre categorie elencate nella tabella e che nulla hanno a che fare con il costo per MC dell’acqua pagato dal Comune.

Vorrà, inoltre, chiarire perché parla di aumento dell’80% quando l’incremento per la fascia cosiddetta “agevolata”  (0-60 mc) per i residenti passa da 0,33 ad 1,00 euro con un incremento pari al 200%.

Evidentemente, la giunta del PD sconosce, o ha disconosciuto, il significato della tariffa “agevolata”, nonché il suo valore sociale, volto a salvaguardare le famiglie economicamente disagiate.

Non era e non è per nulla scandaloso che il costo a MC per la fascia “agevolata” fosse inferiore a quello pagato dal comune, poiché la differenza viene compensata dalle altre fasce notevolmente eccedenti il costo unitario.

In questo caso, poiché l’acqua è un bene primario, interviene la fiscalità generale a compensare i maggiori costi, rendendoli, così, sopportabili da tutti.

Mi verrebbe voglia di ricordare a questa giovane ed emergente classe dirigente del PD, eredi del comunismo, il pensiero di Karl Marks: “Da ognuno secondo le proprie capacità ad ognuno secondo i propri bisogni“.

Anche se politicamente non appartiene alla mia storia, lo ritengo, comunque, un principio che ogni buon amministratore, di piccolo o grande ente locale, dovrebbe tenere ben a mente.

La verità è che si possono raccontare tutte le storie che si vogliono, ma l’aumento ha una sola finalità, ovverosia quella di aumentare le entrate per coprire maggiori spese anche sulla pelle dei più deboli.

Francesco D’Arca

 

Ustica, tariffa acqua – arriva la prima stangata… la”Tassa Licciardi”


Pur di dimostrare che tutto andava a gonfie vele, nei tre anni trascorsi con Licciardi alla guida del Paese, si è speso tanto e male.

Soldi che non c’erano che, comunque, sono stati trovati producendo debito, oltre a quello già accumulato nel passato, che naturalmente ora dobbiamo pagare.

Era inevitabile  che aumentando la spesa senza correggere i conti si sarebbe arrivato ad un momento in cui diventa impossibile pagare i debiti (con le entrate correnti) ed assicurare i servizi pubblici.

L’evidenza dei fatti, oramai innegabili, costringono Sindaco e Giunta a prendere atto del proprio fallimento e conseguentemente di quello del Comune amministrato.

La mancata predisposizione del bilancio 2016 è la certificazione dello stato in cui versano le casse del Comune di Ustica con l’aggravante che ad oggi non c’è nemmeno uno straccio di bilancio.

Nel frattempo, l’isola viene amministrata in modo creativo impegnando somme in assenza dell’unico strumento che autorizza a spendere i soldi  quale è il bilancio.

Impegni di spesa, inutile dirlo, tutti illegittimi che in un prossimo futuro dovranno essere riconosciuti come ulteriori debiti fuori bilancio proprio perché non siamo in esercizio provvisorio ma in gestione provvisoria con norme di legge particolarmente stringenti in tema di autorizzazione alla spesa.

In tale quadro, disperato appare il tentativo del Sindaco di addossare le responsabilità sempre a qualcun altro, tentativo inutile perché sulla disastrata situazione contabile delle casse comunali ci sono le impronte digitali sue e della sua amministrazione.

Già, perché, dove si sarebbe arrivati era facile capirlo e doveroso cambiare direzione, invertire la rotta, invece il Sindaco e la sua maggioranza, sordi ad ogni richiamo, si sono lanciati in

una inutile corsa contro il tempo che tuttavia, ogni giorno che passa, appare sempre di più una corsa disperata.

Non si sarebbe dovuto arrivare a questo punto ma purtroppo ci siamo e ai problemi economici dovremo sommare quelli gestionali che saranno ulteriormente aggravati dalla ridotta capacità di spesa.

Insomma non soltanto ci tocca la “Tassa Licciardi” ma, prossimamente dovremo fare i conti con l’eredità che questa amministrazione ci lascia in dono.

Francesco D’Arca

 

 

 

 

 

Aforismi, Citazioni, Proverbi… del giorno


So che il mio modo di fare può essere irritante. Per esempio, poco tempo fa mi sono rifiutato di firmare il decreto di aumento di indennità ai deputati. Ma come, dico io, in un momento grave come questo, quando il padre di famiglia torna a casa con la paga decurtata dall’inflazione… voi date quest’esempio d’insensibilità? Io deploro l’iniziativa, ho detto. […] io, con queste mani, non firmo.

Sandro Pertini

^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da Ustica Angela D’Angelo

Gentile Signor Mario. ” e quanti soldi risparmiati”!

Saluti Angela

^^^^^^^^^^^

Da Palermo Mario Oddo

Carissimo Presidente Pertini, se la sensibilità di fronte a certi problemi oggi costituisse tra gli altri titolo indispensabile per poter sedere sugli scanni di Camera e Senato stia pur certo che quelle prestigiose Sedi istituzionali rimarrebbero desolatamente vuoti ……

Provvedimenti amministrativi – Aumento TARSU del 20% a partire dal 1° Gennaio 2012


comune-ustica-5

La giunta comunale con deliberazione immediatamente esecutiva nr. 67 del 13-12-2012 ha deliberato di:

– revocare la delibera di G.M. nr. 50 del 17-10-2012 che “aumentava del 40% le tariffe per la disciplina della TARSU a decorrere dal 1° gennaio 2012 in quanto il comune a causa di innumerevoli debiti fuori bilancio, che provenivano da esercizi finanziari precedenti, si trovava in una condizione finanziaria riconducibile al dissesto finanziario”;

– aumentare del 20% le tariffe per la disciplina della Tarsu, visti i pareri di regolarità tecnica e contabile, a decorrere dal 1° Gennaio 2012 secondo la tabella sotto riportata:

CAT. DESCRIZIONE IMPORTO MQ

1 Case, App., Locali uso abitazione                1.7160 (1.4300)

2 Equiparata alla prima cat. (D.C.C. nr.        26/2012

3 Loc. dest. Uff. Pubbl. Priv. Studi Prof.     2.5680 (2.1400)

4 Magazzini e Botteghe Commerciali            3.4200 (2.8500)

5 Stab. Indistr. Offic. Artig. Rimesse Depos. Bag.     3.4200 (2.85.00)

6 Locali dest. Circ. Conv. Teatri, Cin. Tratt.          8.4120 (7.0100)

7 Alberghi, Caserme, Pens. Conv. Seminari          3.4220 (2.8500)

NOTA: Tra parentesi l’importo riferito al 2011

 

Risposta a mio nipote Giorgio (tacco)


Ho scritto ieri a giorgio tacco dicendogli:hai ragione sulla radice del male.Sai cosa si vociferava fino a pochi giorni fa’ in Italia;che le elezioni le potrebbe vincere Grillo e che avrebbe messo come presidente del consiglio,INGROIA,le banche, padroni dell’italia ed i giudici a gestire.Guarda tra poco potrebbero approvare, che per avere il premio di Maggioranza devi prendere il 42,55% sperando cosi di tagliare sia Grillo che Bersani tutto questo con l’aiuto di Napolitano.vedi che hai ragione e non credo che verrai smentito.

Per quanto riguarda OBAMA,se deve difendere la sua america non guarda in faccia nessuno,pero’ non c’è notizia che dica come fara’ a diminuire il deficit americano(600 miliardi di dollari).probabilmente a gennaio quando dovra’ affrontare il problema della riduzione del debito non essendo d’accordo con i repubblicani dovra’ aumentare tasse e ridurre i sevizi.vedrai inondera’ il paese di dollari(tanto ne puo’ stampare quanto ne vuole) il suo valore rispetto all’euro scendera’ e cosi aumentera’ l’esportazione fottendo l’europa che fino ad un anno fa’ la disoccupazione era al 9 % nel 2014 sara’ dell’11,8 %.Ma questo è un film che avra’ un brutto finale.Una notizia di ieri rimarcava che L’Italia ha visto salire le entrate tributarie del 3,8 % in un momento di crisi ti rendi conto che non ci stanno solamente tassando ma ESPROPIANDO e stanno dando la possibilita’ ai comuni in crisi di aumentare le tasse comunali,visto che non riescono a mettere in atto,risparmio e tagli.Pensa a fine dicembre quando si dovra’ pagare IMU,ACQUA,ELETTRICITA’ E TARSU, i vecchi come faranno e i disoccupati e a chi è andata male la stagione?Si mangeranno piu’ della meta’ della tredicesima dei lavoratori e quindi probabilmente avremo un Natale povero.FATTI UN GIRO PIU’ LUNGO IN EUROPA (sei ancora molto giovane),magari trovi qualcosa che ti fara’ riflettere se tornare in italia o no.Notizia di stasera è aumentato lo SPREAD a 365,vorrei capire di chi è stavolta la colpa…a si probabilmente poche tasse.Quindi in questo momento in Italia siamo in piena Recessione lo spiraglio di luce forse lo vedremo alla fine dell’anno 2014 non come dice Monti che vede la luce.Un abbraccione nipote mio ,spero che il tuo futuro e quello dei tuoi cugini e dei tuoi amici possa prendere un bello e corposo treno e cerca di non farti abbagliare da certi tromboni.

Giacomo Caserta

 

Provvedimenti amministrativi – Aumento tariffa acqua potabile del 40% dal 1° Gen. 2012


comune-ustica-5La giunta comunale con deliberazione 51 del 17-10-2012 –“ tenuto conto che il comune, di fatto, si trova in una condizione finanziaria riconducibile, nell’immediato, al dissesto finanziario, stante agli innumerevoli debiti fuori bilancio che provengono dagli esercizi finanziari precedenti” ha aumentato del 40% le tariffe per l’uso e la distribuzione acqua potabile a decorrere dal 1° Gennaio 2012 così come appresso riportato:

PUBBLICI ESERCIZI

Da    0  a  60           € 0.6250     (0,6250)

da   60 a   500       € 1.6220     (1.1590)

da   500  a   1000    € 1.8690    (1.3350)

da   1000  a  2000    € 2.2270    (1.5910)

Da   2000  e  oltre    € 2.7830    (1.9880)

 

USO ABITAZIONE RESIDENTI

DA    0   a   60         € 0.3310    (0,3310)

da    60  a    120      € 0.8520   (0.6090)

da   120 e oltre       € 1.5470   (1.1050)

 

ATTIVITA’ INDUSTRIALI

Da    0   a  440     1.5900    (1.1360)

da    441 e oltre    2.3140   (1.6530)

 

CONSUMO ACQUA NON RESIDENTI

Da    0  e  oltre     € 1.7290   (1.2390)

 

FOGNATURA                    0.1590   (0.1140)

DEPURAZIONE              0.4554    (0.3254)

NOLO CONTATORE    7.224 (2.16)

Tra parentesi la tariffa applicata nel 2011

^^^^^^^^^^^^

COMMENTO

Da Ustica Angelo Tranchina

Un breve commento, anche,per la delibera che aumenta in modo spropositato il canone dell’acqua, bene primario per la sopravvivenza.

Ho l’impressione e non credo sia sola impressione che l’Amministrazione attiva abbia il sacro santo dovere di mettere a conoscenza tutti i cittadini dell’elenco di questi benedetti debiti fuori bilancio e chi li ha provocati.

Se non facciamo qualcosa e rimaniamo in silenzio vuol dire che ci dobbiamo accollare maggiori tasse, incremento dell’acqua e aumento di qualunque altro servizio che in tempi normali sarebbe costato il giusto prezzo. “PURE I LOCULI HANNO SUBITO IL LORO INCREMENTO”!!!, NON SI PUO’ PIU’ MORIRE.

Ognuno di noi che ha scelto di vivere ad Ustica ha tenuto in conto anche i disagi che viviamo quotidianamente ed in aggiunta dobbiamo subire anche di essere tartassati per errori compiuti da Dirigenti del Comune o dall’Amministrazione attiva. E’ necessario caro Giovanni proclamare un’assemblea cittadina perchè siamo tutti cointeressati e vedere il da farsi. La mia sarà una provocazione ma la butto sul sito: sarebbe opportuno da parte dei consiglieri in carica arrivare al dissesto finanziario, solo così La Giustizia Finanziaria,Corte dei Conti, potrebbe approfondire e cercare chi ha prodotto il danno al Comune e a tutti noi cittadini, imputando a ciascuno di loro il costo dei debiti che ha provocato. Se così non sarà fatto rimarrà lettera morta come il caso Famularo, nessun è colpevole e intanto noi paghiamo le conseguenze.

^^^^^^^^^^^

Da Milano Mino De Girolamo

Non ci sono parole per commentare questi “abusi” ai danni dei cittadini, che devono subire ancora una volta ingiustizie (non certo per colpa loro) da parte dell’Amm.ne Comunale e come sempre a pagare saranno i soliti noti e non verra’ data nessuna spiegazione delle responsabilita’ c’e’ da giurarci ,anche perche’ la Giunta e’ arrivata alla fine del percorso .Scommettiamo che in campagna elettorale in occasione dell’elezione del Sindaco verranno fuori i nomi di eventuali colpevoli della situazione creatasi sull’isola nelle dispute personali ? Quello che sta’ avvenendo in ambito nazionale con provvedimenti drammatici per i cittadini onesti , sta’ avvenendo in ambito locale a livello comunale ! E’ veramente vergognoso !!! Mino De Girolamo

^^^^^^^^^^^

Da Ustica Giovanni Tranchina (taccareddu)

Sindaco e giunta hanno il dovere verso i cittadini di spiegare dicendo tutta la verità sulla situazione finanziaria del comune di Ustica.Cosa vuol dire “innumerevoli debiti fuori bilancio che provengono da esercizi finanziari precedenti”.Se pensano di risanare le casse del Comune sulla pelle dei cittadini con le famiglie che non arrivano a fine mese lo dicano chiaramente.Appresa la notizia ho scritto su Ustica Democratica che è necessario e urgente un incontro con Sindaco e giunta successivamente una assemblea cittadina.Questo è un problema che investe tutta la cittadinanza Usticese senza distinzione alcuna,vorrei sapere se siete d’accordo con la mia proposta e come attuarla.

^^^^^^^^^^^^

Da Palermo Mario Oddo

Gaetano, non possiedo proprietà alcuna nell’Isola ma mi metto nei vostri panni e comprendo e condivido in toto la tua indignazione che sono sicuro non rimarrà isolata. Mi auguro per voi una serena revisione del provvedimento; se così non sarà spero come minimo che le Autorità comunali proponenti gli aumenti in cotanta percentuale e retroattività avvertiranno la correttezza istituzionale di fornire doverosamente ai tantissimi “Totò” un dettagliato “inventario” dei debiti fuori bilancio possibilmente con tanto di “atto di nascita” e naturalmente (purtroppo) nel tempo crescita. Se proprio i cittadini dovranno pagare, santo Dio, si vuole almeno dare loro la “soddisfazione” di sapere grazie a chi o grazie a cosa ?

^^^^^^^^^^^

Da Palermo Gaetano Nava

Nel leggere sul sito, i provvedimenti amministrativi presi dalla Giunta Comunale con la delibera del 17-10-2012, per l’aumento delle tariffe dell’acqua e della TARSU, a decorrere dal 1°-Gennaio c.a. del 40%, c’è da rabbrividire solo a pensare questa cosa.

Leggo, “che dato il dissesto finanziario riconducibile agli innumerevoli debiti fuori bilancio, che provengono dagli esercizi finanziari precedenti, si delibera l’aumento”. Debiti fuori bilancio?????? Chi li ha causati? Possibile che i Dirigenti preposti al controllo non se ne siano accorti? Di chi è stata la colpa? E’ stata negligenza, o cosa… che ha portato ad avere un dissesto così oneroso.

Sarebbe opportuno, che qualcuno che sa…… ci informasse, come “sono scaturiti questi debiti e di chi è la colpa,” “FUORI LE P…., scusate gli ATTRIBUTI” .

Smetto, per non svelenire ancora gli elettori, più di quanto, dopo aver letto l’aumento praticato della Giunta Comunale. Vorrei far mia una frase del grande TOTO’ “E io pago” o meglio “e noi paghiamo”. Saluti Gaetano Nava

 

 

 

 

Provvedimenti amministrativi – Aumento TARSU del 40% a partire dal 1° Gennaio 2012

 

 


comune-ustica-5La giunta comunale con deliberazione 50 del 17-10-2012 –“ tenuto conto che il comune, di fatto, si trova in una condizione finanziaria riconducibile, nell’immediato, al dissesto finanziario, stante agli innumerevoli debiti fuori bilancio che provengono dagli esercizi finanziari precedenti” ha aumentato del 40% le tariffe per la disciplina della TARSU a decorrere dal 1° gennaio 2012

CAT.              DESCRIZIONE                               IMPORTO MQ

1            Case, App., Locali uso abitazione              2,0000 (1.4300)

2           Equiparata alla prima cat. (D.C.C. or. 26/2012

3          Loc. dest. Uff. Pubbl. Priv. Studi Prof.       3.0000 (2.1400)

4          Magazzini e Botteghe Commerciali            3.9900 (2.8500)

5          Stab. Indistr. Offic. Artig. Rimesse Depos. Bag. 3.9900 (2.85.00)

6          Locali dest. Circ. Conv. Teatri, Cin. Tratt.    9.8100 (7.0100)

7           Alberghi, Caserme, Pens. Conv. Seminari    3.9900 (2.8500)

NOTA: Tra parentesi l’importo riferito al 2011

^^^^^^^^^^^

Da Ustica Angelo Tranchina 

L’allegra gestione di impiegati e amministratori, cari concittadini, ci hanno portato al punto di toglierci anche la pelle che abbiamo addosso. Mi riferisco alla TARSU (tassa sull’immondizia) che già di per se era abbastanza pesante per qualunque famiglia. Ognuna di esse cerca di arrivare a fine mese con grandi sacrifici e rinunce a cose quasi indispensabili. Il Comune, disattendendo quanto previsto dal Dlgs 507/93 , con del. C.C. 109/94 e successive integrazioni e modificazioni ha approvato il regolamento per l’applicazione della tassa ed ha eliminato anche la stagionalità delle strutture ricettive che restano aperte nell’arco dell’anno quattro -cinque mesi . Ma vi è di più, all’art. 68 comma 1° del Dlgs. 507/93 il legislatore aveva previsto che i Comuni erano tenuti ad adottare il regolamento, cosa fatta dal Comune, il quale disattendendo la norma contenuta all’art.68 comma 2° non ha equiparato le strutture ricettive così come previsto nel comma sopracitato e cioè equiparare in un’unica categoria “i locali ed aree ad uso abitativo per nuclei familiari, collettività e convivenze , esercizi alberghieri. Dopo varie sollecitazioni all’amministrazione comunale con inizio 04/02/2008 prot. 636 e seguenti il Consiglio comunale, a distanza di ben quattro anni, riconosce legittime le nostre richieste e con delibera n° 26/2012 apporta la modifica al regolamento della TARSU equiparando il pagamento così come previsto dal Dlgs. 507/93.

Oggi l’amministrazione cosa fà, incomincia a tartassare tutti i cittadini ad aumenti sproporzionati ed esagerati per la cattiva gestione degli uffici nell’amministrare la cosa pubblica con grande responsabilità anche dell’amministrazione attiva, avendo provocato una quantità di debiti fuori bilancio, ripianandoli non totalmente con la pelle di noi tutti. A questo punto responsabilmente chiedo a tutto il consiglio di arrivare al dissesto finanziario, solo così la Corte dei Conti,Organo di Giustizia Finanzia, potrà accertare ed imputare singolarmente i danni a chi li ha provocati. Sicuramente avremmo la certezza di scovarli questi responsabili evitando quello che è successo col debito Famularo di cui nessun ha pagato nulla, anzi stiamo pagando noi cittadini usticesi. Un piccolo appunto, anche, per l’aumento dell’acqua bene indispensabile per la sopravvivenza. Anche in questo settore aumenti a volontà sempre per cercar di ripianare tutti debiti fuori bilancio accumulati.

 

 

 

Al peggio non c’è mai fine…


“Con una nota del 4 ottobre a noi pervenuta solo ieri la Compagnia delle Isole (ex SiReMar) ha informato i Ministeri e gli assessorati interessati che, per adeguare le tariffe praticate all’aumentato costo dei carburanti, si dovrebbe procedere ad un aumento globale delle tariffe che il collegamento marittimo Palermo Ustica dovrebbe essere pari all’112% (più del doppio del costo attuale) e per l’aliscafo dell’ 88% (poco meno del doppio). Le nuove tariffe si applicherebbero sia ai residenti che ai non. Ovviamente la proposta , che potrebbe essere solo una provocazione da pare della compagnia per sensibilizzare il Ministero ad una diversa politica contributiva, giunge alle nostre orecchie come particolarmente preoccupante. L’applicazione di queste tariffe significherebbe la morte non solo del turismo ma anche delle stesse isole che vedrebbero scappare gli stessi abitanti impossibilitati a sostenere i costi. Ho già allertato gli altri sindaci delle isole minori e dopo avere sentito i legali che ho sensibilizzato sul tema, presto ci vedremo per studiare nuove forme di lotta”.

Aldo Messina