Ustica sape

Dalla California – Agostino Caserta: Ricordi!

Nuccio CasertaNon è una novità che negli ultimi decenni i turisti , anche nelle loro città di residenza menzionavano il Bar Centrale di Ustica come posto di “prelibatezze dolciarie”. Moltissimi di buon mattino lasciavano il loro Hotel per andare al Bar Centrale a prendersi un caffe ‘ e una sfogliatella alla marmellata. ” Queste sò cose che fanno svegliare i morti e i vivi li manda direttamente in paradiso !!! ” diceva un signore con accento partenopeo e il pittoresco linguaggio agli amici sul piccolo autobus giallo locale diretto verso il mare.

La qualità artigianale dei suoi prodotti era tale che molti turisti, a fine vacanza, portavano a casa, come “trofeo”, cannoli ripieni con ricotta assolutamente di pecora, paste di mandorla, frutti di marzapane, sfogliatelle, (martorana) ma soprattutto le classiche cassate siciliane, da gustare assieme ad amici e familiari “orgogliosi” della sensazionale scoperta.

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Tutto cominciò negli anni 1940 con lo Zio Goffredo Caserta e la zia Aurelia Palmisano. All’inizio fu una bottega di generi alimentari con salami, mortadella e formaggi di marca, tradizionalmente , appese al tetto. In seguito venne gradualmente trasformata in caffè-bar . Le bottiglie dei liquori erano tutte allineate , come un ornamento ma non venivano usate perchè soltanto sotto le ” Feste ” gli usticesi si potevano permettere ” un bicchierino ” che si beveva cosi tutto d’un sorso all’impiedi e un cannolo che la zia Aurelia ,instancabile e onnipresente , preparava con amore e riempiva nel piccolo stanzino sulla destra dove veniva fatto anche il caffe’ , ma con la vecchia cafettiera alla napoletana fino all’avvento della prima macchina di caffe Espresso Gaggia, che Aldo (il figlio) ancora conserva come un cimelio .

I gelati, o spongati, come quelli della mia eta’ sanno, a quei tempi ( fino al 1970 ) erano stagionali, venivano fatti solo in estate . Quando Lo zio Goffredo cominciava a fare i gelati tutti dicevano : “Mizzica” !! e’ cominciata l’estate !! La prima macchina dei gelati era manuale a manovella, me la ricordo, e veniva azionata a mano. Dopo venne la macchina per i gelati Cimbali che lo zio Goffredo non finiva mai di ammirare…..

esterno-bar-centraleI gelati, del Bar Centrale, a detta di tutti, erano di qualità superiore, di una finezza, leggerezza e freschezza eccezionale, dilettavano vista, lingua e palato. In estate Archimede Licciardi ed altri non vedevano l’ora di tornare in paese, dopo il lavoro, e fare una visita al Bar Centrale per il gelato o la granita . Al Bar Centrale c’era fino agli inizi anni 70 il solo telefono esistente ad Ustica e ciò incrementava le visite degli usticesi e turisti che seduti ai tavoli del bar rimanevano pressoché increduli e un po’ sorpresi di tanta bontà e finezza nei prodotti in un’ Isola cosi piccola La zia Aurelia era sempre gentile con tutti, una volta le chiesi quale era il segreto della bontà del loro gelato . Accennò un sorriso e mi disse: “ci vogliono sacrifici, non ci vuole una sola cosa ma tante cose: prima la passione, la mattina il gallo canta presto … dopo, i gelati devono essere non vecchi ma freschi possibilmente della giornata, bisogna usare il prodotto buono, sapere usare la giuste proporzioni, avere il latte giusto , avere……..

cassata-sicilianaI gelati e i prodotti di pasticceria che lo zio Goffredo iniziò e il figlio Aldo portò ad alti livelli, sono stati un orgoglio non solo della Famiglia Caserta ma di tutto il Paese. Prodotti da esportazione. Le Cassate Siciliane sono arrivate a New Orleans, Los Angeles, Buenos Aires ecc…..

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Zio Goffredo, la zia Aurelia e poi il figlio Aldo non sono andati in scuole specializzate di

ArteCulinaria o Gastronomica. Il Bar Centrale si può dire che nell’arte delle prelibatezze della pasticceria e gelateria abbia degnamente rappresentato la raffinata e tradizione dolciaria siciliana.