Ustica sape

I resti del Big Bang «compiono» 50 anni

Franco Foresta Martin

Cari Amici, vi invito a leggere questa breve storia delle ricerche sul Big Bang che pubblico stamane nella Sezione Scienze del Corriere della Sera online, in occasione del 50.mo anniversario della scoperta della radiazione di fondo (1964).

Spero vi serva da introduzione a quello che sarà l’atteso annuncio della scoperta fatta dagli astrofisici americani di Harvard (conferenza stampa oggi pomeriggio). Ma è scontato che si tratterà della prima evidenza sperimentale del processo inflattivo dell’Universo primordiale, ricavata da misure di polarizzazione della radiazione di fondo.

Per dirla in parole semplici: quando, una frazione di secondo dopo il BB, l’Universo si gonfiò rapidamente come un palloncino, si generarono onde gravitazionali che poi hanno impresso un particolare segnale sulla radiazione residua della grande esplosione. Il telescopio BICEP2 basato nel Polo Sud avrebbe visto proprio questo tenue segnale.

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