Ustica sape

Intervento da “cartellino rosso”


Qualcuno ha bollato i componenti di una eventuale lista unica, ove si realizzasse, come “un’accozzaglia” ; se al posto di questa definizione pregiudizialmente dispregiativa avesse usato il termine “persone dalle idee diverse” sarebbe stato più elegante, più professionale, più corretto, più rispettoso dal momento che questo termine, vocabolario Rizzoli Larousse alla mano, assume anche il significato di “insieme di persone spregevoli”. Pensavo che un giornalista dovesse solo limitarsi a raccontare i fatti ai suoi lettori e non rientrasse nel suo compito emettere giudizi. Se l’iniziativa di queste persone è velleitaria sarà solo, unicamente e democraticamente l’opinione pubblica usticese a deciderlo e nessun altro. Persone dalle idee diverse, non “accozzaglia”.

Mario Oddo

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COMMENTO

Da Ustica Luigi Palmisano

Andiamo al sodo: troppa gente non usticese nei secoli si è permessa di giudicarci dall’esterno. Che si preoccupassero di più dei problemi delle loro belle metropoli e non ci vengano a recitare la parte dei moralisti o, peggio, degli pseudo-giornalisti!

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Da Giorgio Tranchina

Zio Angelo, grazie per i complimenti ma mi permetto di anticipare la risposta di mio padre, più che il suo patrimonio, gli costiamo un patrimonio , direbbe lui col suo tono scherzoso (ma non troppo).

Un abbraccio e a presto

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Da Palermo Angelo Longo

scontata la condivisione di quanto ha scritto Mario, apprezzabile l’intervento del TACCO.
Viene da una persona che “VIVE” USTICA come pochi altri,
ha un PATRIMONIO FAMILIARE inestimabile ( Leggi G.and G.). OGGI O MAI PIU’.

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Da Ustica Tania Licciardi

Ed ecco l’ ennesima lamentala per quel giornale che potrebbe essere un bene prezioso per noi e che forse acquisteremmo anche in edicola oltre a leggerlo on line… se solo si trattasse di giornalismo… ricordo, e non credo m’ inganni la memoria perchè dopotutto sono pochi gli anni che sono passati dal mio misero diploma, eppure l’ italiano era la materia in cui prendevo i voti più alti. dunque a scuola spesso quando c’era compito in classe d’italiano spesso si sceglieva tra il classico tema, il saggio breve o l’articolo di giornale, ho sempre seguito la regola, quando sceglievo l’ articolo di giornale di non parlare in prima persona e di non esprimere il mio giudizio personale, limitandomi a scrivere la conoscenza degli argomenti al fine di dare informazioni… ma forse tutti i miei insegnanti d’italiano e tutti i manuali che ho usato a scuola erano scorretti, visto che il nostro giornale non segue queste regole. Altro che giornali berlusconiani, qui c’è di peggio. Signori noi siamo un popolo diviso e per rimanere tale abbiamo l’ appoggio del nostro giornale!

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Da Ustica Giovanni Tranchina (tacco)

Quella tua Mario è un’analisi netta rispetto all’argomento trattato,ci sono tanti modi di raccontare la vita quotidiana di un paese, di una comunità,è evidente che in questo caso come in altri recenti il termine “Accozzaglia” utilizzato in quell’articolo da te citato è inaccettabile,visto il significato sicuramente non contribuisce a rasserenare il clima pre elettorale.Offesi e derisi da un’accozzaglia (rimandato al mittente) di giornalisti e inviati che non hanno nessun titolo per emettere giudizi sul popolo Usticese.