Quando vedremo questo bel faro, come promesso, diventare un centro polifunzionale aperto ai giovani e studiosi.
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COMMENTO
Dalla Germania josè Zagame
Salve Avv. Menallo,
Quindi che significa il suo commento?
Giustifica o Condanna la passata Amministrazione che insieme all’Associazione vincitrice del Bando, sono gli Attori principali in questa ennesima tragica vicenda!?
Cosa consiglia di fare?
Cordiali Salut
Jose’ Zagame Usticese non residente
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Da Palermo Francesco Menallo
Quando ci si accorgerà che il faro di Punta Spalmatore non si trova sul demanio marittimo ma sul demanio civico sarà interessante osservare come le autorità preposte affronteranno la questione. Nascondere la polvere sotto il tappeto nella errata convinzione che gli aspirapolvere non sbarchino mai ad Ustica non sarà possibile all’infinito…
Ieri pomeriggio Franco Foresta Martin al centro accoglienza ha tenuto una interessante conferenza sul tema “Ustica singolarità emergente”. Successivamente, ha accompagnato un gruppo di turisti e volontari del WWF, vogliosi di apprendere la nostra storia, in una escursione alla Rocca della Falconiera con una visita al museogeo-vulcanologico.
UNLA e’ abbreviazione per Unione Nazionale Lotta Analfabetismo che negli anni 50-60 era ancora necessaria. Tutti gli adulti di Ustica che non avevano completato le Scuole scoprirono che per potere leggere le notizie di Cronaca e di Calcio e Ciclismo che narravano le imprese di Bartali e Coppi eroi nazionali, dovevano impare a leggere e scrivere. Allora ci fu una corsa vera e propria alle Scuole serali per adulti tanto che dovettero aprire due Classi. Da sinistra si riconosce Ina Bertucci, di spalle Sidonia Palmisano e Totuccio Caserta, a destra Orsola Zoda, Rosa Caravella, forse Pina Olivares, ed in alto a centro Egidio Licciardi ( insegnante ) Armando Caserta, Pietro Ailara ed un Funzionario della Regione.
In questo momento di disorientamento volevamo ringraziare tutti i soci e i sostenitori che in questi anni hanno contribuito a far diventare il Centro Studi e Documentazione Isola di Ustica punto di riferimento. Il vostro incommensurabile supporto culturale alla nostra comunità è stato, e sarà, volano di crescita. Avete, con il vostro impegno, contribuito a renderci consapevoli del nostro passato, a comprendere il nostro presente ponendo le basi per il nostro futuro. Grazie per le tantissime attività, pubblicazioni, convegni, concerti e mostre di spessore internazionale. Siamo certi che il vostro entusiasmo non andrà perso e che continuerete a regalare ad Ustica i grandi palcoscenici che merita. Buon lavoro
I consiglieri del gruppo Ustica Domani
Renato, Tania e Vittoria
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COMMENTO
Dalla California Agostino Caserta
Anche se personalmente ho avuto differenti vedute con le storie sui confinati concordo in pieno e da usticese sono gratissimo per quanto fatto dal Centro Studi. Sono stato Socio e Collaboratore dall’Estero per diversi anni e con Fred Lauricella, oltre a tanti contributi ed articoli, abbiamo scoperto circa gli usticesi coinvolti nella Battaglia di Lissa che ora sono ricordati al Monumento dei Caduti Sono sicuro che il Centro Studi continuera’ sulla stessa strada e il cambio di location sara’ un ulteriore stimolo produttivo.
La mostra del Centro Studi Il confino politico a Ustica nel 1926-1927 “Immotus nec iners” è attualmente esposta a Bruxelles su invito dell’Istituto Italiano di Cultura, organismo del Ministero degli Affari Esteri italiano in Belgio. È allestita nel salone delle esposizioni dell’Istituto dal 24 aprile e resterà fino al 5 maggio prossimi per celebrare il 74° della Liberazione.
L’evento nasce dall’iniziativa di una turista che aveva avuto occasione di apprezzare la mostra visitata in occasione di una sua vacanza sull’isola. È quindi un riconoscimento maturato autonomamente all’esterno del Centro Studi. Ustica conquista con le proprie qualità culturali una ribalta internazionale di prestigio come quella offerta nella Capitale d’Europa.
È, questa, un’ulteriore conferma del prestigio conquistato dal Centro Studi nel mondo della cultura anche oltre confine. Un prestigio meritato per le numerose ricerche, studi e approfondimenti sui vari aspetti della storia e della natura dell’isola: un lavoro di ricostruzione dell’identità culturale dell’isola svolto, ormai da vent’anni, da tantissimi soci, usticesi e non, impegnati con entusiasmo e con rigore scientifico (lo ha ben ricordato in prof. Sassi nel suo articolo pubblicato sull’ultimo numero di Lettera).
Massimo Caserta e Vito Ailara sono gli autori della mostra con la collaborazione data da tanti altri soci e sostenitori del Centro Studi con ricerche, scritti, incoraggiamenti e contributi vari
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